Ci sono momenti in cui, la forza per combattere le negatività della vita, sembra averci abbandonato, il pensiero che dolore, infelicità, solitudine, possano prendere il sopravvento, ci atterrisce, ci fa precipitare nello sconforto, annullando ogni reattività. Non è certo questa la via, anzi questo è il modo migliore per trovare la rovina, per imboccare un vicolo cieco, una via che non porta da nessuna parte, anzi, conduce esclusivamente all’autodistruzione. Ma c’è sempre un faro che può ricondurci in un porto sicuro, una luce a fare da guida verso ciò che ha veramente valore, ma che spesso non vediamo perchè abbagliati dal mondo dell’apparire, della mistificazione. Lo sguardo di una donna, la parola di un amico, un sorriso, l’amore donato senza nulla chiedere, ecco la scialuppa che può farci attraversare indenni il burrascoso oceano dell’esistenza. C’è sempre una luce, al di sopra del più profondo buio.
Quando finirà la belva umana di spargere sangue ? Quando finirà. questo insano desiderio di possesso ? Quando gli uomini potranno guardarsi allo specchio senza doversi vergognare ? Ancora una donna uccisa, e ancora una, e ancora una, vittime innocenti, di una barbara genia, di una contorta interpretazione della parola amore. Non finisce più questa orribile catena. Quando l’uomo potrà cominciare nuovamente a chiamarsi essere umano ?
Sorvegliarla attenti con voce possente tra scogli e rapide di quotidiana violenza. Sollecitarla con scrupolo nelle disattese mansioni tra le avverse realtà delle umane passioni. Proteggerla e accrescere il suo ruolo di pace per le cose non fatte sulle orme dei padri negli utopici sogni di promesse non date. Traccia santa e indelebile tra le spinte del cuore coscienza, bistrattata e vana ti frapponi a chi muore.
Vieni a dirmi che ci sara’ anche lei; cosi’ quel treno che la portera’ qui non avra’ piu’ stazioni, ne’ rotaie, ma un morbido tappeto verde… Lei rubera’ gli angoli di quella luce, ed anche il vento l’aiutera’ a pettinare i suoi capelli.. Vieni a dirmi che lei ama ancora il mare , cosi’ quella linea dell’orizzonte che ci divide le restituira’ i ricordi che un tempo ha dimenticato; ed anche io , senza starle accanto, potro’ riconoscere ancora il suo profumo…
La pioggia che scende dal cielo, chiude il giorno a quella luce di cui ho bisogno, di cui la vita cerca nei più piccoli anfratti di non disperdere mai la sua bellezza la sua luce non finisca mai nel buio più profondo, risplendi o sole, illumina la mia strada e, lascia il tempo brutto a chi non ha cuore, non ha sentimenti, non ha speranza nell’amore. Io vivo perchè mi dai calore, mi dai sentore che la vita continua, con te nel tuo calore che emani, che espandi con tutto il tuo vigore di giovane uomo che scalpita, che smuove ognuno di noi mentre ci riscaldi. Sono lunghe le giornate senza di te, senza che tu mi dica che ho freddo, scaldami!, Dammi quel calore di cui ho bisogno per combattere la noia, il freddo glaciale, che si sono instaurati in me, senza di te non serve vivere, non serve combattere, non ci sono ideali per vivere se tu non ci sei nei nostri giorni bui.