Un letto di sassi ,sassi bianchi rotondi
Un corso d’acqua scorre,sgorga sul letto
Dopo un temporale, impetuoso ,rumoroso
Ma calmo e chiaro,trasparente nelle giornate limpide.
Un ponticello lo attraversa ,
una coppietta si ferma a guardare.
Gli anatroccoli sguazzano felici nell’acqua fresca.
La coppietta si sofferma,si guarda,si tiene per mano e
Guardando questo scorrere lento e tranquillo
Questo gorgoglio che sembra musica
Si abbraccia presa da questa atmosfera.
Qualche ramoscello danza nell’aria ,
le foglie ballano al vento,
gli uccellini cinguettano e saltellano sui rami rincorrendosi.
i capelli di lei svolazzano e lui
li accarezza sfiorandole il viso.
Che musica,che armonia nel guardare la natura.
Panorami incantevoli come,
come incantevole è l’amore.
autore:maurizia
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Capitolo terzo
Episodio 8
Che cosa è ora la mia vita senza di lui,nulla ha più scopo,nulla ha più senso.
Io sola e amareggiata devo rincominciare a vivere ,alla mia età non più giovane ,anche se l’aspetto lo inganna,devo cominciare a vivere senza di lui.
Lui non è solo,ha una moglie,una famiglia,divide la sua vita con me fra bugie e sotterfugi.
Questo lo rattrista molto,lui uomo maturo di bella presenza ,capelli brizzolati sempre abbronzato per i suoi sport atletici ,lui dallo sguardo conquistatore,con il suo sorriso mi ha fatto innamorare.
Lui ,il mio lui ,lo chiamo ancora così, dice di essersi innamorato di me da subito,da quando ci siamo incontrati la prima volta in quel vialetto nel parco .
Stavamo correndo e ci scontrammo per caso,scusa banalissima ,ma è successo proprio così.
Lo sguardo di lui si perde nei miei occhi color smeraldo ,io mi perdo nel suo sorriso smagliante e così incominciò la nostra storia.
Ora che tutto è finito questi ricordi mi affiorano nella mente,rivivo attimo dopo attimo .
Lui mi dice:”Oh Scusami!,ti ho fatto male?ma quando corro sono così concentrato che non vedo nessuno “.
Io rispondo “Di niente,scusa te”.
Una parola tira l’altra e ci conosciamo ,ci frequentiamo,e crediamo di non lasciarci mai più.
Ora tutto questo è finito,lui nella sua grande casa con il suo divano color avorio ,con sua moglie,con tutte le sue cose, vive,vive senza di me.
Lui sarà triste sicuramente,mi penserà?gli mancherò?,chi lo sa?
Come faccio io ora a reagire,ho preso una decisione che mi fa morire ,ci ho pensato a lungo ma ormai l’ho presa.
Io non giovanissima ma ancora di bella presenza,capelli lisci e biondi che mi cadono sulle spalle,carnagione rosea,lineamenti sottili,bocca color fragola ,figura elegante.
Io donna più che mai devo ricominciare a vivere.
Vado in agenzia e decido per un viaggio,non so ancora che località scegliere.
Guardo e riguardi i cataloghi ,posti bellissimi sono fotografati davanti a me.
Poi l’occhio cade sull’immagine della Torre Eiffeil illuminata a giorno.
La curiosità mi prende,sono affascinata da quel scintillio di luci che sembrano piccole lucciole che danzano nella notte.
“Ok deciso!!,vado a Parigi”.
Un posto romantico,non sarebbe il caso di andare da sola,non sarebbe il posto più ideale per dimenticare un amore,ma sono così affascinata e incuriosita che voglio rischiare.
(continua…)
autore:maurizia
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episodio 7
Lui, il mio lui mi guarda incerto, non osa pensare quello che stò per dirgli
Lui non capisce, non capisce ma sospetta, non mi aveva mai vista così seria e decisa.
Io sempre sorridente e disponibile, comprensiva a tutto, ora sono lì fredda come un pezzo di ghiaccio.
Cerca di sdrammatizzare con qualche battutina spiritosa, ma sulle mie labbra non spunta il sorriso.
Allunga la mano e mi accarezza il viso, mi accarezza i capelli, oddio come vorrei stringermi fra le sue braccia e sprofondarmi abbandonandomi in un bacio .
Mi stringe le mani tremanti fra le sue, ci guardiamo a lungo, non serve parlare.
Una lacrima mi scende sulle guance bagnandomi il viso, ha capito, ho capito.
“Manuela amore mio, non posso, non so vivere senza di te ma non posso, cerca di capire”.
Queste sono le sue parole, le sue semplici parole che sa solo dire.
Io vorrei gettargli le braccia al collo e dimenticare il vero scopo di quell’invito, ma neanch’io non posso.
“Nicola ascolta, io Ti Amo! Ma così No! non ce la faccio più!”
Lui allunga la mano, una mano grande e morbida, cerca di accarezzarmi sotto l’accappatoio.
La mia pelle profumata e desiderosa e lì, lì che aspetta lui.
Io, con uno scatto improvviso mi ritiro da lui “No!! Nicola No, mai più così! così No!”.
Ecco!!’ho detto, quelle parole tanto pensate le ho dette, non volevo mai, ma le ho dette.
Lui ingoia un boccone amaro, abbassa lo sguardo, sapendo che ho ragione e con un filo di voce riesce solo a dire,”Non posso”.
Io mi sento morire, speravo fino all’ultimo istante che quella sera, quella sera finalmente decidesse di scegliere me, invece, è successo quello che temevo, quello che non volevo.
Si alza, prende la giacca appoggiata sul divano, si gira a guardarmi con occhi sofferenti e sorriso smorzato e se ne va.
Ecco l’ho perso, il mio amore, il mio lui l’ho perso, l’ho perso per sempre.
“Dovevo accettare sempre dividendolo con un’altra donna?” Penso fra me e me ,”Ho fatto bene a prendere questa decisione ? “.
Queste domande mi torturano la mente, come farò a vivere senza di lui, senza il mio lui.
So solo che non ce la facevo più, così non riuscivo ad andare avanti, pur amandolo tanto, soffrivo troppo per le sue partenze obbligate.
Mi butto sul divano scoppiando in un pianto disperato, singhiozzo fortemente, le lacrime mi sfigurano il volto.
Piango per ore e ore .
Il mio amore non l’ho più, il mio lui non c’è più.
(continua…)
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episodio 6
Rientro a casa,la tensione mi attanaglia,ho il cuore in gola.
Devo calmarmi,mi stringo le mani mi passo le dire fra i capelli,sospiro profondamente.
Fra poco arriva,quel pensiero mi fa gioire e nello stesso tempo tremare.
Forse una doccia calda mi calmerà.
L’acqua scorre tiepida ed io sotto la doccia penso a lui,penso se fosse qui con me ,l’acqua che scroscia,il bagno schiuma addosso,una schiuma morbida e profumata ci copre,le mie mani,le sue mani le nostre mani che ci accarezzano.
Un asciugamano per avvolgermi e poi ,e poi l’amore,l’amore ci fa ritrovare abbracciati l’un l’altro dimenticando tutto.
“No Manuela!” mi dico”No!!”
Queste fantasie non possono prendere il sopravvento,ho cose più importanti da decidere questa sera.
Devo decidere della mia vita.
Suonano le nove di sera, arriva,finalmente arriva.
Sono ancora in accappatoio,un accappatoio in spugna bianco sbottonato quanto basta per fare intravedere la coscia.
Non ho fatto in tempo a vestirmi,lo ricevo così.
Entra e come mi vede mi abbraccia,io cerco di rimanere fredda e staccata anche se la voglia di buttarmi fra le sua braccia mi pervade.
“Ciao Manuela amore mio,che c’è stasera?che succede?,perché quel viso teso e triste?”
“Niente Nicola,ti devo parlare,parlare veramente come non abbiamo mai parlato”.
Lui ,il mio lui si fa serio,sospetta qualcosa ,immagina cosa gli voglio dire,ma ,con il suo sorriso e i suoi occhi dallo sguardo profondo cerca di sdrammatizzare,di tranquillizzarmi.
Ci sediamo sul divanetto rosso,una bottiglia di vino in frigo,due calici e verso da bere.
Lui mi porge il calice per il nostro abituale cin cin ,ma questa volta è un brindisi un po’ amaro il nostro,un brindisi che mi cambia la vita.
(Continua….)
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Episodio 5
Lui è molto preso dal suo lavoro,torna a casa tardi la sera e di solito è stanco, non esce quasi mai,si sdraia sul divano color avorio ,allunga le gambe sul tavolino in ciliegio,e così sdraiato guarda la tv fino a tardi,finché il sonno lo prende.
Io mi sveglio con il mio desiderio di lui ancora addosso.
Oggi lo vedo? Mi chiedo ancora assonnata ,magari non si fa sentire,oppure,io troppo noiosa e possessiva l’ho un po’ stufato, oppure è occupato come al solito.
Queste domande questi pensieri mi torturano per tutto il giorno.
Guardo in continuazione il telefono che non squilla, aspetto una telefonata da lui,una telefonata che non arriva.
La giornata scorre lunga e noiosa per me,le ore non passano mai.
Giunge la sera ed io,guardando il telefono che non suona e un pensiero che mi dice di non aspettarlo oltre, esco un po’ per fare una passeggiata.
Mi farà bene mi dico ,mi farà bene non pensarlo ,chissà che riesca a dimenticarlo .
Chissà che vedendo gente ,guardando un po’ in giro mi distragga un poco.
Cammino per le strade assorta ,un po’ assente,passo fra la folla che non vedo.
Mi fermo a guardare le vetrine,cerco di immergere i miei pensieri sui vetri dei negozi ma non ci riesco.
I pensieri mi portano altrove,lontano da quella via animata, animata ma non per me.
Questo nostro amore è quasi una maledizione,non riusciamo a stare lontani,ma non possiamo stare insieme.
Se mai si decidesse a scegliere,se mai prendesse una decisione.
Questo pensiero mi balena per la mente sempre più,devo farlo decidere,me lo devo .
So che non posso continuare così,troppa sofferenza amare una persona e doverla dividere con un’altra,troppo atroce.
Ecco ,il cellulare squilla ,è lui.
Rispondo? Non rispondo? so che se rispondo non riesco ad essere carina,ma non voglio farmi sentire ansiosa e irritata come una donna che aspetta tutto il giorno il suo lui.
“Pronto?”dico io.
“Ciao Manuela ,scusami ma è tutto il giorno che provo a chiamarti e non ci riesco,scusami di nuovo”
Solita banale scusa,se almeno sapesse mentire bene,neanche quello sa fare.
“Nicola che sorpresa ,non ti aspettavo!” dico io cercando di controllare la rabbia che bolle dentro di me.
Lui continua a parlare raccontandomi quello che gli è successo durante la giornata ,io rispondo
”Si si Nicola!”cerco di sembrare attenta ai suoi racconti,lui parla parla ,ma io in realtà neanche l’ascolto.
Sono troppo stanca di questa situazione,devo decidere mi dico ,se non decide lui ,decido io.
“Nicola! ,che dici di venire da me questa sera,potremmo parlare un po’ con calma” dico io.
“Vedo se posso Manuela,comunque faccio il possibile,sistemo a casa e poi ti raggiungo”.
Mai una volta che mi dica di si,mi dica di si subito,sa dirmi sempre e solo “devo vedere”
questo mi irrita moltissimo,mi ha sempre irritato.
Torno a casa decisa più che mai ,stasera gli parlo,ho deciso,succeda quello che deve succedere ma gli parlo.
Paure e ansie crescono dentro di me,lo so, se mi incammino in certi discorsi finisce che litighiamo,non voglio litigare con lui,poi stò troppo male.
Non so se il male maggiore è litigare o non averlo più, questo ancora non lo so.
Di una cosa sono sicura,gli voglio parlare.
Neanche cerco di trovare le parole giuste ,perché sono già nella mia mente,sempre pensate e mai dette ,mai dette per la paura di perderlo.
(continua…..)
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