Muri bianchi
gonfi di altrui giudizi
spargono orrore
di supponenza fatta.
Cancelli insormontabili
separano le vite
diverse e contrapposte
funeste di ragione.
Ovunque parte sia
quell’onta è disumana
perchè taglia le gemme
della diversità.
Diamoci allor la mano
tra questo ferro in grata
poichè chi è dentro o fuori
nessuno lo saprà.
Tu che disponi spazio
più grande del mio io
non essere sicuro
d’essere più di me.
Può essere prigione
la cella o l’infinito;
soltanto nella mente
esiste libertà.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 4 marzo 2015 at 20:54, nella categoria: Marco Morandi. Lascia un tuo commento qui