Cactus ci propone qualcosa di diverso dalla classica poesia e questa volta non c’è bisogno di immagini…
Ciò che segue non può chiamarsi “poesia” nel senso che noi diamo a questa parola, ma denuncia. Denuncia per un qualcosa di cui noi tutti siamo responsabili, con la nostra superficialità verso problemi che non ci toccano o sui quali preferiamo chiudere occhi per non vedere, orecchie per non sentire, bocca per non comprometterci.
Le situazioni che andrete a leggere non sono frutto di una fantasia malata, bensì di una realtà da me vissuta in prima persona e se qualcosa vi disturberà nel leggere queste poche righe, avrò raggiunto il mio scopo: quello di farvi pensare!
Allarme sanitario: in aumento i rischi da sovralimentazione
La donna s’avvicina
tra le braccia un corpicino…
Non parla la donna,
è tardi ormai.
Boom in borsa: più sei nel settore armamenti
Brucia il sole nella strada
tende la mano il bimbo…
Dimmi… e le tue gambe?
Rimaste nella strada.
Dramma a scuola: giovani bene uccidono per noia
Bambino soldato
asciuga quelle lacrime…
Non tuo era il dito su quel grilletto,
ma nostro.
Rapporto Sanità: milioni di confezioni inutilizzate nelle case
Sei soltanto son le dosi
non bastano per tutti…
Chiudi gli occhi e il cuore,
chiediamo perdono a Dio.
FINE ?
Autore: Cactus
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Dolore
(campo profughi Mwinilunga)
Mani scheletriche protese
Occhi per sempre asciutti
Mamme dal seno vuoto
Bimbi dal ventre gonfio.
Ma Tu, o Signore, dove sei?
Autore: cactus.vi
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Creature senza domani
gettate allo sbando…
Vagate le strade assolate
e nessuno s’accorge…
Calpestate la rena delle spiagge
e non rimane orma…
Mendicate un soffio d’amore
e respirate indifferenza…
Urlate la vostra disperazione
ed il nulla l’assorbe…
Nel nome del vostro Dio,
come il Cristo inchiodato,
perdonate le nostre colpe.
Autore: Cactus
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