28 luglio 1914
L’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia; inizia la prima guerra mondiale.
1914 Guerra
A quel grido
fu guerra in tutto il mondo.
Quella che sconvolse le vite,
portò nelle famiglie
patimenti immensi.
Urla soffocate nelle membra
così ferite dalla paura sconvolgente.
Ha squarciato le loro gole.
Trincee che emettono ancora angoscia,
si odono ancora i sussurri dei soldati
che fieri difendevano gli avamposti.
Nella notte quei soldati ritornavano uomini
giungevano le mani in preghiera,
certamente Dio li avrà ascoltati.
Troppo sangue è stato versato.
Molto patire, per quegli uomini
obbligati a partire verso un destino mai certo.
Comprendendo che difendevano il tricolore.
Quanti non sono tornati,
tutti han tentato, pochi ci sono riusciti.
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Notizie nel mondo
Curiosamente vivo serena
mentre il mio cuore trema
desideroso di pace, armonia, amore.
Scegliere di non vedere!
O non ascoltare;
fingere di non sapere.
Con un cuore partecipe,
meglio sapere e soffrire……
Nell’apparente serenità del vivere.
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Specchio
Occhi radiosi guardano te
specchio malizioso.
Cosa vuoi dirmi oggi?
Che difetto mi trovi!
Oggi niente mi tocca,
niente puoi dirmi che già non so,
sono bella oltre il fisico,
il sorriso da alla mia immagine radiosità.
La gioia di piacermi,
oltre te,
nulla puoi dirmi,
specchio malizioso.
Oggi son di buon umore….
domani però non so.
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Un nastrino rosa…
Tutto il mese di Ottobre è stato dedicato alla prevenzione del tumore al seno
Roberta degli Angeli ci manda questa Poesia che ha partecipato al CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE, istituito soprattutto per sensibilizzare le donne a fare controlli per una seria prevenzione.
Il CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE di poesia si è svolto a Chianciano terme il 5 ottobre e la poesia di Roberta è stata pubblicata sul libro “DONNA sopra le RIGHE 2013″ presidente onorario Andrea Camilleri.
Mio corpo
Mani timorose
sfiorano questo corpo
ora così diverso.
Corpo
Diverso nei pensieri,
cosi dolorosamente
inciso nella mente e nel cuore.
Paura di essere cambiate nel cuore.
Nella mente
abituata ad amare le cose belle.
Io sono ancora bella?
Quanto risuonano
queste semplici parole.
Sono la stessa di prima!
Gli occhi di chi ti ama dicono si,
altri occhi ti guardano, scrutano
cercano le tue immancabili paure.
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Mare infinito, nella notte nera come come l’ebano.
Ingoi senza riconoscere, prendi bambini, uomini.
Mamme, con ventri non ancora svelati.
Con timore salgono su quei gusci di noce,
in cerca di libertà, in cerca di vita nuova,
vagano in balia di scafisti senza cuore.
Sulle tue onde confidano.
Nelle tue profondità si spezzano le speranze
che illuminavano le partenze.
Arriva ancora dolore in quell’isola dorata.
Molti uomini, aiutano persone,
che con braccia alzate cercano aiuto,
lo trovano in loro, nel loro essere lampedusani
amanti di un mare duro, che da loro da vivere.
Questa notte niente pesca, solo dolore.
Sacchi allineati sulla spiaggia,
dentro molti corpi che non avranno nome.
Dolore, difficile contenerlo, difficile raccontarlo,
ancora più difficile sarà dimenticarlo.
Robbi
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