Poesie di Eldy

FIABA ( L’Amore e la Follia)

FIABA
L’Amore e la Follia

trasgressione

Si racconta che una volta, tanto tempo fa, tutti i sentimenti, le qualità e i difetti dell’uomo si riunirono.
Dopo che la Noia aveva sbadigliato per l’ennesima volta,  la Pazzia propose di andare  a giocare a nascondino.
La Curiosità chiese – a nascondino? Come si fa?
E’ un gioco, spiegò la Follia, io mi copro gli occhi e incomincio a contare fino a un milione.
Voi intanto vi nascondete e quando non c’è più nessuno in giro e io ho finito di contare, il primo di voi che trovo rimane al mio posto a fare la guardia per continuare il gioco.
L’Entusiasmo ballò seguito dall’Euforia, dall’Allegria e fece tanti salti che finì per convincere il Dubbio e l’Apatia, la quale non aveva mai voglia di fare nulla.
Ma non tutti vollero partecipare…
la Verità preferì nascondersi, la Superbia disse che era un gioco molto sciocco e la Codardia preferì non rischiare.
Uno, due, tre… incominciò a contare la Follia.
La prima a nascondersi fu la Pigrizia, che si nascose dietro la prima pietra del camino.
La Fede salì in cielo e l’Invidia si nascose dietro l’ombra del Trionfo che era riuscito a salire in cima all’albero più alto.
La Generosità invece non riusciva a nascondersi, ogni posto che trovava lo lasciava ai suoi amici.
Un lago cristallino?  Ideale per la Bellezza…
Un cespuglio? Perfetto per la Timidezza…
Un soffio di vento? Giusto per la libertà…
Finché la Generosità decise di nascondersi dietro a un raggio di sole.
L’Egoismo invece si prese subito il posto migliore e super-confortevole, tutto per lui.
La Bugia si nascose… veramente non si sa dove…
La Passione ed il Desiderio si nascosero nel centro di un vulcano.
La Dimenticanza… non ce lo ricordiamo!
Quando la Follia arrivò a contare fino a 999.999,  l’Amore ancora non aveva trovato un luogo per nascondersi,  perché erano tutti occupati.
Alla fine vide un roseto e decise di nascondersi li, fra le bellissime rose.
Un milione!!! – disse la Follia che iniziò a cercare.
La prima a farsi scoprire fu la Pigrizia.
Poi la Fede, poi la Passione e il Desiderio, che aveva sentito vibrare dentro il vulcano.
Trovò poi l’Invidia che si era nascosta dove stava il Trionfo.
Camminando, vicino al lago trovò la Bellezza, poi il Dubbio, il quale non aveva ancora deciso dove nascondersi.
Eppoi uno dopo l’altro incontrò tutti gli altri, tranne l’Amore.
La Follia iniziò a cercarlo dietro ogni albero, sotto il ruscello, in cima alla montagna… e quando fu sul punto di darsi per vinta, vide il roseto e iniziò a muovere i rami, quando all’improvviso si sentì un doloroso grido… le spine avevano ferito negli occhi l’Amore!!
La Follia non seppe cosa fare e come chiedergli scusa.
Pianse, pregò, implorò e chiese perdono
Da allora, da quando per la prima volta sulla terra si giocò a nascondino…
l’Amore fu cieco e la Follia non lo lasciò mai più….

Carlotta
(dal web)

Questa poesia è stata scritta da admin, il 25 giugno 2010 at 04:13, nella categoria: carlotta.an. Lascia un tuo commento qui



FOLLIA…

chocolate

Dolce incubo delle notti
sogno proibito
impulso irrefrenabile
erotico
tempesta dei sensi
desiderio perverso dell’anima
Mi travolge
come un cioccolatino gustoso
che va scartato lentamente
da sciogliersi sulla lingua
succhiandone avidamente il gusto
aprendo le porte della passione
Occhi dolci
mi osservano in silenzio
la visione del cioccolato
sprigiona la festa dei sensi
la vista…
come stimolo
delle dolci interpretazioni
il tatto…
come le dita
che sfiorano e delineano il mio corpo
energetico
sensuale
ardente
per immortalare i capolavori
del regno delle più golose tentazioni
spalmata…
il calore mi inebria
leccata…
i piaceri del palato
sapore che sconvolgerà la mente
e infiammerà i sensi
gustando il dolce amaro
dei nostri corpi
avidi di dolcezze…
Perversamente io e te…

Autore:Carlotta

Questa poesia è stata scritta da admin, il 24 giugno 2010 at 16:53, nella categoria: carlotta.an. Lascia un tuo commento qui



il saccente

il-saccente

Un giorno, uno dei più grandi professori dell’Università, candidato al Premio Nobel, famoso in tutto il mondo, giunse sulle rive di un lago.
Chiese ad un barcaiolo di portarlo a fare una passeggiata sul lago con la sua barchetta.
Il brav’uomo accetto’.
Quando furono lontani dalla riva, il professore cominciò ad interrogarlo:
“Conosci l’informatica?”
“No”
“Allora 1/4 della tua vita e’ perduto.”
Sai l’astronomia?”
“No”
“Allora 2/4 della tua vita son perduti”
“E la filosofia sai cos’è?”
“No”
“Allora 3/4 della tua vita sono perduti”
All’improvviso prese ad infuriare una tremenda tempesta.
La barchetta, in mezzo al lago, veniva sballottata come un guscio di noce.
Gridando sopra il ruggito del vento, il barcaiolo si rivolse al professore:
“Sa Nuotare?”
“NO” ” rispose il professore.
“Allora tutta la sua vita è perduta!”
 (trovato in rete)  da carlotta.an

Questa poesia è stata scritta da admin, il 26 maggio 2010 at 06:18, nella categoria: carlotta.an. Lascia un tuo commento qui



OGNUNO STA IN MEZZO AGLI ALTRI

il-senso-di-se

A quel punto invece, compresi
che ognuno sta in mezzo agli altri.
Ognuno deve capire, curare e definire il proprio
mondo interiore e deve però ricordare anche
che quello degli altri è in fondo un mondo simile,
in quanto tutti provano allo stesso modo
la gioia ed il sorriso, il dolore e il pianto.
Anche se ognuno vede e vive le situazioni della sua
vita e le sue aspettative in maniere e intensità diverse,
anche se ognuno mostra e intercambia
 “facciate diverse”…..
“L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca

trovata in rete da:carlotta.an

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 06:15, nella categoria: carlotta.an. Lascia un tuo commento qui



Un mio pensiero

Penso che Domenico abbia doverosamente chiarito.
Quello che mi stupisce invece è il livore dei commenti…
Dovrebbe essere un “angolo” dedicato ai buoni sentimenti, al piacere della lettura e perchè no… accessibile anche a chi non è capace di esprimere con parole proprie quello che ha dentro e ne prende spunto dai vari blog in rete. Vogliamo impedire a chi non è “acculturato” di poter condividere le proprie emozioni?? Scrivere è una terapia, specie per le persone che non sanno esternare i sentimenti, i dolori, i tormenti e persino le gioie. Una terapia che è di notevole aiuto all’apertura.
E allora che male c’è???
Se tutti coloro che hanno scritto e scrivono qui dovessero alla fine apporre la dicitura “trovata in rete”…questo blog, salvo che per alcuni, sarebbe una pagina quasi totalmente bianca…
E allora… se si è troppo “acculturati” si viene criticati, se non lo si è, si viene tacciati di plagio addirittura!
Ma perchè non ci limitiamo semplicemente a passare pochi minuti in lettura senza dare fondo sempre a tutto questo astio ??!!!
Grazie Nembo per averci fatto conoscere un poesia così intensa, chiunque ne sia l’autore….

autore:carlotta.an
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Questa poesia è stata scritta da admin, il 22 maggio 2010 at 05:16, nella categoria: carlotta.an. Lascia un tuo commento qui



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