Poesie di Eldy

Al mio piccolo amore…

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Al mio piccolo amore…
vorrei prendere la tua mano,
per accompagnarti nei sentieri della vita,
addormentarmi  vicina a te,
cantandoti la ninna nanna,
aiutarti giorno dopo giorno,
a realizzare i tuoi sogni,
vorrei fermare il tempo ad ogni tua carezza,
vorrei essere eterna,
per non lasciarti mai,
offritrti un futuro meraviglioso,
ma., l’inverno avanza…
la neve già imbianca i miei capelli…
dormi mio piccolo amore…
Autore: Elisa

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 17 ottobre 2010 at 01:04, nella categoria: Elisa3.mi. Lascia un tuo commento qui



IL RITORNO

IL RITORNO

Da lontano siamo giunti invano,
se i valor non trasmettiamo,
anche se portiamo in cuore
la scintilla dell’amore.
Il pensiero non ritiene,
scorda il misero onde viene.

O umano pellegrino,
che rinnovi il tuo cammino,
non scordar di seminare
il valore primordiale.
Già l’esempio ci fu dato
e l’Amor ci fu donato.

Solo tu puoi rinnavare
del Signore il sublimare,
lascia amore ovunque sei,
dona gioia ovunque vai.

Un’ambascia abbiamo in cuore,
consegnata dal Signore:
ricordar nel divenire
quanta gioia nel partire.

Tale gioia trasmettiamo
al fratello che incontriamo:
non importa se il fardello
sia pesate, brutto o bello
ogni volta che agiamo,
sempre amore seminiamo.

Dove passi lascia il segno
e la traccia del tuo impegno;
spargi sempre a piene mani
la speranza del domani:
non importa tutto il resto,
tanto il viaggio è breve e lesto.

Quelle mani sostenute,
quel dolore consolato,
un sentiero formeran
quando a casa ti richiameran.

Autore: renzo3.vr

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 00:26, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



Un inno ai poeti …E a te mia dolce Franci

Un inno ai poeti …E a te mia dolce Franci
…Voi tutti siete morti eppur vivete
Nel mezzo del mio cuore e della terra
Un folto canto s’alza dei poeti,
di voi maledetti, il sangue ho asciugato,
di voi pazzamente il cerebrale ventre
ho riempito di canori fluidi e di chimere!
Quanti di voi son caduti prima?
Quanti di voi han vissuto a lungo?
I poeti muoiono giovani e le poesie
hanno il candore di restare eterne
mentre voi non rimanete e si vorrebbe
che tutti i fiumi acqua del mare ai monti
recherebbero. Scomodi poeti figli di
profeti sognatori che nel fumo della
pace incendiarono città mai viste.
Dai fiumi trionfanti, a mucchi,
uscirono gli accordatori di utopie
uscirono per abbracciare i fiori
e il vento si inchinò e il mare
si raggruppò nel cuore della terra
perché i poeti si erano alzati e
avevano parlato nelle loro visioni
di vita nuova e di Eldorati brulicanti
d’amore speziato e perfino il cielo
si curvò ad ascoltare le nuvole
trattennero le piogge perché dagli
occhi dei poeti fiamme uscirono,
torrenti uscirono, perché voi soli
di tutte le creature alate sapete
piangere e sapete rompere il silenzio.
Quanti di voi son caduti prima
Per una polvere bianca o per il vino?
Voi compagni del mio tempo:
tutti della scuola men che io
che lavoravo a fabbricare i muri
questa è stata per me la mia salvezza:
il non ricevere il facile denaro,
capire un dolore e non fuggire via
tenere forte il viso nel lavoro
e poi viaggiare a sera di Poesie.
O rimanere nel chiassoso buco
dell’infinita piazza consumata nel
premere la mammelle della dea Sofia.
A voi compagni persi per la strada
a voi poeti decadenti e persi,
divorati dal tripudio magico del verso
voi senza fratello senza più sorella
dov’è il baluardo di tutte le utopie?
Dov’è la terra rossa coltivata
con braccia comune e con comune idea?
Dov’e’ la gioia, la calma, l’allegria
di una terra unificata e fiera?
Ribellarsi alla vita tutti i giorni
e nelle tasche piene di perdizione
di tutte le poesie buttate e lette
di tutti voi cantori della terra
non resta che un intruglio passeggero
d’amore e d’odio e d’altro amore spero!
Autore: Calcio

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 00:23, nella categoria: calcio2.ce. Lascia un tuo commento qui



insieme

Chiederle di grattarti in mezzo alla schiena dove non arrivi da solo,
chiederle di massaggiarti i piedi, la sera, davanti al televisore,
chiederle due cioccolatini: uno per ciascuno,
dirle: fa freddo e lei ti porge mezzo del suo plaid e ti si avvicina,
chiederle: che fanno questa sera alla tv? e lei ti porge il telecomando in silenzio.
Dirle: ce n’è ancora pasta? e te ne da un po’ della sua.
Sentire la sua mano posarsi sulla tua spalla quando passa accanto a te e in quel tocco senti tutto il suo amore.
Guardarla mentre si osserva allo specchio e capire che sta pensando a quanto tempo è passato.
Aspettare che ti accomodi il colletto della camicia sull’uscio di casa.
Temere quando ritarda dalla spesa.
Guardarla mentre dorme e ricordare come eravamo.
Averla accanto quando non stai bene.
Sapere che quello che hai lo hai fatto con lei
Sapere che il desiderio di entrambi sarebbe di finire il “viaggio” insieme.

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Questa poesia è stata scritta da admin, il 16 ottobre 2010 at 15:10, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



Tanti auguri lieve

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Questa poesia è stata scritta da admin, il at 10:42, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



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