Perché mi guardi in questo modo?
Non ho fatto niente! Non fare così ti prego!
Io sono come te!
Non è il colore della pelle che ci fa diversi,
noi siamo fratelli.
Sono nato in luoghi diversi, ma nella stessa maniera.
Forse sono stato più sfortunato,
ma sono come te, ho un cuore, un’anima e dei sentimenti,
allora perché mi rifiuti e non vuoi tendermi una mano?
Sappi che se fossi stato bene dove stavo,
non sarei venuto in un paese così lontano,
sarei rimasto dove sono nato.
Meno male che non tutti gli italiani
guardano agli immigrati con tanta diffidenza,
come è avvenuto verso i meridionali, nel lontano passato.
Povera gente!
Si era trovata in condizioni difficili, come me.
La storia si ripete, oggi come ieri,
e mi dispiace che dopo tanto tempo non ci sia ancora pace.
Questi atteggiamenti non mi sono piaciuti,
in questo meraviglioso paese ,
Non volevo venire, avevo paura, non immagini quanta!
Non mi conosci, perché fai di tutta l’erba un fascio?
Io non sono come quelli a cui tu pensi,
allora avvicinati, non darmi uno schiaffo.
Com’è bella la tua famiglia, vorrei averla pure io.
Poter dare ai miei figli quello che tu dai ai tuoi,
chiedo troppo mio signore?
Sono anche io figlio tuo?
Allora perché questa discriminazione?
Noi non siamo figli minori, siamo come tutti voi,
allora perché questo odio?
Sono venuto in questo paese per lavorare,
non per fare del male, apri le tue porte,
non aver paura , non mi bollare come un ladro,
o come un persona di strada,
io vorrei, se possibile,
non una capanna ma una vera casa,
per vivere dignitosamente come tutta la gente civile che si rispetti.
Autore: domè
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Che egoista
che son stato !!!!!!
Un bel giorno hai deciso
di farmela pagare.
Hai deciso di trovare un modo
per cercare quella tanto attesa felicità
da me negata.
Hai cercato e trovato un’altra persona
con cui parlare
visto che io non parlavo;
hai cercato e trovato un’altra persona
con cui stare bene
visto che io non ti facevo star bene.
Ora l’angoscia assale la mia anima
ogni momento della giornata e
ancor più la notte,
per quello che t’ho fatto
e per quanto t’ho fatta star male.
Non ti riconosco più,
sono riuscito a velare
il tuo dolce sorriso.
Mi racconti cose non vere,
non incroci più il mio sguardo e
dici parole che, forse, non vengono
dal tuo cuore.
Ti ho trascurato,
ti ho ferito nel profondo dell’anima.
Ora imploro il tuo perdono,
sperando che un giorno
possa accadere quel miracolo
da me tanto atteso e sospirato.
Ti prometto
che se quel giorno arriverà,
se me lo concederai,
non ti pentirai.
Son sicuro che ti saprò donare
tutto l’amore che meriti e che
non ho saputo mai dimostrarti.
Ti amo e ti amerò per sempre
qualunque cosa accada.
Per una Eldyana (A D -> 28.08), con tutto l’amore che posso ……..
Autore: casablanca
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In cerca di calore va vagando,
in tanta superficialità si trova circondato,
avvertendo un brivido di freddo che l’ avvolge,
lo scuote dall’interno facendogli perdere
la cognizione del tempo.
Un freddo gelido, fuori stagione,
quando l’inverno ancora non è arrivato,
ma già da questo gelido glaciale viene circondato.
Ciao! buon giorno è un po’ troppo poco
per accendere quel fuoco, iniziando
questa giornata nel miglior modo.
Sembra che tutto scivola addosso
senza far rumore tra l’indifferenza
generale, con sguardo assente e il capo
abbassato, non curante di chi è entrato.
Anche gli uccelli avvertono
l’aria fredda che tira in questo momento
rifiutando di partecipare
col solito canto mattutino,
rimanendo in disparte a meditare
in quell’angolino.
Smarrito, in preda a tanti pensieri,
per brevi attimi non sa che fare,
si avvia verso la finestra liberando
lo sguardo tra quei campi fioriti,
in cerca di quella inestimabile visione,
che lo aiuti a liberare la mente da questi cupi pensieri,
anche se, in cuor suo, vorrebbe gridare, ma
stringe i pugni, reprime l’istintiva reazione,
tanto, non si riuscirà mai a capire,
la noncuranza continuamente palesata.
Se ci mettessimo, un attimo, solo un attimo
a riflettere, cercando di capire
che io e te siamo uguali,
che è stupido continuare a manifestare
questa freddezza glaciale
autore: domè
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Con i piedi per terra erano ritornati
come due persone maturi che si volevano bene,
che volevano vivere una storia alla luce del sole,
no tra mille pene.
Giorno per giorno gli tocca affrontare
questa dannata realtà ,
che non si può modificare.
Tante volte hanno provato d’inventare
qualcosa , per trasformare il loro destino
Maghi si sono improvvisati ,
per attraversare strade di petali di rosa.
Si sono, perfino, improvvisati indovini,
per ritrovarsi, ancora di più, incrociati
nei loro destini.
In giochi nascosti sono stati protagonisti,
tra tanti sotterfugi, d’aver perso la serenità
in quei dolci momenti, coinvolti, sempre più,
in questa storia ,da un immenso amore,
circoscritto da un mare di dolore.
Suoni, squilli, erano campanelli d’allarmi
che facevano fibrillare il cuore.
Sussulti notturni prendevano il posto
di quei dolci pensieri
che, ancora vivi erano rimasti in loro.
.
Il desiderio gridava forte,
aspettando il grande giorno,
per poter rivivere, le stesse emozioni
di quei meravigliosi giorni d’amore
L’attesa ubriacata di passione
è stata la forza trainante,
nell’affrontare i rischi, i pericoli
che, tale storia presentava ,
sin dal primo giorno che era nata,
autore: domè 10/10./09
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Specchio maledetto ,
perché continui a prendere per fesso
dando un’immagine contorta e diversa?
perché proponi questo aspetto?
Perché guidi queste mani
disegnando tanto falso da far del male?
Cerca di essere obbiettivo,
fai della critica sana e costruttiva
Niente! continua a non capire,
non vuole sentire ragione,
crede di essere nel giusto, perché,
guardando allo specchio vede
ben altra immagine riflessa,
Ma la gente intelligente avrà capito,
mica è difficile leggere tra le righe,
per capire quanti sforzi si fanno,
per protagonisti apparire,
Si fa sfoggio di tanta frivola apparenza,
mettendo il “bello” dove non c’è,
trovando posto per il “dolce”,
usando continuamente
il “meraviglioso” per contorno
e tante altre sdolcinature in bella mostra,
per accaparrarsi, quel posto che non gli compete,
Per, poi, ritornare a rispecchiarsi,
nel suo specchio maledetto,
con grande soddisfazione e contentezza,
da sentirsi felici e appagati.
Mio caro specchio, solo tu, puoi sapere
quanto si lotta per conquistare certi ruoli,
quanti sacrifici per mantenerli, adesso,
sarebbe, veramente brutto,
per un nonnulla, vederli svanire
Autore:domè
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