Non t’amo se non perché t’amo
( Pablo Neruda -)
Non t’amo se non perché t’amo
e dall’amarti a non amarti giungo
e dall’attenderti quando non t’attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.
Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t’odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.
Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.
In questa storia solo io muoio
e morirò d’amore perché t’amo,
perché t’amo, amore, a ferro e fuoco.
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Ruberò un’ombra che ti somiglia per ritrovare il tuo piccolo cuore… Con la luce sottile di una piccola stella ritroverò dipinto sul tuo viso la dolcezza del tuo sorriso… Cercherò tra gli spazi delle nuvole grigie quel bagliore celeste, e con le linee dei raggi del sole fisserò i confini ai colori dell’anima per non smarrirli nelle distrazioni di pensieri vaganti e dolenti. Vorrei ritrovare il tuo piccolo cuore quando le foglie d’autunno cadranno addormentate, quando la neve sciolta al sole cancellerà i tuoi passi; e quando quel soffio profumato di un’altra primavera ritornerà a parlarmi ancora di te e dei tuoi silenzi smarriti, io ti ritroverò, tra i campi di grano e il vento caldo d’estate… perché il tempo e l’immensità possano accogliere il tuo piccolo cuore… più di un grande sogno e più della ricchezza di un’esile speranza…
Autore: luigi4lc7.lc
dedicata da Luigi a tutti quei bambini che non fanno piu’ ritorno a casa… Angela… Denise… e tanti o tante altre…
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vorrei avere una pagina bianca,
vorrei prendere un farfalla
chiederle la polvere magica
quella che la fa volare,
la metterei sul foglio,
allora scriverei versi bellissimi
magici,
e le parole potrebbero volare nel cielo,
posarsi sui fiori e profumarsi,
succhiare il nettare come fanno le api,
poi, quando fossero dolcissime,
verrebbero a te.
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Eravamo due
sin dall’inizio
foglie cadute mille e mille
ma sempre diversi
erano i suoni.
Forse armonia si cercava
un diapason
che formasse un unico canto.
Non senti l’eco
del nostro coro ?
E’ piaciuto anche al destino
che sino ad ora
con noi è stato mite.
Diverso è il come
e diverso è il quanto
come sole e luna
indispensabili però
l’uno all’altra.
Non dolerti
se non degli spettri
che covi
piccolo uovo
che non dà vita.
Cerca nelle tante gocce
del mio pianto
le tante gocce del tuo
di dolore e di gioia
simili simili
ma non crucciarti di più
eravamo due
sin dall’inizio.
autore:francomuzzioli:
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La luna riflettè i suoi occhi
quasi nascosti sotto l’ombra delle ciglia.
Mi guardò attonita,
trappola del ricordo sfumato dagli anni.
Il sorriso , sì il sorriso era il suo
con quel nonsò che la faceva splendere.
Dicemmo frasi , banalità , circostanze.
Eppur mi parve scorger un lampo
nello sguardo umido di cerva
come per dire , ma sì tu proprio tu.
Ci raccontammo i casi della vita ,
scambiammo tristezze e rimpianti ,
poi mi tese la mano , sempre alabastrina
la strinsi un poco nelle mie
con un trepido e sconsolato addio.
autore:francomuzzioli:
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