Torna dicembre,
un anno è passato,
volato via,
poco è cambiato.
Un altro passo,
nella mia vita,
un altro passo,
verso la meta.
Torna dicembre,
con il suo gelo,
a ricoprire
il cuore di neve.
Con sè riporta,
ancora il Natale,
ma non mi va,
di festeggiare.
Indifferente guardo,
addobbi e presepe,
come se fossero
inutili oggetti.
Sembra non abbian,
ragione d’ essere,
solo un’ inutile,
messinscena.
Per tacitare,
la mia coscienza,
metter una toppa,
ai tanti rimpianti.
Ormai son stanco,
dell’ipocrisia,
della bontà,
messa in vetrina.
Torna dicembre,
torna Natale,
un altro passo,
da dover fare.
Un altro passo,
in questa vita,
un altro passo,
che porta alla meta.
Autore:antonino8.pa
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E’ tornato Don Chisciotte,
con la lucida armatura,
per combatter i nemici
Che magnifica avventura !
Non cavalca il suo ronzino,
lui adesso vuol cambiare,
una spider a due posti,
si diletta a guidare.
Con a fianco Sancio Panza,
lo scudiero di fiducia,
sempre pronto in ogni caso
a difendere il padrone.
Non ci sono più mulini,
da scambiar per grossi draghi,
ma invece nuovi mostri,
frutto dell’immaginario.
E così, come in passato,
torna a battersi per niente,
per poter sol apparire,
un eroe intelligente.
Senza macchia, senza colpa,
si dichiara falsamente,
alza solo polveroni,
tra i quali si trastulla,
provocando solamente,
molto rumore per nulla. (*)
(*) Come qualcuno prima di me disse.
N.B. Viste le polemiche che ultimamente sono state fatte,
a torto o a ragione, non desidero entrare nel merito di ciò,
desidero solo precisare che quanto scritto è solo per
divertimento personale.
Spero che a qualcuno non venga in mente
di dire che ho oltraggiato il personaggio
di Miguel de Cervantes Saavedra.
Autore:Antonino8.pa
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Dalla soffitta ho preso,
un vecchio, impolverato,
cannocchiale.
Non so più da
quanto è conservato,
forse dal tempo in cui,
giocavo a guardar
le stelle.
Adesso desidero
riprender il
vecchio gioco,
puntarlo in questa,
dolce e serena notte,
verso la nera volta
che tutto avvolge.
Ma, fatto strano,
forse perchè guasto,
o forse perchè
non lo so più usare,
non scorgo nè stelle,
nè pianeti.
Vedo soltanto
i tanti volti
delle persone care,
andate via per sempre,
volate in quel
ciel lontano.
Persone care
che riportano
vecchi ricordi,
di amori, amicizia,
felicità e tristezza,
persone che ritroverò,
un giorno.
Dalla soffitta ho preso,
un vecchio cannocchiale,
un apparecchio strano,
un cannocchiale che
si chiama cuore.
Autore:Antonino8.pa
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Quali pensieri,
offuscano la mente,
quali sentimenti,
s’impossessano del cuore,
trasformando amore in odio,
affetto in rancore.
Crudeli parole,
simili ad affilatissimi rasoi,
provocano ferite,
a volte difficili
a rimarginare.
La malvagità,
a lungo andare,
non può pagare,
rende solo,
arida l’anima.
Eppure basterebbe
ricordare che sbagliare,
appartiene a tutti,
non è solo appannaggio,
di taluni che bisogna ghettizzare.
Basta un poco di coraggio,
e riconoscer i propri errori,
basta un poco di coraggio,
per imparare che si può
anche perdonare.
Non abbiateccela con me,
per ciò che ho scritto adesso,
non pretendo di fare la morale,
sarei l’ultimo a poterlo fare.
Esprimo solo un pensiero,
quello di un nostalgico idealista,
o se più vi aggrada,
quello di un povero
mentecatto.
Autore:Antonino8.pa
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A te desidero donare un fiore,
a te che adesso quand’è notte,
resti sempre sola.
In questa casa ora immensa,
nelle cui stanze puoi
ascoltare ancora
l’eco delle sue parole.
Bizzarra è la vita, dà e toglie
in modo repentino,
oggi regala amore,
domani anneghi nel dolore.
A te desidero donare un fiore,
a te che con lui hai condiviso,
forse il capitolo più
bello della storia tua.
Con lui hai condiviso tutto,
anche quell’ideale che
te l’ha portato via,
nel tentativo di difendere
chi non ha più nulla.
A te desidero donare un fiore,
a te che tanto amore
ancor puoi dare,
perchè chi ami non
è andato via del tutto,
parte di lui cresce
adesso nel tuo grembo,
un dolce regalo che
qualcuno ti ha voluto fare,
per dare un nuovo senso
alla tua vita, per far
sbocciare un nuovo amore,
per far sbocciar l’amor materno.
Autore:Antonino8.pa
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