Guardo la città,
la stessa piazza,
le stesse vie;
ma intanto gli anni
volano via,
tante cose finite,
cambiate,
tanta gente,
che chissà dov’è,
e come stanno,
e cosa faranno;
questa vita che ti frega,
in realtà così breve,
che tutto scappa via,
poco tempo,
per tutto,
poco tempo,
per te,
e ogni
cosa è persa,
e
l’autobus passa
solo una volta,
e il tempo,
non ritorna
più,
non ritorna…
Autoree: Stefano Medel
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L’impermeabile
Sbiadito,
consunto e
spieghettato,
le tasche piene di trucchetti,
l’inseparabile taccuino,
la macchina fracassona pegeout,
scassata con la porta
bloccata;
il cane dog,
lui,
l’arruffato tenente Colombo,
che rivive ogni volta nei suoi
telefilm;
nel nostro ricordo,
per sempre.
Autore: Stefano Medel
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Bordello infernale dal cortile,
ci svegliamo tutti,
e usciamo con gli accappatoi,
guardiamo fuori,
la vicina si siede,
taglio dell’erba,
con la falciatrice grande meccanica,
che avanza sollevando
nuvole di polvere e
di erba,
odore di verde,
di erba tagliata,
il camion aspetta,noi
assonnati guardiamo per un po’,
l’erba cade,
e diventa un prato
regolare,
che sa di clorofilla,
di gambi,
di radici troncate,
una mattina un po’ diversa,
la steppa cede il passo,
all’erba bassa,
tutto qui.
Autore: Stefano Medel
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Cara,cara,
vieni,
vieni,
vieni via con me,
è una brutta giornata,
tira vento,senti che fresco,
senti che spifferi,
le rondini
sfrecciano in alto,
rotolano le foglie,
vieni,
vieni,
vieni via ,con me;
senti il tempo che cambia,
guarda come siamo cambiati
noi;
mi dicevi tante cose,
mi parlavi,
mi amavi
eri vicina,
vieni,
vieni via
con me;
o non ti importa,
o non mi vuoi,
o sei stanca,
stufa,
e non vado bene,
cosa sono,
cosa sono,
uno che non vuoi più,
vieni via
vieni via,
con me;
staremo insieme,
lontano da questo casino,
da questo vento
strano,
dal male,
dal brutto,
vieni
vieni via con me..
Autore: Stefano Medel
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Alture di voltaggio,
avvolte e pregne
di verzura,
di verde,
piante e foresta,
che sembra un
paesaggio del Borneo,
con le giungle di Sandokan;
e poi filari di pini
svettanti,
incolonnati,
alberi,cespugli e sterpi;
spazi cin baite e cascine
di montagna,
ambiente parco e tranquillo,
frescura
e silenzio
montano;
e ti perdi nel verde,
e non più,
vorresti il ritorno.
Autore: Stefano Medel
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