Sarai il sogno perduto di quella notte insonne sarai un viaggio stupendamente sconosciuto una melodiosa perfetta tra le note di un dolce spartito e se ora dormo non e per la paura che mi invade ma solo per il bisogno che tu mi accolga fra le tue braccia amandomi.
Mamma ti volevo vicino a Natale ma non c’eri accanto a me perchè sei lassù in quel mondo celeste così candido e soffice ma so che mi vedi e mi leggi come un’ombra piumata perchè tu sei la mamma che mi protegge quando ti chiamo e prego… Non sarò mai come te siamo simili ma diverse… mi hai donato la vita e lo fai ancora anche ad uno sconosciuto ai dato tutto donato tutto a chi non poteva vedere e a chi non poteva respirare, tu giri in quei corpi e io so che tu sei presente ovunque… I tuoi occhi verdi castani così belli vedono ancora chissà se quella persona vede il mondo come lo vedevi te. Mamma stammi vicino perchè il quel cielo celeste tu mi vedi. Autore Sery.pd
Un sole morente fa capolino dietro il monte,dopo un lungo giorno. Nubi veloci trasportate dal vento attraversano il cielo che si fa scuro.. la sera incombe..e da qualche parte fra gli alberi la nebbia sale.. . Guardo la catasta di legna, un topo ci ha costruito la sua casa..ogni tanto si affaccia,ha un bel musetto lo guardo mentre annusa l’aria.. un aria fredda che gela le mani il viso.. c’è ancora la neve dei giorni scorsi a terra.. il barile dell’acqua piovana è un masso di ghiaccio accendo una sigaretta..e una nuvola di fumo svolazza nell’aria, tossisco.. non so quante ne ho fumate non le conto più.. Giù nella valle ormai le luci si vedono chiare.. è un luccichio..che poi la nebbia coprirà.. Sono solo qui, anzi no ci sono io e il topo che si è rintanato.. guardo l’orologio..l’attesa è lunga ancora, vorrei accendere il pc, questo silenzio mi opprime.. ho silenziato la trasmittente penso.. riecheggiano nella mente.. parole e pensieri.. parole avvelenate dette senza pensarle veramente.., a volte succede .. come dirsi addio..senza desiderarlo.. succede, tutto succede senza che lo si voglia veramente. Poi che rimane..il vuoto il nulla.. e dolore che lacera l’anima.. . Ho finito quasi la sigaretta, rientro nella baracca.., fa troppo freddo qui..fuori, mi siedo accanto al caminetto sento il calore della brace sul viso sulle mani.., guardo quel rosso..lo fisso non penso più.. non sento neanche il cuore parlare.. tutto tace.. guardo ancora l’orologio ho tempo per chiudere gli occhi non vorrei risvegliarmi più guardo dai vetri della finestra c’è rimasto uno spicchio di cielo una piccola stella lo illumina.. la guardo..poi sorrido.. conosco quel luccichio.. e la stella mia.. .