Poesie di Eldy

Si cambia

 

http://www.youtube.com/watch?v=UDH_84Rg1pg
Finalmente un nuovo governo,

acclamato da tutti con gioia.

Osanna nell’alto dei cieli !
Il novello Caronte ci traghetterà,
verso sponde davvero sicure,
dove, al fine ritroveremo,
dignità, onestà e ideali,
lontano da un recente passato,
di malcostume, corruzione ed inganni.
Adesso dovremo lottare
per rimetter in sesto il Paese,
riaggiustare l’economia.
Già si prevedono sacrifici,
come sempre alla gente  comune,
viene chiesto di tirare la cinghia,
da coloro che non lo faranno.
Bisogna tener d’occhio la borsa,
coi suoi continui alti e bassi,
tiene all’erta solo chi ha i soldi.
Poi c’è ancora un altro animale,
che ha bisogno di continuo controllo,
fa paura all’Europa intera,
lo spread che, come un canguro,
si diverte molto a saltare.
E così stiamo tutti in pressione,
per vedere cosa succede,
se conviene acquistare,
o se invece è meglio aspettare.
Nel frattempo c’è gente che muore,
vittima di tristi eventi,
complice anche l’incuria umana,
ma che importa un morto in più,
c’è ben altro a cui pensare,
e a chi ha subito un lutto,
diremo con chiarezza
di farsene una ragione,
purtroppo il denaro,
conta più della vita umana.
Autore.antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 25 novembre 2011 at 04:07, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



Domani

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Dolcemente abbandonata,
doni il tuo corpo,
la luce dell’amore,
brilla nei tuoi occhi.
Ma sarà così
anche domani ?
Sarà un amore
senza tempo,
o solo un fuggevole
momento di piacere.
Potrò credere
nella sincerità
dei tuoi sospiri ?
Mi amerai domani ?

Stanotte parole,
non dette,
sospirano al mio cuore
che sono l’unico,
ma sarà così
quando il nuovo
sole nascerà ?

Amore, non capriccio,
l’appagamento di un desiderio,
svanito come la notte,
alle prime luci dell’alba.
Mi amerai domani?

Autore:Antonino8.pa

 

 
 

Questa poesia è stata scritta da admin, il 21 novembre 2011 at 06:19, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



Malatìa

 

Pablo Picasso ha dipinto questo quadro a 16 anni: Il tema e il titolo del dipinto, infatti, sono Scienza e carità (1897, Museo Picasso, Barcellona).

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Quannu vasu ‘stà vucca,
russa, di cirasa,
acchianu ‘nparaddisu.

Tra li to’ vrazza,
mi perdu nna nuttata,
pigghiannu, comu
pagghia, focu.

A vita, u corpu,
m’hà rrubbasti,
comu ‘na malatìa,
cà un duna scampu.

Mittisti li catini,
a ‘stù me cori,
chi sulu
nnò tò amuri
trova paci.

Malattia

Quando bacio questa bocca,
rossa, come ciliegia,
mi sembra di salire in paradiso.

Tra le tue braccia,
mi perdo la notte,
prendendo fuoco
come paglia.

La vita, il corpo
m’hai rubato,
come una malattia
che non dà scampo.

Hai incatenato,
questo mio cuore,
che solo
nel tuo amore
trova pace.

Autore:Antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 16 novembre 2011 at 03:00, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



Parole di un eldyano

 Bach, Toccata and Fugue in D minor,

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Parole senza suono,
che non fan rumore,
parole silenziose,
lentamente scorrono,
si inseguono,
si susseguono,
sul freddo schermo,
di un grigio computer.

Parole nelle quali
cercar calore,
nelle fredde,
solitarie sere,
parole per colmare,
i vuoti del cuore.

Parole di conforto,
speranza di amicizia,
nuova compagnia,
per chi si trova
solo a combattere,
le battaglie della vita.

Parole che ilustran,
stati d’animo,
che sanno di poesia,
sanno di sentimenti umani,
nel bene e nel male.

Parole scritte
per mezzo di una
fredda tastiera,
ma chi le detta
è quasi sempre
un cuore.
Autore:Antonino8.pa

 NB:Desidero dedicare questo mio pensiero al caro amico Fernando, con sincera stima.

Questa poesia è stata scritta da admin, il 6 novembre 2011 at 19:43, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



La solita storia

 

La Trasfigurazione”,olio su tavola(405x 278 cm) Ultima opera di Raffaello, esposta nella camera ardente

…………………………………………………..

Eccoci di nuovo
a contare i morti,
una cosa che
ci riesce bene,
alla quale siamo
ormai abituati,
cambia solo lo scenario:
Liguria, Toscana, Sicilia,
Campania, Abruzzo.
Il dolore invece no,
sempre lo stesso,
intenso, schiacciante,
colpisce chi ha avuto
sottratti gli affetti,
da una calamità,
ritenuta naturale,
o dalla solita incuria,
di chi ha l’onere,
di fare in modo
che ciò non avvenga,
anche questa una calamità,
perchè non ci sarà
chi per tutto ciò
alla fine pagherà.
Eccoci di nuovo
intorno a quelle bare,
solo qualche
lacrima di circostanza,
un fiore posato,
in fretta prima di andare,
la fiera dell’ipocrisia
offerta da chi sa solo parlare,
badare solo a se stesso,
senza conoscere
la parola governare,
dimenticando chi,
nella tragedia,
ha perso pezzi
del suo cuore.
Eccoci di nuovo,
tutti andare avanti,
incontro a un altro giorno,
sperando che questo
possa cambiare,
che questa funebre conta,
possa cessare.
Autore:antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 31 ottobre 2011 at 06:20, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



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