Il tuo cuore è una casa chiusa da tempo. Hai bisogno d’aria per respirare. I tuoi occhi, stillano lacrime. Lacrime macchiate di sangue. Sangue asciugato dalla cenere, cenere d’agonia. La notte consuma il tempo di amori malati. Hai giustificato il tuo carnefice. Ti sei ostinata a cercare ragioni, dove ragioni non c’erano. Solo l’indegno violento che pretendeva. E lo strazio di chi supplicava. Ma quando è arrivato, il dolore, ha picchiato duro, e ti ha fatto pagare un conto pesante. MAI PIU’….!!!
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 5 marzo 2016 at 13:04, nella categoria: franci. Lascia un tuo commento qui
Dedicata a tutte le donne che hanno subito violenza.
Il mio cuore è una casa chiusa da tempo. Ha bisogno d’aria per respirare. I miei occhi, stillano lacrime. Lacrime macchiate di sangue. Sangue asciugato dalla cenere, cenere d’agonia. La notte consuma il tempo di amori malati. Ho giustificato il mio carnefice. Mi son lanciata a cercare ragioni, dove ragioni non c’erano. Solo l’indegno violento che pretendeva. E lo strazio di chi supplicava. Ma quando è arrivato, il dolore, ha picchiato duro, e mi ha fatto pagare un conto pesante. MAI PIU’….!!!
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 25 novembre 2015 at 14:41, nella categoria: franci. Lascia un tuo commento qui
Sei un domani scomposto da troppi ieri. Sei una nave che non potrò più navigare. Sei un gigante in quiete, disegnato dal caso, destinato ad essere il protagonista della mia vita. Sei la persona che ha confessato le bugie al buio. E quel buio è diventato l’unica verità. Ed io, ignara e muta, con la testa coperta di nuvole parlanti, lascio pronunciare al vento le parole che non so dirti. Attraverso i vetri, guardo la notte camminare verso l’alba. Con l’unico privilegio di poter piangere lacrime senza ostacoli.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 7 aprile 2015 at 11:52, nella categoria: franci. Lascia un tuo commento qui
E così…sei tornato, ma non c’è gioia nel mio cuore. Sei tornato, dal tuo vagar errante, dal tuo navigar di cima sfibrata dal mare, sempre alla ricerca di ciò che esiste solo nel tuo cupido impero. Si, ho sofferto da matti, da strapparmi il cuore a pezzetti. Ma cosa credevi? Che mi sarei distrutta per te? Che avrei perso la mia battaglia con la vita? Vai, vai, apri quella porta e fatti un altro giro. Perchè finchè avrò vita sapro’ amare ancora. E finchè sapro’ amare avrò vita da vivere. E se ti accorgerai di avermi persa, e questa volta per sempre, ricorda quello che mi hai rubato. Buona vita a te. Per me svanirai tra un istante.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 20 novembre 2014 at 20:30, nella categoria: franci. Lascia un tuo commento qui