
Ricordo ancora il giorno in cui ti conobbi,
fredda, impassibile, con quel modo di guardare,
altero, di consapevole superiorità.
Il fisico asciutto, sinuoso, provocante,
dai movimenti felpati di un felino.
Fu forse questo ad attrarmi,
ad attirar la mia attenzione.
Non posso proprio parlare di amore a prima vista,
anzi, non so se sia stato neanche amore.
Una forte attrazione ha legato l’uno all’altra,
facendoci passare momenti in cui a volte
sembravi quasi soppesare ciò che mi concedevi.
Ma col tempo tutto ciò che non ha radici passa,
e anche questo legame è via via scemato,
adesso ci vediamo solo,
per consumare insieme un frettoloso pasto.
Non ricordo più da quanto
stiamo insieme, io te,
sempre più distratti.
Hai trasformato la mia vita,
facendola somigliare ad un calvario,
quando ci sei
non riesco neanche a mangiare.
Come può trasformarsi l’attrazione in odio?
In questo inferno che hai creato,
non mi ritrovo più
non riesco guardarmi allo specchio,
stò diventando l’ombra di me stesso.
Ma finalmente ho deciso,
da oggi cambio strada, non m’incanti,
stasera esco e ti tradisco,
in fondo è giusta anche la vendetta,
la meritata ricompensa
per il dolore che mi hai dato;
si stasera ti tradisco.
Un cannolo, una fetta di cassata,
forse meglio un profiterol,
con le sue curve provocanti,
dove mi tufferò perdutamente.
Si ti tradisco, non ti sopporto,
non sei più tu la mia dieta.
autore:antonino 8.pa
di admin, il 6 ottobre 2010 16:27. - Commenti

Con allegoria mirata vestita di fascino e calore
e uno stato d’animo rivolto al gusto e alla bellezza,
racconti, limpida metafora, di attenta massaia;
insieme a desideri e fantasia, nobili ingredienti,
impasti farina con “sogni d’oro” e lacrime di gioia.
Malaccorta alla fine, per esagerato grado di calore,
giunge improvvisa, triste clamorosa delusione,
fedifraga condotta aggredisce con l’inganno,
spazza via piacevoli sapori e sentimenti delicati,
spegne la passione, col sogno muore la speranza.
Ma non crea nell’anima né ferita, né amarezza dolorosa,
l’errore è fatto e, novella massaia, ti rivolgi altrove,
fiduciosa ti dirigi verso approdi di genere diverso
dove il dolce si conquista per compenso di mercede
senza pagare, per pegno, il naufragar dei sentimenti.
Né ti affligge insistente, importuna voglia di rivalsa,
né conflitto interno fra ragione e pensieri di vendetta.
Spirito libero, certo delusa e lievemente amareggiata,
trasporti proposti e progetti su limpidi cieli d’altro genere
dove è facile volare, serena e felice, anche senza ali.
autore:flavio.46
di admin, il 16:14. - Commenti

Chiuso nel mio giubbotto, seguo con gli occhi il fumo dell’ennesima sigaretta, mentre seduto su un tronco d’albero squarciato da un fulmine..ossevo una miriade di luci..sono quelle dei paesi sparsi qua e la giù nella valle. Nel silenzio che mi circonda non penso non voglio pensare..osservo la natura intorno..osservo il cielo che si sta facendo scuro..per lasciare posto alle stelle.. .Ho nelle mente parole che rimbalzano..sono le parole scritte da tanti di voi..che ho letto con un nodo di pianto in gola..,sono i gesti di uomini soldati..che senza chiedere hanno fatto quadrato intorno a me..mi hanno difeso.. , sono le parole di un collega , amico e mio superiore che risuonano e sbattono..le risento ad una ad una..” Ti hanno fatto una porcata vero, ma è tutto finito..non pensarci più..sei stato sei e rimmarrai il migliore, per la tua esperienza..per la tua umanità..per quello che hai sempre dato in ogni circostanza.., i tuoi uomini credono in te e ti seguiranno anche all’inferno.., so quello che provi, so la rabbia il rancore ma conosco te..e so che supererai tutto nel migliore dei modi, resta qui fin qundo vuoi.. ma mi aspetto di vederti al tuo posto..a lavorare” L’abbraccio , quell’abbraccio fraterno..mi ha fatto riflettere..era sincero era quasi da fratello.. . E’ tutto finito..so quello che provi..ma cosa si prova quando un’amico tradisce..un’amico a cui ho guardato le spalle ,e tante volte ho affidato la mia stessa vita..cosa si prova.. . L’aria si è fatta fredda..da una casa lontana.. vedo del fumo uscire da un camino..guardo.. immagino una famiglia seduta intorno ad un tavolo..sono sereni ..dopo una dura giornata di lavoro. Ho capito.. so cosa devo fare.. .
autore.nemo
di admin, il 16:02. - Commenti

Impellente
irrinunciabile
irrimandabile
imprevedibile
improvviva
inattesa
era scoppiata in me voglia di dolce.
E così…
Ti ho impastato con la miglore farina: i miei sogni
come acqua ho usato la più pura: le mie lacrime di gioia
come lievito : tanti quadrotti di amore
Ho usato la fantasia più estrema
dandoti la forma dei miei desideri
Ti ho messo a crescere nel luogo
più caldo: vicino al mio cuore
Incantata mi sono stupita del risultato: unico!
Già assaporavo con la mente le emozioni
la goduria nel mangiarti
Ti ho messo a cuocere
nel forno della mia passione
ma…ahimè ho sbagliato temperatura:
ti sei bruciato !!!
E..adesso?
Non mi resta che …
rimediare al disastro
e andare in pasticceria!

autore:semplice.
Versione semiseria della fine di un amore
di admin, il 5 ottobre 2010 15:24. - Commenti

Le case bianche, con gli infissi colorati, dietro al porticciolo,
qualche gozzo attraccato,
bianchi, azzurri, rossi,
che si riflettono sulla superficie dell’acqua,
chiarita dal sole,
che, piano, tra i tetti delle case, sta cominciando a salire,
più in là, il mercato del pesce,
qualche urlo, un saluto,
cassette da frutta capovolte,
secchi d’acqua,
odori, profumi,
salsedine, tufo, sabbia,
muschio ancora abbarbicato
tra cozze, molluschi e telline,
visi tagliati, bruciati,
già svaniti, risucchiati dal tempo,
solo uno squarcio nei ricordi,
uno sfondo sul paesaggio,
che già è cambiato,
che già non gli appartiene più,
i tuoi occhi azzurri,
i tuoi occhi azzurri, immensi,
i capelli neri, una cesta sotto il braccio,
il profumo del mare che riempie l’alba,
ma io non sono mai stato lì.
Un pensiero gentile da edis.maria ..
di Ivana Federici
( auguri a Birba e a tutte le Francesca)
di admin, il 4 ottobre 2010 10:53. - Commenti