Il tempo si ferma,
e non passa,
quando sei malato,
tutto nicchia,
tutto indulge;
voglia di correre fuori,
di
respirare,
di andare via,
di gironzolare,
in mezzo ai primi sintomi
dell’autunno che viene;
le giornate corte,
il vento,
le nuvolaglie ,
che corrono veloci nel cielo;
e tu con la tua voglia
di sparire,
di partire,
di guarire.
E con lei,
nella testa,
cercando,
il suo viso,
la sua immagine.
Autore: stefano medel
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Agosto che caldo fa,
per ammazzare il tempo,
vorrei mettere insieme
una roba scritta,
con tante parole e
pensieri pensati,
e riempire,
questo muro bianco
della gente,che non
ha imparato a dire,
un solo sì;
vorrei escogitare
uno scritto un po’ importante,
un po’ non tanto,
mezzo riuscito,
mezzo serio,
o forse no,
che faccia sorridere,
e pensare
un po’,
ma non so se riuscirò,
come un bambino
che chiude gli occhi,
e vede il futuro già,
che è già qua,
non ha pietà,
e ci porta via,
chissà dove,
chissà quando;
uno scritto,
che riempia
il vuoto,
e il grigiore,
della lontananza
e della solitudine.
Autore: Stefano Medel
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Meriggio di fine estate
Meriggio
Scialbo e opaco,
della festa;
fine estate,
fine di tutto.
The end,
pioviggina piano;
tutto sospeso,
non so
che farò,
ti vedo o no;
le gocce cadono
zampillando
e picchiettando
monotone
e languide,
pomeriggio balordo
e annoiato.
Autore: Stefano Medel
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Senza parole,
le avevo qui,
erano intorno,
me le ero messe da parte,
ma poi sono scappate,
sono volate,
sono andate;
senza parole,
e come farò,
a riempire
questo foglio,
questo spazio,
questo vuoto,
come la solitudine,
d’una panchina
a novembre;
senza parole,
le avevo qui,
ma ora,non più;
e tu te ne andrai,
e tu scapperai,
e non mi parlerai;
senza parole.
Autore:stefano medel
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La notte,
è un abisso
di infinite nottate,
un oscuro avello,
un manto vellutato
di nero;
pieno di echi,
di fantasmi,
di spiriti
e sogni;
il tempo và lento,
come un orologio rotto,
mille pensieri,
voglia di volare
libero,
al di là
delle tenebre,
e del male.
Autore: Stefano Medel
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