Nella notte dell’attesa, nella vigilia più bella,
sei venuta alla luce, come una stella più bella.
Così piccola, tenera, indifesa, avevi già la forza della vita.
Come sei cresciuta in fretta, mia piccola bellezza,
al momento che, mi facesti conoscere colui al fianco ti sta.
Così grande sei diventata, come una rosa all’altare ti ho accompagnata,
adesso non sei per noi, ma per l’amore tuo che vuoi.
Essi felice, anche se i momenti saranno tristi e duri,
la forza troverai se il tuo cuore ascolterai.
Adesso tu affronterai la cosa più bella della vita,
porti in te nel tuo grembo il segno della vita
amore e gioia per la madre che diventerai.
Mia dolce stella e rosa, è il regalo più bello diventare Mamma.
Autore: Setti Andrea alias (PeSa) 24/07/2004
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Cosa chiedere alla vita?
Se non la vita stessa.
Come affrontare la vita?
Se la vita stessa si prospetta dura.
Cosa pensare della vita?
Non c’è da pensare niente ma da affrontarla.
Come apprezzare la vita?
La vita è già apprezzabile perché vivi.
Allora la vita cos’è?
La vita sei te stesso, nel viverla,nel male nel bene,
nel piacere,nel dolore, crearla con il miglior cuore.
Autore: Setti Andrea alias (PeSa) 07/02/2004
Questa poesia è stata scritta da , il at 12:41, nella categoria: andrea.ar. Lascia un tuo commento qui
Come non pensarti così lontano,
ti quardo nella foto
sento la tua presenza qui accanto.
La tua voce così soave
guarisce il cuore mio,
non ho parole nel sentirti,
tante pulsazioni di cuore.
Troppi notte insonne ho passato,
da quando ti ho sentito
le notti sono più tranquille,
perchè tu esisti nei miei pensieri.
Amore lontano come vorrei averti accanto
per placare questo tormento.
Autore: Andrea S.” Pesa” 02/08/2005
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E se d’inverno non nevica è solo perchè
tutta la neve nel mondo si é trasferita
nella tua pelle.
Soffice come seta e non vuole più andarsene,
per restare a vedere
una Dea venuta dall’Olimpo
solo per accecarci di bellezza,
e la Neve alquanto felice
non vola per vedere la bruttezza
di questo mondo
ma rimarrebbe per vedere.
Autore Alberto figlio di andrea
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Nel raggio del bagliore della Luna splende
il tuo candido bianco splendore,
ha colto io mio sguardo.
Dolce soffice il tuo sapore,
la tua delicata schiuma accarezza
la riva del mare, io qui delicato
ti accarezzo.
Sei dolce nel tuo splendore,
spumeggiante, limpida calda Ninfa del mare,
nella mia carezza raccolgo la tua purezza
che non ho trovato in altre meraviglie.
Ninfa sei il sapore della vita,
vorrei immergermi in te per raggiungerti
e unire le nostre speranze,
imparare da te quel delicato movimento ondulato
che accarezza la riva del mare.
esito io , umile uomo che sono,
per paura di dissolverti.
Quale delicatezza può essere in te,
io non so, ho solo paura di non rivederti
nel magico splendore della Luna.
Autore: Andrea Setti ” Pesa ” Rimini 2009
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