Ho un vecchio lampioncino in ferro battuto a cui mancava la boccia in vetro. Non è di valore, è soltanto vecchio.
Lo avevo visto sui banchetti di una fiera e l’ho comperato per due soldi. Poi è rimasto per anni dimenticato in cantina.
Un giorno, anni fa, mi ricapita nelle mani, lo osservo: non è poi cosi brutto, devo cercare una boccia di vetro che ci si adatti.
Lo poso sul tavolo che uso come banco da lavoro e con la spazzola metallica comincio a ripulirlo dalla ruggine che lo ricopre e che ne sta corrodendo e assottigliando le foglie.
Mentre lavoro cerco di immaginare a chi potesse essere appartenuto quell’oggetto, alle storie a cui aveva assistito in silenzio, a tutte le cose che se avesse potuto avrebbe potuto raccontare. Non cose intime, certamente no. Era un lampioncino da esterno, perciò quello che poteva aver visto erano cose che succedevano non in casa ma fuori, di altre persone che passavano da li. Commenti, pettegolezzi, saluti. Mi piaceva anche immaginare che nel pulirlo sarebbe uscito all’improvviiso un genio come quello della lampada e che si sarebbe offerto di farmi esprimere i tre classici desideri.
Cosa avrei potuto desiderare?
Una bellissima casa con piscina? Un aereo?, Tanti soldi?
Ma no! stavo bene cosi con quello che avevo e che mi ero conquistato con una vita di lavoro assieme a mia moglie.
Un giorno, in un mercatino ho trovato la boccia che ci si poteva adattare e l’ho comprata.
Ora da qualche anno quel lampinciono senza valore è appeso all’angolo della casetta di campagna e illumina le serate trascorse in cortile tra amici e vicini con una fetta di anguria e una birra.
Quel vecchio lampioncino è diventato la nuova casa per altre vite: due passeri vi ci hanno costruito il nido dentro.
Sanno di non essere disturbati. A turno escono e tornano con qualcosa nel becco che utilizzano per il loro nido.
Aspetto che nascano i piccoli e vorrei vederli volare: ecco la magia.:Da un vecchio lampioncino in ferro battuto esce la nuova vita.

di admin, il 5 agosto 2010 15:38. - Commenti

Un giorno mi sono aperto al mondo,
rispettando le sue leggi e le sue
belle parole, dove ognuno di noi
dice alla sua amata ciò che sente
nel suo cuore, ma è pur bello
anche solo il vederlo , l’amore di per se
è un accumulo di pensieri che
si accalcano nel cervello, ti fanno
mancare l’appetito e soprattutto
dimenticare che intorno a te ci
sono altre persone che hanno
il tuo stesso problema.
Sono sensazioni strane, il tuo
stomaco non vuol fare il suo lavoro,
di mangiare non se ne parla,
tanto si è innamorati.
Che resta dentro di te se lei non ci fosse?
Se non avessi un amore che vita è?
Siamo un mondo di amanti, di persone
che amano altre persone,
ma non è bello un mondo intitolato a chi ama?
AMARE che bello è.
autore:lorenzo3.an
di admin, il 13:17. - Commenti
Moto ondoso,
in scogliera granitica,
come impetuosa gioiosa,
esplosione di vita
esistente amore odio,
in canti morali – immorali
nel sordido manto del mondo
alfa omega del bene del male,
l’uomo lupo a l’uomo,
questo vestito d’agnello
per discordie imparziali,
vincerà il bene?
Scevra sarà la giustizia
umana – divina
nell’aurora nel crepuscolo
dell’essere.
autore:Simona
di admin, il 3 agosto 2010 15:11. - Commenti
Correre, Correre Sempre
Correre, correre sempre più forte
per non restare indietro.
Allora vai correndo per afferrare
tutto ciò che c’è da prendere,
corri in questa modo forsennato
per non essere schiacciato.
Tutto sfreccia così velocemente
davanti a te che devi guardare
attentamente per non farti travolgere,
tra l’indifferenza della gente
Allora corri per arrivare in tempo,
ma sopraggiunge l’affanno e
sempre più stanco arriverai.
Vorrei capire finalmente,
ma con chi ce l’hai questo appuntamento?
Come mai corri così tanto,
da non riuscire a trovare
il tempo nemmeno per pensare,
e se continuerai così cosa ti rimane?
Fammi capire se vuoi vivere e gioire,
ma se non cambierai così potrai solo morire.
Guardi dal finestrino
e non vedi niente è troppo veloce la tua corsa.
Allora suoni il campanello,
finalmente vuoi scendere.
Autista, per favore, fammi scendere,
gridi, voglio andare col mio passo,
voglio, finalmente,
ragionare con la mia mente
e vedere con i miei occhi
tutte quelle cose belle,
create per essere osservate
e per essere gustate,
e mi auguro di arrivare veramente in tempo,
prima che tutto sia distrutto
Ma quando ci renderemo conto di tutto questo,
speriamo non sia troppo tardi!
autore:domè
di admin, il 1 agosto 2010 14:49. - Commenti
Attese
Non sento più l’armonia di un trillo di telefono
Non sento più il calore di un solo raggio di sole
Non sento più le chiavi del silenzio
Non sento più il fruscio nell’aprire una lettera
Non sento più la pienezza di un’alba di luglio
Non sento più trastullare i miei bambini
Ormai adulti
Non sento più fluire le acque del mio ruscello
Non sento più i folli palpiti di un tempo
Ma…
Vorrei sentire la notte come la tua Notte
Vorrei contemplare due stelle
con gli stessi bagliori delle tue pupille
Vorrei sentire l’incauta vita vissuta con passi impetuosi
A volte energici, a volte disillusi, altre volte
Schiavi di incertezze
E riviverla in Verità e in Amore, tutta d’un fiato
Mescolando un telefono, un sole, un’alba, dei bambini,
folli palpiti, una notte, due stelle, due pupille
e…
attendere i candidi chiarori di un’altra alba.
autore:enzo-ducky
di admin, il 13:52. - Commenti