Svegliatomi solo, nel cuore della notte, quando la città è silente, mi sporsi a mirare il cielo:
miliardi di stelle brillando mi accecavano gli occhi,
il loro albedo mi ha ridestato la veglia,
la loro immensità mi ha fatto girar la testa,
il loro candore mi ha abbagliato la retina,
il loro sfavillare mi si è impresso nella mente.
In quel momento, però, capii che mai, tutte insieme, rifulgevano quanto una singola stella: la stella più splendente che mi si è impressa dentro al cuore e che, illuminandomi la vita, mi riempie l’anima ed allontana ogni solitudine.
Questa stella sei tu.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 9 luglio 2014 at 22:13, nella categoria: Eugenio Flajani Galli. Lascia un tuo commento qui