Immaginavo
Pensavo, credevo…..illusione.
Vacue parole restano,
dette solo con le labbra,
senza partecipazione di cuore,
aride parole di brani
recitati a memoria.
Mutevolezza d’animo,
alla stessa stregua
di un camaleonte,
usi mutar per difesa,
tra precari sentimenti
scegliendo, un nuovo
abito da indossare.
Parole, solo parole,
vuote, disperse nel vento,
parole che possono,
anche far male.
Ma tutte le ferite,
col tempo si rimarginano,
la vita deve continuare.
Autore: antonino8.pa 11.19.10
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Son desto o son morto?
Era già scritto nelle pareti della sua mente, quanto il vento, profanando quella quiete, fece sentire la sua voce.
L’inevitabile destino stava per affiggere la sua firma, in quel percorso tortuoso e logorante, avvolto in un sottile strato di tristezza.
In quella stanza buia, e nel silenzio della notte, cercò la strada, meno infelice, tra quel labirinto di pensieri, dove quelle immagini si mischiavano cosi bene, celando, la vera ragione di una tragica conclusione.
Mentre, quell’uragano, sotto mentite spoglie, cercava in tutti i modi di spingerlo verso un’altra dimensione.
Accrescendo, invece, ancora più di confusione in quella sua già precaria condizione.
Un mondo nuovo emerse, dove, i ricordi e le esperienze di una vita precedente scomparvero per sempre.
L’inizio di una nuova vita, piena d’avventura, si presentò davanti.
In un immenso mare di serenità si trovò catapultato osservando l’orizzonte che si apriva al suo sguardo.Una musica armoniosa proveniva da lontano, mentre i gabbiani giocavano felici, per nulla intimoriti dalla presenza di quegli angeli maestosi che vegliamo sorridenti, pronti ad accogliere l’attimo fuggente.
Ma son desto o son morto?
Ma sono io che vado il giro o è la mia anima che vaga per il paradiso?
E quest’alone di felicità inaspettata, che mi avvolge e mi coinvolge, cosa vorrebbe significare?
In preda ad una paura mai conosciuta, si mise a gridare con forza e decisione:
Lasciami in pace! Io non voglio dimenticare! Io voglio vivere nel mio mondo e nel ricordo di tutto ciò che ho vissuto con passione e orgoglio. Dove ho cantato l’amore, ho ballato di gioia e vissuto nel dolore.
Questa è la mia vita!
Essa, mi appartiene e non mi sarà strappata facilmente, finché non sarà finita veramente.
Autore:domè
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COME SAPPIAMO IL VENETO STA VIVENDO UN MOMENTO DI DIFICOLTA’ PER L’ALLUVIONE, NOI POSSIAMO CONTRIBUIRE CON LA NOSTRA SOLIDARIETA’ MANDANDO UN AIUTO .
Quando si vedono delle terribili disgrazie in tv, ci si emoziona, si partecipa, si mandano aiuti in denaro, ma poi spesso siamo coinvolti fino ad un certo punto, siamo onesti, succedono in posti lontani, non ci conosciamo nessuno personalmente … Purtroppo è la verità.
Ma adesso sono persone che sappiamo bene chi sono, con Nadia-neve tutti, chi più chi meno, ci abbiamo dialogato, abbiamo visto il filmato della “sua” casa, lei non è un’estranea ed anche chi la conosce poco, sa chi è. La sede di Eldy poi ci coinvolge tutti e sapere che ha subito dei danni, ci addolora molto.
Auguro a tutti di trovare “la forza di andare avanti e ricominciare” con fierezza ed efficacia e non dimenticando, come dice Nadia che “c’è sempre chi sta peggio di noi”.
ELDYANI, AIUTIAMO AL MEGLIO CHE POSSIAMO IL VENETO E VICENZA!!!
Regione del Veneto
Unicredit Banca Spa. Chiunque lo desideri, può contribuire effettuando un versamento con le seguenti coordinate: intestazione: “Regione Veneto – Emergenza Alluvione novembre 2010” – codice IBAN: IT 62 D 02008 02017 000101116078.
Comune di Vicenza
IBAN: IT57C0572811810010570747633
presso la Banca Popolare di Vicenza Filiale di C.trà Porti, 12
causale: Fondo alluvione Novembre 2010 Città di Vicenza
oppure con versamenti diretti presso ogni Filiale della Banca Popolare di Vicenza con la medesima causale.
Numero telefono
SMS – TG-LA7 / CORRIERE DELLA SERA
2 euro per il VENETO al 45501
basta un sms da ogni cellulare Vodafone, Tim, 3 e Wind
Il numero vale anche per chiamate da telefono fisso
BIC: IBSPIT2P (per i versamenti dall’estero)
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odore di fieno
ricordo di te,
ricordi di estati roventi passate nei campi tra spighe lucenti,
carri traballanti trainati da buoi pazienti,
serate sullì’aia a guardar le stelle,
canti, balli,
odore di fieno,
profumo di pane,
l’abbaiare lontano di un cane,
sapore di vino,
l’ombra del vecchio noce
nasconde la tua voce,
dove sei?
un filo di paglia nei tuoi capelli neri,
un bacio rubato,
rimango a guardati abbagliato
dal sole al tramonto che scende.
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Storia
La vita è una storia
tutta da raccontare
Storie vecchie da non dimenticare
che hanno cantato la gioia ,
i dolori e l’amore.
Storie grandi, storie piccole
che ci sono appartenute.
Storie vissute da protagonisti
su un palcoscenico di vita
dove, in ognuna di essa, abbiamo lasciato
per strada qualcosa di noi.
Storie vissute intensamente,
dove, in più delle volte, non eravamo noi stessi.
Storie nascoste, nel profondo del cuore,
che difficilmente avremmo fatto uscire .
Storie di vita, che ci hanno cresciuto,
che hanno buttato le basi del nostro futuro.
Storie di sogni mai realizzati che,
di tanto in tanto,
venendo alla luce, ci hanno fatto star male
Storie allegre che ci hanno divertito,
storie triste con le lacrime agli occhi
per quanto amaro ci hanno lasciato.
Storie antiche come il mondo.
che avremmo voluto raccontare.
Ma, ci è mancato il coraggio per poterlo fare.
Quanti ma, quanti perché, quanti se
ci siamo lasciati alle spalle.
Oggi, stanchi e con i visi di rughe
ci stiamo pensando, quel tanto che basta
per sentirci felici di quello che abbiamo
e di quelli che siamo
autore:Domè
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