Poesie di Eldy

il lavoro

ILLAVORO

ho visto degli uomini,
i loro volti tesi,
le labbra tirate,
i pugni serrati,
nei loro occhi la tristezza,
ho ascoltato i loro silenzi,
le loro grida di angoscia,
hanno lasciato a casa i figli
le loro donne,
sfilano silenziosi,
ho visto donne,
gli occhi lucidi di pianto,
pregano,
sognano,
uomini , donne, sognano,
non sognano ricchezze,
SOGNANO UN LAVORO .

alfred

Questa poesia è stata scritta da admin, il 24 ottobre 2009 at 16:17, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



Lettera per un Amico

Ciao Computer
come sempre ascolti pazientemente.
È bello dialogare con te, specialmente, in questo momento di grande confusione. 
Devi sapere; amico mio, che non è facile prendere una decisione, sai che,
in un modo, o in un altro fai del male a chi ti sta accanto.   
Allora che fai? Rimani, ancora, solo soletto a
soffrire per i tuoi errori?
Poi, recriminando perché, a suo tempo,
non hai saputo prendere una decisione.
Questa volta non può passare in secondo piano
la tua felicità, questa volta, devi decidere,
non puoi pensare sempre a gli altri, come sempre hai fatto.
Hai anteposto i tuoi interessi, la tua felicità a quella degli altri
privandoti di quel poco che la vita ti offriva.
Certo adesso ti domandi: Ho fatto bene? Ho fatto male?
Domande, alle quali non sai dare risposta.
Pieno come sei di confusione mentale, da stare male.
Questi conflitti ti tolgono il sonno, la pace, la serenità.
Sei rimasto solo tu come valvola di sfogo sempre aperta,
che non si stancherà mai di ringraziare.
Credo che tu sia diventato lo specchio
nel quale si riflette il pensiero,
il riflesso delle paure nascoste,
che tramite te, poco alla volta, vengono fuori scrutando tra la mente,
andando a trovare verità nascoste, tra quella confusione mentale
Tante notte si aggrappa a te, chiedendo spiegazioni,
in preda ad un’insonnia che non vuole sentire ragioni,
che accompagnava per mano fino alle prime luci dell’alba, ai primi bagliori.
Sperando ardentemente che arrivasse presto mattina, tanto da sognarla comparire,
affinché, questo tormento potesse avere fine. 
Sempre calmo, sempre paziente tieni compagnia,
alleviando quella solitudine che avanza inesorabilmente, in quei momenti di malinconia, quando, il tutto diventa insopportabile.
È bello avere un amico, un amico di cui ti puoi fidare, al quale senza riserve fai le confidenze, senza pudore parli del tuo amore, delle tue fobie, spesso e volentieri nascondendosi dietro, per sfuggire a quei doveri, perché troppo grande son le pene.
Ma questa volta non puoi trovare scuse, il bivio è vicino, 
devi pronunciare ciò che hai deciso,
non puoi continuare a far del male, una decisione devi dare,
che sia unica e per sempre, rispettandola nel tempo.
Farsi una ragione, se continuare o lasciare.
Il tempo stringe, la strada sempre più in salita è d’affrontare,
ci vuole serenità per avanti poter andare.
La vita, non è fatta, solo di rose e fiori, ma di doveri, d’impegni quotidiani che, daranno grande soddisfazioni.
Autore: domè 

             

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 09:40, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



La Strada

strada

Piccola fanciulla vai, segui quella strada che era già  segnata,
questo intermezzo è servito per portarti alla ragione.
Adesso vai! non pensare a ciò che hai lasciato,
non ti voltare indietro, vai! corri senza fermarti.
Il Cantore di storie di vita, improvvisato padre, madre, sorella,
che con tanto affetto e grande pazienza ha trasferito le sue esperienze,
cercando di dare un senso alla tua vita,
facendoti apparire una realtà diversa,  
adesso, ha finito il suo compito.
Quella persona bisognosa d’aiuto è cresciuta,
quella persona chiusa in se stessa che,
per comunicare ha iniziato a scarabocchiare dei fogli di carta, 
un po’ per gioco, un po’ per solitudine, riempendo pagine intere.
rifugiandosi sempre più in questa crescita espressiva,
tanto da essere travolta dalla furia impetuosa di un fiume in piena.
Costretta a vivere in solitudine sporadiche emozioni,
fantasiose illusioni di lievi sensazioni
scolpendo ancor di più quella isolata pagina di vita. 
Adesso, finalmente, questa sensazione di vuoto e di paura
che l’ha accompagnata per tanto tempo,
è scomparsa.
Adesso è cosciente di quello che sta succedendo,
percepisce che il ciclo si è concluso.
Se non vuol essere travolta nuovamente da questo fiume
fatto di solo illusioni
deve seguire  la sua strada, già da tanto tempo segnata
autore:domè

Questa poesia è stata scritta da admin, il 22 ottobre 2009 at 11:43, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



Una libera riflessione

Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore,
chi vuole essere primo tra voi sarà  schiavo di tutti voi.
Iniziamo questo scritto con le parole del Vangelo,
dette da Gesù ai fratelli Giacomo e Giovanni,
i quali avevano chiesto di volere sedere uno alla sua destra,
uno alla sua sinistra.
Volevano sentirsi grandi sedendosi accanto a lui.
Forse qualcuno potrebbe pensare:
ma perché in questa stanza si scrivono queste cose?
Perché in Eldy?
Che attinenza c’è con Eldy?
In particolare in questa stanza?
Ebbene si!
Cari amici noi siamo tutti qui, formiamo una bellissima Comunità,
sebbene in virtuale, ma ci siamo,
ci conosciamo da tanto tempo,
certo è anche vero che, non tra tutti corre buon sangue,
non tra tutti c’è un rapporto d’amicizia stretta,
sarebbe assurdo pretendere il contrario.
Diverso è il ceto sociale, diversa è la cultura,
l’esperienza avuta ci porta verso posizioni differenti,
ma almeno una cosa chiediamo che sia uguale per tutti,
l’Umiltà.
L’umiltà di essere vicini agli altri,
di essere umili servitori gli uni degli altri,
lo stare vicini a chi non ha avuto la stessa nostra fortuna.
Il mettere al servizio il suo sapere,
non cercando di violentare verbalmente,
solo per  il gusto di primeggiare, il mettersi in mostra a tutti i costi,
per soddisfare le sue mire di grandezza.
La gente che “riveste” un “ruolo”,
in questa chat è qui per servire,
servire, senza ambizioni, ma con umiltà,
mettendo al servizio degli altri il suo sapere,
per migliorare, giorno per giorno lo stare insieme,
mai e poi mai pensando di essere arrivati, di essersi
ormai seduti sugli scanni più alti.
È come voi, al vostro servizio con semplicità,
con onestà, migliorando per poter dare ancora di più,
non cercando onori, né glorie,
ma come servi, con amore,
con piacere e amicizia, per voi e con voi

autore:Domè  

Questa poesia è stata scritta da admin, il 20 ottobre 2009 at 04:55, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



L’Ape Regina

ape-regina-con-amore_0001

Sei come un’ape regina, rimasta piccolina.
Il tuo sguardo si posa su chi ti è accanto e,
vedendoli muovere, di fiore in fiore,
il tuo cuore si carica di invidia e di rancore.
Ti accorgi di essere diversa,
di non poter fare ciò che per gli altri è cosa naturale.
Canti, balli e svolazzi le ali, per farti notare,
ma metti paura per la troppa rabbia,invidia e cattiveria
che covi da tempo, tirando fuori il pungiglione per far del male.
Le persone che ti stanno vicine,
per il timore di essere punte girano al largo,
per non incrociarti,
lasciandoti su quello stelo a smaltire la tua rabbia.
Potevi volare di fiore in fiore,
come le api regine degne di questo nome,
ma il destino, accanendosi, ti ha tarpato le ali,
per non farti volare.
Sei un’ape regina, mezza realizzata.
Rifletti un istante, quanto ancora  potresti essere grande,
renditi conto, quante cose potresti realizzare,
solo se dimostrassi un pò d’amore e, di dolcezza,
anche se, purtroppo, dalla fortuna non sei stata baciata,
cerca di sostituire l’odio e il rancore con questi sentimenti,
che ti faranno onore, ti daranno gioia,
amicizia e grandi soddisfazioni.
autore:domè

Questa poesia è stata scritta da admin, il 19 ottobre 2009 at 04:25, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



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