Poesie di Eldy

Amore clandestino

 

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È già primavera inoltrata e sono ancora avvolto in questo alone di tristezza, per questa pioggia che scende con insistenza. Né un cenno, né uno spiraglio che possono farmi pensare che, da li a poco, qualcosa stia per cambiare. Mi ritrovo con la mente vagabondando tra i miei ricordi, raffigurandomi posti, luoghi, immagini che possano darmi un quadro simile o uguale a questa situazione che, a mala voglia, continuo ad osservare. Mi viene facile passare in rassegna quelle sequenze, sono come delle diapositive che il proiettore mentale trasmette lentamente, tanto d’ avvertire delle piccole sensazioni di angoscia e dispiacere per ciò che, oggi, come allora, devo sopportare. Certo, non è bello costatare quanto sta accadendo e, sulle ali di questi tiepidi ricordi, mi assopisco e mi lascio andare, distogliendo la mia mente i miei pensieri per quanto mi affligge, in queste giornate piovose e grigie.. Che cosa sta succedendo? Sembra che tutto si stia rivoltando contro, pare che non esistono più stagioni, da ritrovarci in balia di questo tempo che continua imperterrito a fare i capricci, come un bambino viziato e dispettoso. Questi sono i pensieri che mi roteano nel cervello, mentre aspetto con ansia quel dolce momento. Aspetto l’amico vento che ,venendomi così triste e disperato, venga in mio aiuto, spazzando con la sua maestosa forza le nubi e rasserenando il cielo. È brutto essere costretto, per questa situazione bizzarra, di dover cambiare programma. È da una nottata che mi affaccio alla finestra sperando che tutto ciò finisca presto. Invece, questa pioggia maledetta sembra che mi voglia fare un dispetto continuando a cadere indisturbata .Mi viene un dubbio, fuori del normale, come se qualcuno “Lassù” non vedesse di buon occhio questa relazione. Forse è un segno del destino che non debba starle vicino, non debba aver la possibilità di vederla, come felicemente faccio tutte le mattine, in questo pullman comodo e silenzioso che ci accompagna da casa verso il lavoro. Oggi, sicuramente, non potrò vederla, È meglio che mi rassegni. Probabilmente arriverà in ufficio accompagnata dal marito, ed io non potrò starle vicino, mi devo accontentare d’osservarla da dietro il separé, da qua, di quel vetro opaco e sporco, di quella stanza grigia e piena di colleghi . Questo tempo maledetto mi ha tolto l’occasione di poter scambiare quattro parole col mio clandestino amore.

Autore:domé

Contributo di admin, 28 giugno 2010 05:21.

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