Un giorno di pioggia, Gustave Caillebotte, 1877,
–Gustave Caillebotte nasce a Parigi nel 1848e muore il 21 febbraio 1894 a Gennevilliers,
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Notte di pioggia,
solitario vago,
per le deserte vie.
Amo la sensazione
dell’acqua che abbraccia,
questo mio corpo,
come a purificarlo,
a lavar via lo sporco,
di tutta una vita.
Di errori ne ho fatti,
scelte giuste
o sbagliate,
dolori subiti
o arrecati,
ma alla fine,
il mio conto
ho sempre pagato.
Amori presi,
amori lasciati,
amori sbagliati,
sogni, ideali,
disillusioni,
hanno lasciato,
rughe nel cuore.
Notte da solo,
sotto la pioggia,
ritrovare me stesso,
per poterti guadare
ancora negli occhi.
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Chopin – Notturno in Do# minore(ZelazowaWola, 22 febbraio o 1º marzo 1810 – Parigi,17ottobre1849)
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Un giorno dopo l’altro,
un giorno come un altro,
la nostra vita scivola via,
grigia e vuota.
Abbiamo barattato
etica morale, ideali,
in cambio di false verità,
drogato la coscienza,
per qualche attimo di tranquillità.
Un giorno come un altro,
un uomo come un altro,
perfetti cloni senza anima,
abbiamo delegato altri,
per le nostre decisioni,
tutti quanti in fila indiana,
preoccupati sol dell’essere,
attendiamo ordini per il da farsi.
Un giorno come un altro,
una vita come un’altra,
resta solo spazio per odio,
intolleranza, feroce crudeltà,
non sentiamo più col cuore,
sostituito dalla pancia,
abbiamo dato anche il cervello,
mettendo in vece sua,
l’organo di riproduzione,
effimeri piaceri fisici,
prendono il posto,
di sentimenti nitidi.
Un giorno dopo l’altro.
persa la dignità,
andiamo incontro alla disfatta,
con la vergogna, forse,
di lasciare questa pesante eredità,
a coloro che per lor sfortuna,
dopo di noi verranno.
Autore:antonino8.pa
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( Sinfonia in Sol minore n. 40 di Wolfgang Amadeus Mozart( Salisburgo,27 gennaio1756-Vienna, 5 dicembre1791)
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C’è ancora amore
Passo insonne la notte,
sogni, vane speranze,
irraggiungibili orizzonti,
tornano alla stanca mente.
Ricordi di un amore,
non ancora esaurito,
sempre presente,
gelosamente serbato
nel profondo dell’animo.
Rivedo la gioia di vita,
intensi momenti felici,
condivisi con un altro cuore,
col quale il mio ancor
si accompagna.
Momenti da riscoprire,
da vivere ancora insieme,
non è da seppellire,
l’amore che lega te a me.
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Mi prendi.
Mi prendi il cuore, la mente,
metti a soqquadro i pensieri,
hai demolito la diga
che arginava i sentimenti.
Mi prendi l’anima, il corpo,
leggero volo nel cielo,
affrancato da ancestrali tabù,
trovo risposta a desideri,
per troppo tempo disattesi.
Mi hai preso del tutto,
prigioniero del tuo corpo,
non posso più fuggire,
dall’abbandono, in questa
dolce prigionia.
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Chiamami…..amore
Chiamami………..amore,
anche se tale non sono,
tu che vendi fisiche sensazioni,
fà che questa sia,
magica notte da ricordare,
stella splendente,
nel mio buio cielo.
Stringimi al tuo cuore,
dolce sconosciuta,
fammi dimenticare,
tutta l’ amarezza,
la vana attesa,
di qualcuno a cui
il mio cuor donare.
Chiamami amore,
per una volta sola,
tiemmi tra le braccia,
fammi sentire il calore,
di un corpo che sa solo dare,
nel quale perdermi, morire.
antonino8.pa
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