Poesie di Eldy

Oggi..come ieri

 innamorati

Che sera lucente di mezz’estate!
Il cielo come scialle di lamè
fermato da una spilla di luce
spande briciole d’argento
sul mare scuro
che con il suo lento sciabordìo
accompagna i pensieri
Una brezza dolce
porta scie di gelsomini e salmastro
io e te, sulla panchina sotto il grande carrubo.
In silenzio  guardiamo
e.. ci guardiamo
Merletti di rughe sui nostri visi
raccontano il passato
come se sfogliassimo un album
il tuo ragazzo di allora
il tuo vecchio di oggi
la mia ragazza di sempre
Ti trovo bella!
Capelli bianchi in una crocchia
più piccina nel tempo
il lampo nei tuoi occhi
è rimasto sempre lo stesso.
la voglia di amarti pure…
Ti regalo momenti dolci
che parlano al cuore
e dissetano come ambrosia
In silenzio ti dico
parole antiche
gesti nuovi
una carezza inaspettata
un abbraccio
un bacio che sorprende
il mio sguardo che sembra dire
niente paura, ci sono io
l’amore canta nella mia anima
Tu…hai compreso
c’è un sorriso sulla tua bocca
e un luccichìo negli occhi
E…intanto
ci incantiamo di vita.
Cerco la tua mano
tu la mia..
Le nostre mani
intrecciate come
una preghiera sola
a chiedere
un ancora insieme…e ancora..
ancora lunghissimo.
autore:semplice

Dedicata e scritta per il mio amico Stefano.tp e sua moglie
e regalata a tutti i ragazzi di ieri

Questa poesia è stata scritta da admin, il 7 settembre 2010 at 14:27, nella categoria: semplice. Lascia un tuo commento qui



Il vento

vangogh_vento

Inseguirti non posso..
Vorrei essere te
abitare la libertà
senza mai briglie
inafferrabile
invisibile eppur manifesto
abbraccio che passa da uomo ad uomo
respiro intorno alla terra mai fermo.
Nella tua voce
racconti che passano al cuore
e così ti vedo triste trasportare
un lamento, una preghiera, una lacrima amara
gocce di fatica, granelli d’Africa
cenere di vulcano..
o, insolente spogliare
in un turbinìo lento e sensuale
il mandorlo
che come vergine sposa danza.
Mutevole come un cielo di marzo
ora un sussurro su una guancia
ora un urlo pauroso.
Zefiro leggiadro
messaggero dei segreti del cuore
di profumi ed essenze lontane
quasi carezza tra le mani
alito tra i capelli
energia alle  ali
vento che arruffa come erba in un prato
che fa musica sulla terra
e con  ritmi e melodie
scritti su spartiti sempre più inconsueti
le fronde e le lenzuola fa danzare.
Libeccio  vigoroso
che sospinge vele bianche
spazza nuvole grigie ai giorni tristi
che cambia volto alle dune nei deserti
e fa viaggiare come semi i pensieri.
Quel soffio che spegne cerini
ma scatena incendi negli animi
vento che fa dire di sì
e trasforma i desideri in passione
in possibilità
vento che rialza dopo la caduta.
E, ancora, vento del Nord
freddo, punitivo, insensibile
ogni folata uno schiaffo
presenza che sibila nei vicoli
e  fischia forte nelle notti
in cui ci vuole tanto, troppo coraggio.
Vento caldo del Sud
che ferma la carne e la mente
una pausa obbligata nella corsa di sempre
pare sfinire e invece riposa.
E…vorrei essere un frizzante, pungente
maestrale che gioca a sparpagliare come nuvole
i miei dolori aggrovigliati
e i miei pensieri stanchi disperde
come foglie secche.
Inseguirti non posso…
ti somiglio però…
mi sento vento
tra il vento..
e da te mi lascio
cullare, accarezzare
sconvolgere, sconquassare
sollevare, acquietare..
autore:semplice

Questa poesia è stata scritta da admin, il 3 settembre 2010 at 04:34, nella categoria: semplice. Lascia un tuo commento qui



19luglio1992- anniversario strage di Stato via D’Amelio Palermo

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Vittime: Paolo Borsellino, Agostino Catalano,Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li muli, Walter Eddie Cosina.
Cari..18 anni sono passati tra commemorazioni, silenzi e “inciuci” vari.
Com’è duro e difficile trovare un qualcosa che non vuole trovarsi..e intanto il tempo passa…i possibili testimoni passano a miglior vita, l’agenda rossa, se mal conservata, potrebbe essere rosicchiata da qualche topolino.
E allora..vi ripropongo una frase di Paolo oggi più di allora attualissima:
“Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”. Paolo, faremo il possibile, affinchè sulla nostra terra soffi quello che tu chiamavi:“fresco profumo di libertà”.

 da Semplice

Questa poesia è stata scritta da admin, il 19 luglio 2010 at 21:12, nella categoria: semplice. Lascia un tuo commento qui



Tu eri serena

 lacrime

E’ una sera come tante…
una giornata pesante …ma fra pochi minuti casa !!!..
i pensieri affollano la testa per le mille cose ancora da fare…
la cena, i compiti dei bambini, lavare i panni
telefonare alla mamma, fare lo shampoo
Le gambe corrono veloci…oh, il pane …manca il pane
Il cielo è troppo stellato merita uno sguardo…e che profumo di gelsomini portato dal vento…

All’improvviso due luci enormi abbaglianti….non sono stelle!!
Uno stridio …una frenata…dei passi
Non fai nemmeno in tempo a realizzare
forti mani come tagliole ti afferrano…pane e mele …rotolano …
la paura ti assale, ti dimeni, trovi la forza di urlare
poi…solo terrore e vuoto.

Sei una gazzella da sbranare
una rosa da sciupare
aliti puzzolenti, sguardi sprezzanti
bocche sardoniche, mani ladre
corpi ostili, schiaffi di parole
sono su di te…
minuti che sembrano un’eternità
poi solo tu …rannicchiata ..il viso tra le mani
Ovunque strappi..ferite …graffi e lividi…sangue e polvere…fanno male.

Ma tu senti un dolore più grande, dentro al petto
un dolore che non si può spiegare.
Ingoi lacrime e sangue…disperazione e rabbia …vergogna e paura.
Come un diamante frantumato ti hanno squarciato l’anima
sporcato i sogni…insanguinato la speranza …polverizzato la gioia
incatenato la libertà….rubato l’intimità…umiliato la dignità.

Hanno cambiato per sempre il sapore della tua vita
hanno fermato il tempo su un incubo
hanno fermato la musica su una nota nera
d’ora in poi ….sarà solo salita.
Occhi curiosi e attoniti…bocche serrate …dietro le persiane .

Autore:semplice


 

Questa poesia è stata scritta da admin, il 25 giugno 2010 at 14:50, nella categoria: semplice. Lascia un tuo commento qui



Regalami…

 william-allen-richardson

  
  Regalami una rosa
  ma non portarmi una rosa finta
  non andare dal fioraio
  voglio una rosa
  rubata ai cancelli di un giardino
  che racchiuda ancora
  le gocce di rugiada del mattino
  che abbia il profumo intenso della vita
  una rosa che abbia incontrato la pioggia
  la carezza del vento, l’abbraccio del sole, l’incanto della luna
  Non importa che sia perfetta
  riuscirà ad emozionarmi
  anche se qualche petalo è sciupato
  la bellezza non è asettica
  le imperfezioni la rendono
  autentica …vera …viva

    Regalami un’emozione
  come un violinista creami un’emozione
  falla partire dalla tua anima e
  fa sì che accarezzi e faccia vibrare
  le corde della mia anima.
  La lacrima che farà brillare i miei occhi e
  che scivolerà sulla mia guancia
  ti dirà che hai creato una nota palpitante

     Regalami un amore
  un amore mai stanco
  un amore mai annoiato
  un amore mai scontato
  un amore che non conosce l’abitudine

    Regalami la tua scelta e la tua conferma ogni giorno
    Regalami l’illusione di sentirmi unica, speciale, insostituibile
    Regalami fasci di sorrisi e carezze
    Regalami battiti …respiri …pensieri
    Regalami anche la sofferenza …il dubbio …la paura..
  capirò che è amore anche questo

  Come diamanti incastonerò tutte le cose che mi regalerai e
  ne farò un diadema che mi farà regina e mi darà vita.

autore.semplice

Questa poesia è stata scritta da admin, il 14 giugno 2010 at 05:58, nella categoria: semplice. Lascia un tuo commento qui



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