Oggi è già domani,
domani,
domani,
arriva così presto,
e il tempo vola via,
come un aquilone,
spinto dal vento del mare,
coi gabbiani
che stridono;
corre tutto,
e non posso farci niente,
fermare ogni cosa un pochino,
per pensare,
per riflettere,
ma tutto corre,
è già domani,
è già domani.
Autore: stefano medel
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Un nastro vorrei usare,
un nastro da far scorrere
avanti e indrè;
un nastro da far correre,
quando il tempo,
non passa mai,
quando c’è un dolore,
o uno sbaglio,
e una cosa da dimenticare;
un nastro da rallentare,
per stare con te,
più a lungo,
per parlarti,
per ascoltarti,
per capire i tuoi problemi,
per farti ridere,
o sorridere,
per scaldarmi
al tuo calore,
e starti vicino,
un po’ di più;
un nastro da far scorrere,
per ricordare,
per non dimenticare;
un nastro,
per registrare te,
e tenerti sempre vicina,
un nastro,
per amarti,
un po’ di più,
di più.
Autore: stefano medel
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Se tu ascoltassi,
ti parlerei con parole nuove,
e ti direi tutto di me,
e ti parlerei
dei miei momenti
belli e brutti,
della tristezza,
dei miei dolori,
del mio cercare affetto,
in questo mondo brutto
e squallido;
se tu ascoltassi,
stare con te,
tutto il tempo,
ti abbraccerei,
come un girasole
bacia il sole;
se tu non te andassi,
non ti perderei,
e avrei ancora speranza,
se tu mi sentissi,
stare vicino a te,
e non ti lascerei mai,
non andartene,
ascoltami,
ascoltami,
se vuoi.
Autore: Stefano Medel
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Fuori è adesso l’alba;
alle soglie del mattino,
la notte stà scemando
lentamente,
ancora le sue ombre,
il suo scuro,
le tenebre,che creano giochi
di luce
e sagome strane
ed enormi;
silenzio perfetto,
cortile immerso nel sonno;
tutto fermo,immobile;
il freddo della notte,
il freddo di settembre,
un po’ pungente;
la bella stagione,
che si allontana;
scene di vendemmia,
coi trattori che di giorno,
vanno e vengono,
carichi di filari;
tra non molto sarà giorno,
e la luce,
fenderà il cielo;
e poi un altro giorno,
si vedrà,
si vedrà.
Puntata in bagno,
poi un caffè,
o qualcosa del genere,
in cucina,
e penserai un po’,
ascolterai,
i suoni del mattino;
come sempre.
Autore: stefano medel
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Antonio Vivaldi (Venezia 1678 – Vienna 1741) Concerto, ‘La Notte’
La notte scivola via,
come un gatto sornione
e sinuoso;
in punta di piedi,
le ore,passano lente
con flemmatica
lentezza;
silenzio plumbeo,
il nulla fuori,
vetri
immersi nel buio circostante;
la notte è qui,
come una vecchia amica,
sempre di ritorno,sempre
gradita;
che si fa sempre viva,
e riempie
i miei giorni;
sonno sgattaiolato via,
mi alzo,
bagno,
una doccia,
un salto in cucina,
forse un caffè;
la notte ammanta tutto,
solo fuori,
i lampioncini accesi,
rischiarano un po’ il cortile;
il tempo perde colpi,
nuvole grosse
di passaggio,
coprono la luna;
quiete,
calma,
riposo,
forse un sogno,
un sogno.
Autore: stefano medel
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