Dopo mesi di attesa, la natura è pronta
all’improvviso sembra rompersi il guscio
fa sempre frastuono la nuova vita
il silenzio cede il passo al canto
il grigio ai colori
il freddo raggomitolato si dipana.
Dopo i primi vagiti,eccola leggiadra
fanciulla al ballo delle debuttanti.
Fuochi d’artificio sugli alberi incendiano
colline, valli, pianure, vigne,balconi.
Nevicate di petali al vento ci sorprendono.
Sulla pelle
carezze di zefiri,l’abbraccio del sole
gonne svolazzanti,desideri sussurrati.
Negli occhi
luce tersa come lavata, orizzonte oltre il limite
verde intenso di fili d’erba ondeggia.
Negli orecchi
musica del vento,il sussurro del mare
ronzii di api, vociare di bimbi, serenate di gatti.
Nelle narici
essenze fiorite di mandorli, zagare e ciliegi.
Sulla bocca
sbocciano sorrisi e voglia di un bacio.
Nel cuore
come tamburo l’amore pulsa, nuovi semi nasceranno.
Dentro noi
voli ai passi, scintille ai desideri
lieviti vergini e antichi ai pensieri
profumo di risveglio.
Esplode la vita…
E’ di scena la primavera.
autore:semplice
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Rose sul ciglio delle strade
rosa nera d’Africa
eterea dell’Est
rosa d’Oriente
Rose di nessuno e di tutti
rose in boccio ma stropicciate dalla vita
che come grandine ne impedirà
la smagliante fioritura.
Petali sgargianti sulla pelle
richiami civettuoli
agli occhi distratti
profumo di cerbiatto impaurito
ad uno sguardo attento
si offrono…
Non è mai una scelta fiorire
ai bordi delle strade
altri hanno strappato le loro radici
e le hanno disseminate nel mondo
esponendole ai venti e alle intemperie
vendendole …svendendole
C’è sempre un deserto
un precipizio, un dirupo
una caverna,un labirinto
un buco cieco, un terreno ostile
una tormenta, e perchè no
anche un sogno
o la carezza di un’illusione
alle spalle.
Pochi soldi e si è
autorizzati a sciuparle
calpestarne i petali
a negarne dignità
a rubarne l’anima
ad annerirne la purezza.
Il dono più intimo violato
da mani estranee senza amore
velluto sgualcìto, seta smagliata
ogni volta che un’auto rallenta
ogni volta…
si lima un altro pezzetto di sogno
quel sogno di giardino privato
che ogni donna stringe in fondo al cuore.
Nessun dolore,nessuna pietas,nessun rimorso
Per i più sono solo …erbacce.
autore:Semplice
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Com’è dolce la sera…
Si quietano gli affanni,i rumori,
si smorza la luce vivida
che denuda tutti i disordini.
La luna e le stelle,
come sentinelle fidate,
ammiccanti ci si siedono accanto.
In accordata sintonia,
respiro e ritmo del cuore danzano.
Nel silenzio la propria anima peregrina
ci prende per mano,
e con lei in un lento scivolare si va
nella profondità del proprio oceano interiore
dove risacche e onde anomale non arrivano.
In una rallentata moviola,
scorre la nostra vita come in un film
in bianco e nero, visto mille volte
e trovato nuovo ogni volta.
Noi, orchestrali di noi stessi
prediligiamo scene e spartiti.
Gelosamente, al riparo da occhi curiosi
apriamo il nostro prezioso scrigno e…
scegliendo i più belli, come fossero
perle e diamanti,portiamo in vita
i ricordi e la loro carezza.
Lasciamo che la malinconia
ci stordisca come il profumo intenso
dei gelsomini che nell’ora tarda
profumano di più.
E’ alla sera che impastiamo i sogni
con desideri e lacrime purificate
dal sale e dall’amarezza.
autore:Semplice
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Vorrei farti un regalo, ma non so dove sei adesso…
smatasso il filo dei miei ricordi
un sorriso un pò amaro
un brivido mi pervade
Mi ricordo….
la radio andava in sottofondo
e noi tutt’intorno alla “conca”
ci riscaldavamo di fuoco e di vita
ipnotizzati ascoltavamo come fiabe
le tue storie di guerra, di prigionìa,
d’Africa,d’India
Sento…
odore di castagne arrostite
e di biscotti alla cannella
Ti rivedo…
bello nella tua alta uniforme
di uomo dello Stato
una scelta quasi obbligata
ma sempre onorata…
il tuo sogno nel cassetto
rimaneva un altro
Mi commuovo…
al ricordo di quando scegliesti la terra
l’amavi e mi hai insegnato a farlo
conoscevi ogni vite, ogni albero
Sorrido…
e mi rivedo lì nel palmento
a piedi scalzi a pigiare grappoli
odore di mosto, vinacce e risate
o quando salivi sull’albero altissimo
con le scale legate
e giù con la corda scendevano
panieri di ciliegie
Ripenso…
a quando con mano esperta
mi insegnasti a potare la vigna
a lavorare la zolla con la vanga
o a quando assaggiavamo il primo vino
facendo scommesse sul suo grado
Non volevo limiti alla conoscenza
nè tu me ne davi
Risento…
le risate di gioia quando andavamo
per funghi, svegliavo il bosco
sulla radura aspettando l’alba
il cielo da blu notte
si tingeva di viola, di rosa
e dei nostri discorsi
quanto ci piaceva parlare a noi due
Ti ringrazio…
per tutte le cose che mi hai insegnato
la libertà, l’onestà,il rispetto,
la fatica,l’uguaglianza, la giustizia
la lotta,la pace, l’arte dei sogni,
la semplicità
Ti voglio bene…
per tutte le cose che mi hai dato
l’amore, la tenerezza, la forza,
la protezione, la fiducia,la pazienza
la condivisione, la saggezza
Ti penso…
non era facile gestirmi
erano anni di cambiamento
ma amavi sopra ogni cosa
la tua figlia ribelle e le sue idee
vorrei….
che tu fossi in qualche angolo di mondo
a coltivare viti e vita
credo…
di sentire spesso la tua carezza
e non è vento.
autore:Semplice
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Di nuovo in volo
Notte di pece senza luna nè stelle.
Solo fragore assordante di tuoni e
luce abbagliante di lampi.
Folate di vento del nord, violente e fredde,
mi schiaffeggiano come insulti,
scrosci di pioggia sferzanti sulla mia pelle simili a fruste,
cristalli di ghiaccio nelle mie vene,
squarci nel cielo e nella mia anima,
inquietanti figure appaiono in un gioco di luce e ombra.
Io farfalla impaurita, frastornata,ferita
sono in mezzo al vortice.
Piango, prego e spero che finisca subito ma,
la tempesta ha il suo tempo.
Non chiudo gli occhi, guardo in faccia il mio dolore,
quasi lo voglio, adesso è un tutt’uno con me.
E’ facile soccombere, la lotta è impari,
voler morire, sembra la sola via…
Giù, giù fino all’inferno, poi
solo buio,notte,sonno,oblìo…
Rannicchiata, stremata, stropicciata…
il nuovo giorno mi trova così.
La luce rosa della nuova alba con
i suoi raggi d’oro, come ragnatela di seta,
seducente mi abbraccia, asciuga le mie ferite,
lucida le mie piume.
Zefiri complici penetrano nel filo dei miei pensieri,
rivitalizzano le membra,portando dolcemente
aria fresca ai miei respiri,
rinata forza, energia, magici incantesimi,
scintille di creazione alle mie ali.
Mi stiracchio e una nuova linfa di vita è in me.
Vedo sbocciare le viole
sento il loro profumo, mi riprendo la vita,
sono di nuovo in volo.
Adesso non è solo speranza, è certezza….
è passata.
autore:semplice
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