Sono facili
le lacrime dei vecchi
gocce non trattenibili
lungo i solchi di aratro,
glorie di sensibilità
non sopite e scarnificate.
Basta un nulla
e come rivoli inerti
bagnano i fogli
le teste dei bimbi
i capi già canuti dei figli
la poltrona davanti la TV .
Lacrime lente senza ritegno
che corrono sulle guance
provate dal tempo ,
perle di fragilità e saggezza.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 8 febbraio 2018 at 21:50, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
da Franco:
Tutta questa piazza zotica
forse è un poco metaforica ?
Dove spiriti impudenti
sono sempre un pò bollenti ?
Una piazza da mercato
dal costume dissennato ?
Se la piazza è proprio quella
non è certo sempre bella
e fai bene a dissertare
per poterla cautelare,
ma è difficile cambiarla
se non sbatti tutto all’aria …..
da Alfred:
non si tratta di cambiarla
o gettare tutto all’aria
se ciascuno non gettasse
la sua cicca, le cartacce
ed in tasca le mettesse
e a casa le portasse,
nella piazza non vedresti
ne la cicca ne altri resti
la fatica non è molta
e non serve la rivolta
non ci vuol rivoluzione
per un po’ di confusione
solo un poco di rispetto
ed avremmo lindo e netto
tutto il nostro giardinetto
che ai porci fa dispetto
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 14 gennaio 2018 at 17:22, nella categoria: alfred, francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
E’ la rossa più fiabesca
l’ammirabile Francesca.
Sulle note delle Apuane
Giulio è buono come il pane.
Alba dolce genovese
buone luci ha sempre accese.
Della Patria è nato in grembo
ecco arriva il grande Nembo.
Edis ,saggia, seleziona
la risposta sua mai stona.
Paul di santificar rincara
ma capirlo è cosa rara.
Gianna è la più educata
apre sempre la giornata.
Rosa dolce come un fiore
sempre attenta e con calore.
Gugli scrive…scrive tanto
e di leggerlo è un incanto.
E’ Lorenzo certo buono
sempre attento, ma mai prono.
Mario scrive con acume
e non perde mai il lume.
C’è Giuseppe il grande sardo
è del “bosco” il baluardo.
Come Sissi è Gabriella
come lei altrettanto bella.
Paola scrive da lontano
a lei dò un bacio e la mano.
Poi c’è quello che è mai stanco
e di nome lui fa Franco.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 1 gennaio 2018 at 10:06, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Freme l’archetto
sulla corda tesa
e soffio di vento
sulla pelle che trema,
allarga l’ala
e vola libera
sulle note felici
di un dolce violino
che strugge l’anima
nel romantico giro
di una volè leggera,
danza amore mio
lieve nell’aria
come foglia d’autunno
fino all’ultimo ballo
dell’amato spartito.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 12 dicembre 2017 at 09:51, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Chiudere gli occhi
per guardarsi dentro
studiare il moto
lento dei pensieri
sempre gli stessi
per cogliere l’oltre
anche solo di un passo
quando il passato preme
su di un lieve futuro
di piccole speranze
e bramate primavere.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 22 novembre 2017 at 15:27, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui