Triste in silenzio, debole delle mie azioni guardo intorno
mi manca le forze di reagire, la mia dipendenza su una cosa che mi uccide
rimane dentro più forte di ogni altra.
Promesse che non riesco ha mantenere, delusioni ancora circondano in me donando
una mia immagine di incapace delle proprie azioni, cosa fare quando sei afflitto da ciò, pensi di essere forte in ogni cosa ma non è così, la propria debolezza fa di me un essere nullo di non amarsi e chissà se sono capace di amare gli altri.
Ecco perché il desiderio mi vince, solo lei che mi distrugge mi spinge a prenderla e accenderla perché io voglio lei come essa vuole la mia morte.
Nessun altro può capire come è difficile lasciarla, si può lasciare la donna che ami,
si può lasciare le amicizie, si può tante altre cose, ma in me non riesco a lasciare la mia tentazione
il fumo di una sigaretta
Autore: Setti Andrea alias (PeSa) 21/06/2005
di admin, il 28 agosto 2009 16:17. - Commenti
L’ultimo carro
arrancava scalpitando poverino
per le vie del centro,
trainando il suo enorme carro.
gli zoccoli di ferro scivolavano sull’asfalto che non era fatto per loro.
era il suo ultimo viaggio quello.
decisero che non avrebbro piu avuto bisogno di lui. era diventato un intralcio,
un intralcio alla modernità, alla velocità,
per anni aveva fatto quella strada sul mare,
con il suo carico di merci da spedire in tutto il mondo,
sapeva lui dove andare, quando fermarsi, sotto che nave andare a scaricare,
il suo padrone, seduto a cassetta , sonnecchiava,
ogni tanto uno schiocco di frusta per ricordargli
che lui era un cavallo e che doveva tirare il carro.
quel giorno, l’ultimo.
forse stanco delle fatiche fatte ,
forse avvilito per la fine del suo lavoro,
orgoglioso di essere rimaso l’unico:
tutti gli altri cavalli erano stati sostituiti,
con fiammanti camion nuovi .
quel giorno,
non riusciva a tirare il carro.
sembrava fosse piantato nell’asfalto,
gli zoccoli gli scivolavano, lui, il cavallo sbandava,
la bocca gli sanguinava per il morso che gli lacerava la carne,
il suo padrone non lo aveva mai frustato,
incominciò a colpirlo con rabbia urlando il suo disappunto,
gli zoccoli di ferro segnando l’asfalto come unghie disperate,
che si aggrappano alla disperazione
anche il ferro delle ruote lasciava i segni su una strada che non era piu per loro.
Un ragazzo , poco piu che vent’enne, si affianca al carro con il suo camioncino verde ,
guarda il carrettiere che continua ad inveire sul povero vecchio animale,
e senza profferir parola si ferma, prende una grossa corda dalla cabina,
l’attacca al carro, poi al cassone del camion e sale.
mette in movimento il camion che incomincia a trainare il pesante carro ,
il cavallo ha capito, si muove con passo sciolto seguendo il movimento del camion.
la gente osserva incuriosita e ammirata.
quel giovane lo ha accompagnato fino alla discesa che porta al porto.
quel giovane è convinto di aver sentito quel giorno una voce che diceva : grazie amico

Autore: alfred
di admin, il 15:09. - Commenti
Cosa è l’amicizia ?
L’amicizia è quel sentimento che si prova tra amici,
Che ti stanno vicini, coloro che non ti abbandonano.
Coloro, che ti aiutano nel momento più buio,
amici virtuali che le loro fresi ti fanno una giusta compagnia,
nello scherzo, nella serietà, nella rabbia ma ci sono,
come non apprezzare questo! Essi ti stanno ogni secondo
del tempo insieme per non abbandonarti.
Essi ti fanno vedere la vita da un altro aspetto, fanno
Il modo di reintegrarti nel senso della vita.
Questa mie parole sono dedicate a coloro” amici”,
che con le loro compagnie mi hanno dato la forza di reagire
alla mia distruzione interna di vita e lottare per il bene dei miei figli.
E di apprezzare la vita perché la vita non finisce dietro un amore finito,
Dove finisce un amore ricomincia una nuova vita.
Grazie amici
Autore: Setti Andrea alias (PeSa) 18/08/2009
di admin, il 12:46. - Commenti
“Ciao come stai “questo dissi, un dì
Ha due occhi splendenti.
Essi, mi fissarono con dolcezza.
Timido arrossato e tremolante,
Nessuna parola riuscivo, più dire.
Ma, il bagliore di quei occhi
Tutto mi dicevano, l’amicizia ha donato.
Autore: Setti Andrea alias (PeSa)
di admin, il 12:44. - Commenti
Nella notte dell’attesa, nella vigilia più bella,
sei venuta alla luce, come una stella più bella.
Così piccola, tenera, indifesa, avevi già la forza della vita.
Come sei cresciuta in fretta, mia piccola bellezza,
al momento che, mi facesti conoscere colui al fianco ti sta.
Così grande sei diventata, come una rosa all’altare ti ho accompagnata,
adesso non sei per noi, ma per l’amore tuo che vuoi.
Essi felice, anche se i momenti saranno tristi e duri,
la forza troverai se il tuo cuore ascolterai.
Adesso tu affronterai la cosa più bella della vita,
porti in te nel tuo grembo il segno della vita
amore e gioia per la madre che diventerai.
Mia dolce stella e rosa, è il regalo più bello diventare Mamma.
Autore: Setti Andrea alias (PeSa) 24/07/2004
di admin, il 12:42. - Commenti