Quanti anni, sai, non ricordo, ogni ruga cela un dolore, che il tempo scalfisce appena, ed ho voglia di dimenticare.
Quanti anni, ormai non conto più, resta solo un numero banale, che nulla dice, ciò che il cuore percepisce, consente di andare avanti.
Quanti anni, una vita, spettacolo che cambia, di giorno in giorno, una recita senza repliche, gioie e dolori si alternano sul palcoscenico, simili a farse o a tragedie.
Quanti anni, trascorsi, quanti ancora non so, cosa importa, in fondo, basta anche un solo giorno, da condividere con l’amore.
Non so capire, forse la mia incapacità, a volte, a percepire, riuscire a fare miei, stati d’animo. Io, così estraneo, quasi straniero, forse paura, di lasciarmi coinvolgere, paura di perdermi, di non saper dare, paura, di non saper più amare. Scusami, se puoi, quando qualcosa, si spezza dentro, è difficile recuperare, anche perdonare. Capisco. Se puoi, conserva un piccolo pensiero, un triste ricordo, di chi non ha saputo dire, si all’amore.
Dedicata a tutte le donne che hanno subito violenza.
Il mio cuore è una casa chiusa da tempo. Ha bisogno d’aria per respirare. I miei occhi, stillano lacrime. Lacrime macchiate di sangue. Sangue asciugato dalla cenere, cenere d’agonia. La notte consuma il tempo di amori malati. Ho giustificato il mio carnefice. Mi son lanciata a cercare ragioni, dove ragioni non c’erano. Solo l’indegno violento che pretendeva. E lo strazio di chi supplicava. Ma quando è arrivato, il dolore, ha picchiato duro, e mi ha fatto pagare un conto pesante. MAI PIU’….!!!