E’ una sera come tante…
una giornata pesante …ma fra pochi minuti casa !!!..
i pensieri affollano la testa per le mille cose ancora da fare…
la cena, i compiti dei bambini, lavare i panni
telefonare alla mamma, fare lo shampoo
Le gambe corrono veloci…oh, il pane …manca il pane
Il cielo è troppo stellato merita uno sguardo…e che profumo di gelsomini portato dal vento…
All’improvviso due luci enormi abbaglianti….non sono stelle!!
Uno stridio …una frenata…dei passi
Non fai nemmeno in tempo a realizzare
forti mani come tagliole ti afferrano…pane e mele …rotolano …
la paura ti assale, ti dimeni, trovi la forza di urlare
poi…solo terrore e vuoto.
Sei una gazzella da sbranare
una rosa da sciupare
aliti puzzolenti, sguardi sprezzanti
bocche sardoniche, mani ladre
corpi ostili, schiaffi di parole
sono su di te…
minuti che sembrano un’eternità
poi solo tu …rannicchiata ..il viso tra le mani
Ovunque strappi..ferite …graffi e lividi…sangue e polvere…fanno male.
Ma tu senti un dolore più grande, dentro al petto
un dolore che non si può spiegare.
Ingoi lacrime e sangue…disperazione e rabbia …vergogna e paura.
Come un diamante frantumato ti hanno squarciato l’anima
sporcato i sogni…insanguinato la speranza …polverizzato la gioia
incatenato la libertà….rubato l’intimità…umiliato la dignità.
Hanno cambiato per sempre il sapore della tua vita
hanno fermato il tempo su un incubo
hanno fermato la musica su una nota nera
d’ora in poi ….sarà solo salita.
Occhi curiosi e attoniti…bocche serrate …dietro le persiane .
Autore:semplice
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Questo è un pensiero profondo, rivolto ad una persona che stimo molto e, verso la quale, nutro un
sentimento forte di sincera amicizia.
In questo periodo molto triste per un vissuto negativo, e per un giudizio falsato ai suoi riguardi
Vorrei dedicargli, improvvisandomi poeta, questi miseri versi, per fargli capire quanto gli sono
vicino in questi momenti delicati, per lei .
Ciao, mia cara amica, spero che ti piaccia questo mio pensiero. Esso viene dal cuore e vorrebbe farti
capire quanto sei importante per me, e quanto sono felice d’averti conosciuto.
Alla mia dolce Silvana,
Tu
———
Tu che sei dolce e sai amare .
Tu che esprimi sentimenti forti.
Tu che sei come un fiore che
si apre e si chiude per condividere
Tu che ami le cose semplice.
Tu che mi trasmetti serenità
Tu sei tutti per me, una amica
una compagna di viaggio,
Tu sensibile come una rugiada
al mattino presto, che bagna
la natura che tu ami.
Tu che guardi senza parlare
approvi il mio orizzonte.
Tu che sai essere te stessa.
Tu sei una donna incantevole.
Tu che sorridi alla vista di un
volto amico.
Tu che quando scrivi fai
sognare .
Tu che in silenzio condividi
le brutture del mondo.
Tu che sei grande, grande.
Tu che hai saputo dare un
sorriso nei momenti difficili.
Tu sei per me una amica
che tutti vorrebbero avere.
Ciao tvb rimani sempre cosi
autore: cicco
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Semplice come l’acqua
di un fiume
che scorre da una
cascata,
che dal frastuono
del fruscio
irrompe
tra i rami di siepi
sparse tra
glicini e farfalle
dorate.
Ti adagi spensierata
pensando
al tuo domani.
Ed ecco
che ti svegli,
oggi e già
domani .
Autore :Miki
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FIABA
L’Amore e la Follia
Si racconta che una volta, tanto tempo fa, tutti i sentimenti, le qualità e i difetti dell’uomo si riunirono.
Dopo che la Noia aveva sbadigliato per l’ennesima volta, la Pazzia propose di andare a giocare a nascondino.
La Curiosità chiese – a nascondino? Come si fa?
E’ un gioco, spiegò la Follia, io mi copro gli occhi e incomincio a contare fino a un milione.
Voi intanto vi nascondete e quando non c’è più nessuno in giro e io ho finito di contare, il primo di voi che trovo rimane al mio posto a fare la guardia per continuare il gioco.
L’Entusiasmo ballò seguito dall’Euforia, dall’Allegria e fece tanti salti che finì per convincere il Dubbio e l’Apatia, la quale non aveva mai voglia di fare nulla.
Ma non tutti vollero partecipare…
la Verità preferì nascondersi, la Superbia disse che era un gioco molto sciocco e la Codardia preferì non rischiare.
Uno, due, tre… incominciò a contare la Follia.
La prima a nascondersi fu la Pigrizia, che si nascose dietro la prima pietra del camino.
La Fede salì in cielo e l’Invidia si nascose dietro l’ombra del Trionfo che era riuscito a salire in cima all’albero più alto.
La Generosità invece non riusciva a nascondersi, ogni posto che trovava lo lasciava ai suoi amici.
Un lago cristallino? Ideale per la Bellezza…
Un cespuglio? Perfetto per la Timidezza…
Un soffio di vento? Giusto per la libertà…
Finché la Generosità decise di nascondersi dietro a un raggio di sole.
L’Egoismo invece si prese subito il posto migliore e super-confortevole, tutto per lui.
La Bugia si nascose… veramente non si sa dove…
La Passione ed il Desiderio si nascosero nel centro di un vulcano.
La Dimenticanza… non ce lo ricordiamo!
Quando la Follia arrivò a contare fino a 999.999, l’Amore ancora non aveva trovato un luogo per nascondersi, perché erano tutti occupati.
Alla fine vide un roseto e decise di nascondersi li, fra le bellissime rose.
Un milione!!! – disse la Follia che iniziò a cercare.
La prima a farsi scoprire fu la Pigrizia.
Poi la Fede, poi la Passione e il Desiderio, che aveva sentito vibrare dentro il vulcano.
Trovò poi l’Invidia che si era nascosta dove stava il Trionfo.
Camminando, vicino al lago trovò la Bellezza, poi il Dubbio, il quale non aveva ancora deciso dove nascondersi.
Eppoi uno dopo l’altro incontrò tutti gli altri, tranne l’Amore.
La Follia iniziò a cercarlo dietro ogni albero, sotto il ruscello, in cima alla montagna… e quando fu sul punto di darsi per vinta, vide il roseto e iniziò a muovere i rami, quando all’improvviso si sentì un doloroso grido… le spine avevano ferito negli occhi l’Amore!!
La Follia non seppe cosa fare e come chiedergli scusa.
Pianse, pregò, implorò e chiese perdono
Da allora, da quando per la prima volta sulla terra si giocò a nascondino…
l’Amore fu cieco e la Follia non lo lasciò mai più….
Carlotta
(dal web)
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Dolce incubo delle notti
sogno proibito
impulso irrefrenabile
erotico
tempesta dei sensi
desiderio perverso dell’anima
Mi travolge
come un cioccolatino gustoso
che va scartato lentamente
da sciogliersi sulla lingua
succhiandone avidamente il gusto
aprendo le porte della passione
Occhi dolci
mi osservano in silenzio
la visione del cioccolato
sprigiona la festa dei sensi
la vista…
come stimolo
delle dolci interpretazioni
il tatto…
come le dita
che sfiorano e delineano il mio corpo
energetico
sensuale
ardente
per immortalare i capolavori
del regno delle più golose tentazioni
spalmata…
il calore mi inebria
leccata…
i piaceri del palato
sapore che sconvolgerà la mente
e infiammerà i sensi
gustando il dolce amaro
dei nostri corpi
avidi di dolcezze…
Perversamente io e te…
Autore:Carlotta
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