Oh pellegrino che cerchi il tempo perduto
Vaghi cammini con aria assente, assorta.
La solitudine ti avvolge,
ti credi felice, ti illudi ma… il ricordo ti tormenta.
Cammini per la strada ignaro dei passanti.
La pioggia scende e picchietta sulla tua veste
Ti bagni ma non te ne accorgi.
Non alzi lo sguardo e non vedi
Non vedi che quello che stai cercando è proprio lì
Lì di fronte a te.
Autore Maurizia
Una leggera brezza spirava in una assolata e deserta spiaggia
il giorno che ti incontrai,
eri bellissima ! fu amore a prima vista.
Tutto il mio essere fu trasportato in una sublime emozione
per la tua femminilità e il tuo sorriso.
Ti ho donato i miei sogni avvolgendoti in una nuvola d’amore,
ti ho donato la gioia dei miei vent’anni.
Ora vorrei desiderarti come ti ho desiderata,
vorrei riscaldarmi del tuo calore,
rivivere l’estasi della tua pelle fusa con la mia
e volare nell’azzurro infinito.
Ora si avvicina la notte e i sogni si sono esauriti
ma i ricordi del passato giovano alla mia serenità
e alla mia solitudine.
autore Fernando
LUPOS La pioggia scende sul viso, piano senza quasi far rumore, le foglie ingiallite degli alberi gocciolano, sta arrivando il buio e con esso banchi di nebbia salgono ad avvolgere ogni cosa mentre il bosco tace. L’uomo chiuso nel suo Gorotex è accovacciato accanto ad un fuoco, un fuoco che stenta ad attizzarsi, la legna bagnata fa fumo.. ma l’uomo insiste, il freddo gia pungente aumenterà nella notte che incombe. La pioggia continua a scendere e l’uomo si lascia bagnare, non vuole ammettere che forse non è solo acqua quella che gli solca il viso, un viso tatuato da rughe che il tempo ha scavato.. come quel silenzio che gli pervade il cuore, l’anima. Finalmente lingue di fuoco si alzano al cielo.. l’uomo tende le mani per riscaldarsi,il fiato si fa fumo danza nell’aria come i pensieri che si susseguono. Poco distante un rumore come uno sparo..nel buio..poi un vecchio albero cade fragorosamente. L’uomo fa in tempo a spostarsi per schivare i lunghi rami.. che quasi hanno spento il fuoco. Anche gli alberi che vivono più degli uomini muiono.. muiono da soli fra altri alberi proprio come gli uomini fra altri uomini.. si nasce da soli si muore da soli. PER TUTTO C’è IL SUO TEMPO, Cè IL SUO MOMENTO PER OGNI COSA SOTTO IL CIELO UN TEMPO PER NASCERE UN TEMPO PER MORIRE ECCLESIASTE 3 :1.2 L’uomo si risiede accanto al fuoco dopo averlo ravvivato La pioggia adesso è aumentata di densità sente le gocce cadere sul suo cappello sulle spalle.. non vorrebbe essere li solo come un cane , perso nel buio avvolto dalla nebbia.. ci pensa mentre sente il freddo penetrare fin nelle ossa..lo stesso freddo che spesso avverte nel cuore. La sua vita in fin dei conti l’ha spesa fra i silenzi dell’anima, fra sguardi di indifferenza e lacrime che fanno male.. quando forse bastava poco, un sorriso, una parola un gesto.. per fargli bella la vita.. ma una delle sue digrazie maggiori , è stata quella di amare le persone a modo suo e non al loro e di essere stato amato cosi come si osservano le stelle .. da molto molto lontano. La nebbia è fitta adesso oltre il chiarore della fiamma solo il buio ne luna ne stelle.. solo un maledetto buio nero come la morte. La morte quella che gli ha camminato accanto cento mille volte senza ghermirlo .. o quasi. L’uomo pensa riflette.. si è così si comincia a morire nel momento in cui si nasce.. . Muoino gli alberi, le persone, gli amori le amicizie.. nulla è eterno.. Ha imparato molto presto, insieme ad altri intorno a lui, la fine della vita umana.., come la perdita più dolorosa, come una tragedia.. un addio da cui non c’è ritorno. Fin da piccolo ha avvertito tutto questo quando vedeva gli altri morire quando è stato faccia a faccia col lutto dei suoi genitori, quando ha sperimentato la perdita dolorosa di amici , parenti.. persone con cui ha lavorato. Mille volte si è chiesto se la morte è insita nella vita ,o è tutta la vita insita nella morte. Un pò come essere o non essere di Shespir Ma quello che onestamente ha trovato corretto dire è che nessuno mai può veramente conoscere la morte finchè è vivo e che nessuno mai può conoscerla neppure una volta morto. Perchè alla morte di un individuo , la specifica avventura umana che comprende se stesso, la sua coscienza, la sua vita psichica e il suo essere al mondo , non ci sarà più La mente smetterà di lavorare, cesserà ogni sensazione, non ci saranno sentimenti, la capacità dei movimenti si arresterà.. il tempo si fermerà…. Continua a piovere ..l’uomo è sempre li si lascia bagnare.. ora sa che quell’acqua che gli solca il viso.. sono cristalli di sale.. sa che .. PER TUTTO C’è IL SUO TEMPO, C’è IL SUO MOMENTO SOTTO IL CIELO .. UN TEMPO PER NASCERE UN TEMPO PER MORIRE..
È sceso l’inverno nella tua vita Nico dolcissima amica. Lo illuminerai con il tuo sorriso lo riscalderai con il tuo ardore porterai amore a piene mani. Lo accenderai di gioia non sarà più inverno su di te. Voglio immaginarti nella musica che accompagnerà i tuoi passi. Passi che non conoscevi sarà il tuo coraggio ad accompagnarti sicura verso il popolo che hai tanto amato e continuerai ad amare. Attraverso i nostri pensieri attraverso i nostri cuori che palpiteranno per i tuoi sogni Autore: robbi
L’ho saputa La terribile notizia L’ho saputa e tra l’incredulo Il sorpreso L’addolorato il disperato Sono rimasto infine attonito Ma è vero che non ci sei più No che non è vero Sei sempre qui e lotti insieme a noi Compagna vera umile simpatica Sincera Protagonista di tutte le battaglie Senza veli e ritegni Come solo le donne sanno essere Un simbolo della giustizia Contro le ingiustizie Una voce forte e coraggiosa In un mare di indecisioni E incomprensioni Sempre all’avanguardia Eri e ci sei e ci rimani Ho imparato mille cose da te Nicoletta Il suono che ti individua è generoso come te Come eri e come sei rimasta Nei cuori di chi ti voleva E ti vuole bene Senza se e senza ma Lode e onore a te cara Ti sia lieve la terra Non ti dimentichiamo