Autunno
Sono le foglie d’autunno
come certi pensieri
volteggiano nell’aria
nella noia e nel tempo
per cadere leggeri.
Ritornare a un passato
di ricordi appannati
per rivivere un poco
quel che giovinezza donava.
Ma l’autunno è arrivato
coi suoi mille colori
con le brume e le nebbie
che fan velo ai freddi d’inverno
e alla tristezza del cuore.
Autore: francomuzzioli
Questa poesia è stata scritta da , il 13 novembre 2009 at 18:53, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Sdoppiarsi nelle immagini passate,
li vedo ogni tanto col pensiero
nelle loro antiche vesti
i miei cari.
Echi di voci remote
ectoplasmi del sentimento
luci fugaci di speranze d’eterno.
Ferito dalle amate lontananze
osservo le ombre dei luoghi
le sfumature delle immagini
e mi chiedo dove saranno.
Solo nella mia straziata memoria?
autore:francomuzzioli
Questa poesia è stata scritta da , il 6 novembre 2009 at 21:40, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Quel viso di donna sola
dalla sigaretta ormai spenta
triste
nelle sue squallide vesti
con un po di rossetto
così
per non tradire Venere.
Era Alda
nel suo splendore poetico
con trame lievi e profonde
di follia e di amore.
Quanto dono nel fondo
di una vita al limite.
Quante parole pensate
gettate nei poetici slanci.
Quanta tristezza sublime
per un messaggio mai spento.
Con mestizia, ringrazio
per le grandi emozioni
di una vita vissuta
di eterne parole.
Autore:francomuzzioli
Questa poesia è stata scritta da , il 4 novembre 2009 at 13:18, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Parole di sempre
di dolore,di gioia
oltre le tracce del giorno.
Fogli sparsi
come antiche farfalle,
effimere svolazzanti
nel caos dei pensieri.
Vane frasi d’amore
per raccogliere il sogno
di passate speranze.
Ritornare a quei giorni
per sentire l’ebrezza
delle verdi stagioni.
autore:francomuzzioli
Questa poesia è stata scritta da , il 27 ottobre 2009 at 15:34, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Dal nodo del bastone mi stacco
per fuggire oltre le stelle
e vedere l’occhio di Dio.
Tra lumi accesi nella notte
penombre di scogli vaganti
per perdermi oltre il limite noto.
Scoprire i miei atomi guizzanti
e ritrovarmi nel buio dell’anima
oltre la volta del tempo.
autore:francomuzzioli
Questa poesia è stata scritta da , il 23 ottobre 2009 at 19:51, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui