RICORDI Da circa un anno
il mio più caro amico
mi ha lasciato.
Con lui ho trascorso le più
belle estati della mia vita.
Bruno, era un pescatore
che dalla nascita viveva di pesca
sul lago maggiore.
Ora se ne andato ,
aveva 85 anni.
Guardando il lago,
ricordo quando con lui
andavo a posare le reti.
In questi giorni sono ritornato
sul lago.
Alzo lo sguardo e lo vedo ,
quando chiudo gli occhi
è presente.
I brividi mi scorrono lungo la schiena.
Ricordo delle albe settembrine,
col sorgere del sole rosso fuoco.
Mi diceva; – “Questa mattina c’è tramontana
faremo fatica”-
La vita del pescatore è faticosa e pesante.
Mi ha insegnato tutto della pesca-
I fondali, i venti , le nuvole,
le tecniche della pesca, poi……
no! basta!
Sono solo ricordi del mio passato!
Scusate. Autore:Fernando
Qualcosa sfugge
alla logica del vivere
e non per quello che la gente pensa
ma perché se qualcosa nasce e muore e poi rinasce
ciò si deve alla legge naturale degli eventi del destino
ciò si deve a come una donna come te ha vissuto
e niente più.
Se ha guardato dentro le cose, ci ha guardato davvero
e niente più.
Quando ciò accade
non sfugge più niente in noi della vita e del suo fluire
e ci fa capire questo:
occorre guardare dentro le cose, ma dentro davvero.
Allora si può continuare a camminare, a sorridere,
ad amare, a intuire e a vedere con un occhio in più
al di là di ciò che la gente distrattamente guarda
magari con gli occhi gentili di chi
si allunga, si supera e si staglia
da un mero orizzonte ogni giorno, da quel giorno.
Tu sei il nostro esempio, la nostra forza,
il nostro sapere che ci sei sempre.
Quando chi è vicino a te è tale
è tale ciò che è apparso chiaramente
ciò lo si deve a come una donna come te ha vissuto
e niente più.
M.
Gocce di pioggia che batte sui vetri
Picchiettio malinconico
Tintinnio di campanelli.
Gocce di pioggia bagnano il viso
Gocce di pioggia malinconia passeggera.
Gocce di pioggia come rugiada su fiori
Gocce di pioggia gocciolanti su foglie
Come linfa vitale scende su me.
Gocce di pioggia dolce intimità
Dolce intimità in un pomeriggio grigio.
Cara, tu sei là,
lontana,
là,
e non ci pensiamo,
ma tutto và,
tutto passa
svelto,
tutto finisce
e si conclude,
e il domani,
chi lo sa,
non c’è niente
di sicuro;
oggi ci sei,
domani no,
domani,
domani..,
amore mio,
pensaci un
po’;
e il futuro,
e un bambino,
che chiude
gli occhi davanti al muro,
e vede il futuro già;
il futuro
è un astronave
senza pietà,
che và qua e là,
và dove vuole, e non si ferma mai,
neanche
un momentino,
per riflettere,
per respirare,
per pensare un attimo,
ha solo fretta,
e ci porta via,
questo e quello;
il futuro,
è già quà.
Io sto
Seduto nella panca
Così,
e tu non mi
vedi,
come se fossi
niente,
come se fossi
inesistente;
ti volti,
e vai su,
blaterando,
e io rimango,
solo,rimuginando;
amore,
amore,
pensa,
pensaci,
pensaci;
pensa a me
a me,
ma tu vai su,
e non ti frega,
e io
ti ho vista
a malapena.