
fiori
ai giardini
aspettano il sole,
le vedo sedute sulla panchina,
qualcuna ha gli aghi da lana,
ricordano,
tempi passati, bellezze svanite,
pudori accennati,
discorsi consueti,
un occhio ai nipoti che giocano,
le mani a volte tremanti ,
i volti rugati,
la pelle macchiata dal tempo,
capelli innevati raccolti in ispide crocchie,
è tornata primavera,
fiori appassiti dimenticati nel parco.
Autore:alfred
di admin, il 6 ottobre 2009 11:34. - Commenti

Non saprei da dove cominciare,
ma credo che, il fatto di non saperlo
sia già un buon inizio.. .
Non vorrei essere qui dietro ad uno schermo
a scrivere le parole che ronzano nel cuore,
ma vorrei essere presente, sentire la mia voce e
guardare nei tuoi occhi mentre chiedo scusa,
per il mio comportamento,per aver mentito anche a me stesso..
il fatto che, nonostante siamo persone virtuali, ti voglio bene..
Un bene distante centinaia di chilometri,
un bene che non si capisce da dove arriva..
ma esiste,parla e vive, a volte lo sento danzare ,
altre piangere, altre ancora sminuzzarsi,
polverizzarsi fra i mille pensieri e di guai della vita,
ma alla fine lui è lì,sempre, a tenerti compagnia,
basta un ciao. un silenzio,
ed eccolo che si siede sul divano nel mio cuore..
e mi sussurra parole ,mi canta una canzone,
mi riporta in mente un sogno lontano..
mi fa riflettere… .
Riflettere, è la parola giusta, quella che cercavo..
riflettere e ammettere di aver sbagliato ,
di aver tirato indietro la mano
a chi mi ha teso la sua,
ammettere che, virtuale o no..quel bene esiste..
è dentro di me, dentro ognuno. ed è bello riscoprirlo
e dire ti voglio bene, vi voglio bene.
Scusa amica mia, te le faccio qui in diretta..
con il cuore , dal cuore.
autore:francesco7.pv:
di admin, il 10:29. - Commenti

Un cielo livido di pioggia,
lontano i fulmini si inseguono da una parte all’altra nel buio,
solo il rumore dei miei passi mi fa compagnia,
è una notte da lupi col vento che fa sbattere le imposte..
e sferza la faccia,lontano il rintocco di una campana segna l’ora..
ho le mani gelate e il fiato si mischia col fumo della sigaretta,
che si perde nell’aria insieme ai miei pensieri.
I pensieri quelli che sfrecciano e picchiano duro fra le pareti della mente,
quelli che fanno venire i capelli grigi
mentre attendono una soluzione, una risposta.
Fra questi .. ci sei anche tu, con i tuoi occhi chiari,
il tuo sorriso..la dolcezza delle tue parole.. .
Che ci fai qui con me..me lo chiedo..
mentre sento ancora il sapore di quel tuo bacio sulle mie labbra,
mi dicesti addio senza volerlo veramente,
abbi cura di te, le ultime tue parole mentre mi accarezzavi i capelli .
Adesso qui sotto cieli diversi in città lontane,
mi ritorni in mente..insieme ad una parola ,
forse, una parola terribile dai mille significati..
che ha segnato la mia vita.. .
Si avevi ragione tu.. ma solo io so cosa ho fatto e cosa potevo fare,
per gli altri ero al massimo solo un forse…
poi come un angelo caduto,
mi sono perso fra mille sguardi di indifferenza e tragedie umane..
continuo il mio cammino , con passi lenti misurati ..
ho paura..paura di non ritrovarti più qui,
nel tempo e nello spazio..
a tenermi compagnia..in notti come questa,
notte da lupi che cercano lupi col gelido vento che sferza la faccia.. .
Avevi ragione tu..se solo ti avessi detto quel ti amo,
se non fossi mai salito su quel treno..
forse……….
autore:francesco7.p v:
di admin, il 04:20. - Commenti
Perché stupisci ancora
nel guardar le foglie cadenti
i margini gialli del pioppo
le rosse chiome dell’acero
le nere scorze della quercia
è uguale agli altri autunni
forse anche migliore
ma è il tuo tempo
quello è diverso
la strada si accorcia
e sembra di veder già l’arrivo
che non vorresti
che non vorresti mai
ma la nebbia che offusca l’orizzonte
ti da speranza
che questa strada sia ancora lunga
ed il cammino, come ora, piacevole.
Autore:francomuzzioli
di admin, il 04:01. - Commenti
Fred, conosci la storia di Biancaneve?
non mi pare Al.
allora senti:
sai che nel bosco si trovano i funghi no?
certo Fred mi piace cercarli ,
anche a me Al,
solo che ,Al, io non ne trovo mai,
ecco: come il tuo solito inizi a divagare .
Scusa Al , vai avanti.
Dicevo, nel bosco si trovano i funghi ,
si Al: porcini, cantarelli, mazze di tamburo……………
LA SMETTI , FREDDD!!!!………………..
scusa Al………………………
….una ragazza stava raccogliendo i funghi quando…………….
Al !!! scommetto che è arrivata la Guardia Forestale !!!!!!!!!
………….quando proprio da sotto un porcino esce uno gnomo.
Al? sono quelle lumache grosse senza guscio?
FREDDDD !!! taciiiiiiiiiiiiiiiiiii
Si.
……………………… la ragazza, spaventatissima, ritrasse immediatamente la mano.
Piccola le disse lo gnomo: non devi aver paura di me, io sono uno gnomo!.
Appena riavutasi dallo spavento la ragazza scoppiò in una sonora risata:
Hahahahahaha………….. e tu dici piccola a me? Se non stavo attenta avrei potuto schiacciarti.
………..continua Al…………….
se tu avessi schiacciato me i miei sei fratelli te l’avrebbero fatta pagare cara!!!
Hai sei fratelli? chiese la ragazza.
Si cara e viviamo qui nel bosco.
Bello rispose lei, Me li fai conoscere?
Certo rispose Cucciolo, cosi si chiamava lo gnomo.
Allora era un cane? Al?
Freddddddddddddddddddd……………………..
Camminarono per molto tempo nel bosco senza più preoccuparsi dei funghi
quando finalmente arrivarono ad un casetta piccina, piccina………………….
Hahahha……………….. Al………………….. con vasca, pesciolini e tanti fiori di lillà…………….
BASTA FRED NON TI RACCONTO PIU’ NIENTE!!!
…Dai Al……………scherzavo.
Smettila.
Va bene, prosegui……..
Sulla porta di casa ad attenderli c’era Brontolo quello che faceva le veci della suocera perchè nessuno degli gnomi era sposato. Infatti, nessuno ha mai sentito parlare di gnome ma sempre e soltanto di gnomi .
Chi è quella? Chiese autoritariamente Brontolo a Cucciolo.
Non lo so … rispose timidamente; l’ho trovata nel bosco disse con un filo di voce.
Allllllllllll…………………. ma non è verooooooo……………….. è stata lei a trovare luiiiiiiii….
Infatti Fred, lei rispose altezzosamente: piccolo bugiardo, ma se mi sembravi una lumaca!!!!!!
Cucciolo? Boffonchiò Brontolo, ti sei di nuovo addormentato sotto un fungo?
Cucciolo arrossì .
Senti tu, disse Brontolo rivolgendosi alla ragazza : se rimani con noi potrai raccogliere tutti i funghi che vorrai.
Davvero? chiese lei stupita.
Davvero! e ti chiameremo Biancaneve.
Perchè Biancaneve?
Non lo so disse Brontolo, è un nome che mi piace.
Non lontano dalla casa degli gnomi viveva una vecchia fruttivendola a cui avevano tolto la licenza perchè vendeva la merce avariata per speculare sui prezzi diventando, cosi si diceva, miliardaria.
Alllllll………………. in prigione la doveno mettere… in prigione!!!
C’è stata in prigione Fred, ma l’hanno fatta uscire subito. tu sai come funziona qui !!!
Gia, Al, lo so.
Era talmente avida di denaro che appena seppe che c’era una nuova inquilina dagli gnomi si precipitò da lei per venderle la sua frutta ed accrescere cosi il suo già enorme gruzzolo.
Ciao ragazza, le disse, come ti chiami?
Biancaneve, rispose lei.
Anche tu? disse la vecchia.
Si, perchè, non ti piace? Rispose superbamente Biancaneve.
Al…….Al………Al……… scusa …… però un po’ di rispetto per gli anziani…
Certo Fred, hai ragione.
Senti piccola, disse la vecchia, ora a questo punto tu devi mangiare la mela.
Biancaneve addentò la mela, ma si accorse già dal primo morso che quel frutto non era genuino: lei era perito agrario,
conosceva benissimo le sostanze usate per adulterare la frutta.
Chiese a Eolo (uno dei sette gnomi ) il quale era veloce come il vento, di andare immediatamente a chiamare la Guardia di Finanza che avrebbe arrestato la malfattrice.
Quando arrivarono a sirene spiegate, il primo a scendere dall’auto fu il comandante.
Era bellissimo nella sua divisa , con profondi occhi azzurri ed un sorriso scintillante …………………
Al………………… il sorriso era come quello di…………..
Ecco, si Fred .
Mentre gli agenti caricavano la vecchia in macchina Biancaneve e il comandante si guardavano e si sorridevano.
Al….Al……… scommetto che alla fine si sposano!!!!!……..
Basta Fred, non ti racconto più niente…………………..
Alllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll
autore:alfred
di admin, il 5 ottobre 2009 10:00. - Commenti
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