Poesie di Eldy

FRAGILITA’

zzzturbine-di-vento

Vorrei imparare a ridere,
ma la fragilità del mio essere
mi rende vulnerabile e inerme.
Un turbine di pensieri mi creano
sgomento..solitudine legati alla
malinconica nostalgia
che ti fanno cadere
in un baratro oscuro.
Ho perso il brivido della vita,
devo ritrovare la forza di lottare
per rinnovare la mia interiorità
per rivedere la luce.

Autore: fernando

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 21 ottobre 2010 at 22:36, nella categoria: fernando. Lascia un tuo commento qui



nel silenzio

http://www.youtube.com/watch?v=aThI-tye_n8&feature=related

Pronto .. chi è.. ” Ciao zio.. come stai? ” Come mai questa telefonata.. sono secoli che nessuno di voi si fa sentire.. “Zio.. mamma non voleva che tu lo sapessi, ho telefonato di nascosto..perchè la nonna me lo aveva fatto promettere, dovevo avvisarti nel caso veniva a mancare..zio tua sorella è deceduta..mi è sembrato giusto fartelo sapere.. i funerali si faranno domani.. se te la senti di venire..vedi tu.. ciao zio ” .Che silenzio..c’è qui..neanche i passeri cinquettano.. come è diventato grande questo cimitero..lapidi nuove.. tombe vecchie.., osservo le varie iscrizioni e foto mentre cammino lungo il viale.., seguo il piccolo corteo di parenti a distanza, chiuso nel mio giubbotto..avverto il freddo sul viso.., inseguo ricordi..di giorni lontani.., sembra la pellicola di un vecchio film in bianco e nero..le immaggini si sovrappongono confuse poi chiare..rivedo scene.. riecheggiano parole.. . Quanto male..quanta sofferenza.. .La mano sulla spalla, mi volto..un viso conosciuto..mi abbraccia.. Dio da quanto tempo non ti vedevo.. . La voce della signora Eva..ormai settantenne, mi dispiace di vederti in questa circostanza.., tutti pensavano che non saresti venuto.. quando sei arrivato..e tua moglie è con te?.. Sono arrivato questa notte,sono venuto in macchina.. da solo..mia moglie non se l’è sentita.. . Sei andato..a casa ..di,.. No ho dormito qualche ora in macchina..almeno ho cercato di chiudere gli occhi..è stato un viaggio lungo, volevo venire in aereo ma ..poi avrei avuto delle difficoltà..per arrivare qui.. . So cosa provi.., ma se sei qui è perchè hai perdonato.. tutto, negli ultimi tempi..parlava di te..ti cercava..voleva almeno sentirti a telefono.. .Ho sempre perdonato..non so odiare..avrei voluto ricucire il nostro rapporto..ma sua figlia .. è quello che è.. . Vieni dammi il tuo braccio , le gambe non mi reggono come una volta.., accompagnami.. . La chiesa gremita..ascolto il prete..nelle sue inutili parole.., ho un senso di vuoto.., guardo da lontano la bara.., i fiori..mancano solo i miei..non ho avuto tempo di comprarli.. . Dimmi mica riparti subito..ancora la voce della vecchia signora.. seduta accanto a me.., oggi vieni a pranzo da me..e non si discute.. . La guardo gli sorrido, mi sembra come a tanto tempo prima..quando ero ragazzo e mi portava il cibo..quasi di nascosto.. . Vorrei ripartire subito..appena finisce qui.., rispondo.. . Se vieni ti faccio una sorpresa..una cosa che veramente non ti aspetti.. . Ho molti km da fare..vorrei essere a casa.. prima di notte.. . Non ti forzo.. ma Luisa è qui..è arrivata pochi giorni fa da Firenze.., lo sai suo marito non sta tanto bene.. ha avuto un ictus un pò di tempo fa.. . Luisa è venuta a sbrigare delle pratiche per la vendita della proprietà, sai com’è felice se ti vede..cosi conosci anche suo figlio.. Francesco.. . La guardo.. gli sorrido..Luisa..da quanto tempo..che non ci vediamo..siamo cresciuti insieme..era come una sorella per me.., poi la mia partenza.. strade diverse.. . Mi piacerebbe rivederla..davvero.., l’ultima volta che ci siamo visti..avevo 18 anni e lei 16.. . Lo sai , ha ancora conservato quel tuo vecchio giubbotto di pelle.. . Ma come saranno passati più di 30 anni.., che matta.. ricordo quella volta fu l’ultima sera ..poche ore prima di partire.. . Andate in pace.. la voce del prete riecheggia fra le navate.. . Rimango seduto..aspetto che esca prima il feretro.. . Zio..,quando sei arrivato.. le braccia al collo.., sentivo che saresti venuto..zio la nonna voleva rivederti per l’ultima volta.. . Perchè non mi avete fatto sapere nulla..sarei venuto.. . Mamma dice che tu sei arrabbiato con noi..per questo.. . Di a tua madre che non serbo rancore..anche dopo quest’ultima vigliaccata.., siamo rimasti solo noi adesso della famiglia.., se vuole sa dove rintracciarmi.. . Zio..ma tu riparti subito..? Si riparto appena finisce tutto qui..Zio la nonna..ha lasciato un testamento..domani si va dal notaio.. e devi esserci anche tu.. . Non voglio nulla..quello che era mio lo ha preso la nonna..quando ero piccolo come te..tenetevelo..a voi serve.. solo una cosa chiedo..voglio vedere mia sorella da solo ..solo un ‘attimo prima di murarla.., dillo a tua madre. La gente fa largo.., la bara è stata aperta.., il viso di mia sorella adesso è sereno..ha sulle labbra quasi un sorriso..un sorriso che non ho fatto in tempo a ricambiare..la guardo..gli accarezzo i bianchi capelli..riposa in pace riesco a mormorare.. . La strada del ritorno è lunga .. forse sono stanco..dovrei fermarmi.. ma sfreccio via verso casa mia.

autore:nemo

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 14:52, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



Tu volgi altrove – Dedicata a Semplice

.
00241

Metti raffinato gusto in versi illuminati,
puntuale mostri una signora silenziosa,
cullata da lento languido abbandono.
Non rincorre sogni, né si interessa ai fatti della vita
Tace il suo cuore e i pensieri si disperdono
Dietro il crepitio del fuoco acceso nel camino.
Ha deposto ogni arma la vecchia rassegnata.
Con le tue parole dure esplode l’avversione
a ripugnante, fredda, insensibile rinuncia
alla gioia, alla bellezza e alla speranza.
Gridi il tuo rifiuto a denti stretti e a pugni chiusi
Contro l’esistenza fatta di indolenza ed abulia,
miseri sentieri verso la sconfitta e poi la resa.
Improvvisa esplode una morale coraggiosa
metti in chiaro con versi carichi di passione
la ripugnante avversione a una realtà priva d’esistenza.
Dove fredda rassegnata vegeta vita dissennata.
Spirito guerriero, avvezzo a combattere problemi,
tieni a distanza gelida apatia e oscena noncuranza.
Parli al mondo in versi di coraggiosa pratica di vita
E lo scopo e la speranza che diventi prassi della gente.
Porti una lezione di morale al pavido scettico meschino,
Suo malgrado, incapace di reggere allo scontro
timoroso e spaventato di subire la sconfitta.
Scegli la vita come impone libertà e coscienza
Sai che sempre bisogna opporre risposta coerente
contro fatti ed eventi mai impossibili da affrontare.
Né avverrà che in lontano giorno, magari in altra vita,
possa tu sedere rassegnata in sua compagnia;
certo saprà aspettarti e ti lusingherà ostinata ognora,
ti blandirà e ti alletterà con ipocriti vezzi e con moine,
risulteranno solo seduzioni inutili e vani adescamenti,
rassegnazione sa già che la tua morale volge altrove.

autore:flavio

Questa poesia è stata scritta da admin, il 20 ottobre 2010 at 18:26, nella categoria: flavio:46. Lascia un tuo commento qui



Dietro le parole.

Parole d’affetto, parole amiche, parole d’amore..parole.. parole di incoraggiamento.., parole velenose.., che fanno male..come pugnalate..che uccidono, che ti fanno crollare il mondo addosso.. . Parole dietro facciate di sorrisi, parole dette mai..quelle che il cuore grida.. . Dimmi, che parole hai scritto tu..,adesso ti manca quella luna, mi manca quella stella.., e vorrei poterlo dire, ma qui sono chiuso in una stanza di parole, dietro falsi sorrisi,dietro ad un freddo schermo che non sa parlare.. non ha voce non ha parole..solo io lo riempio..coi miei pensieri..la mia voglia di te.. . Parole dimmi quali hai pronunciato tu..dimmi quanta speranza hai spento.. . Adesso qui .. nel silenzio..ho solo da regalare un sorriso a quelle parole troppo dure ..e la differenza falla tu.

autore.nemo

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 13:34, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



Riflessione

85736bvd5e1fqq8yb61

Notte profonda,
la luna per compagna,
nell’avvolgente buio,
tra pensieri,
vaga libera la mente.

Domande inattese,
alle quali è arduo,
trovar risposta,
gli anni vissuti,
non sono d’aiuto.

Dare un significato,
alla vita.
Prezioso dono,
amarlo in quanto tale,
oppure perfido aguzzino,
pronto a colpire,
ferire in modo brutale.

E poi l’amore,
anch’esso bivalente,
dolce a volte,
in certi casi
anche brutale,
passare dal paradiso
al più profondo inferno.

Tanti pensieri,
in questa notte solitaria,
tante domande che
resteranno tali.

Unico suggerimento
da seguire, quello che
detta il cuore:
Accettare vita e amore,
come sono,
ho accolto la gioia
accoglierò il dolore.

autore:antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 05:06, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



« Poesie Precedenti
» Poesie Successive