Poesie di Eldy

disperazione

disperazione

giornata ,nera,
mi sento solo,
dall’altrasera
che hai preso il volo,
senza un saluto,
senza un motivo
mi son bevuto
un fiasco di  vino
prima ero tristre
ora sto allegro
le paste miste
il” montenegro ”
ho festeggiato in allegria,
la tua scomparsa da casa mia
ho messo su sambe ed ho ballato
ora son savio?, no disperato,
la casa è vuota senza di te ,
non so neppure fare il caffè,
ho le mutande che son da lavare,
quattro calzini da rammendare ,
18 piatti ancor sul lavabo,
chiudo la luce e me ne vado.
vado in  giro ti vengo a cercare ,
son disperato non so dove andare,
hai  tanti amanti hai tanti  amici,
comincio dall’ultimo tu che ne dici ?
come un bimbino son qui che piango
e come un ebete solo rimango
se non ti trovo io mi suicido,
mi taglio le vene, la gola recido,
mi impicco alla quercia, mi getto dal ponte,
vado eremita la in cima al monte,
tutto sommato allegro sono
faccio che voglio, senza perdono,
senza i tuoi sguardi da comandante,
anche se sporche ho le mutande.
mi sento felice, mi sento un signore ,
senza di te sarà certo migliore ,
rimani pure dove ti trovi,
mi cerco qualcuna che forse mi sposi,
certo son vecchio, rincretinito,
la mia pensione però è un bell’invito,
perciò mia cara sai che ti dico?
adesso io vado……………………tu fatti l’amico.
pr27017-claun

Questa poesia è stata scritta da admin, il 6 novembre 2009 at 18:26, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



il micino

il micino
piove,
nuvole grige vanno,
gocce,
il vento le spinge sul viso,
freddo,
la mani gelate,
il capo scoperto,
cammino senza meta,
senza sapere.
la gente corre.
un gattino dentro una scatola di cartone,
piange, ha fame,
lo raccolgo,
trema,
mi scalda le mani,
è un battuffolo caldo,
cerca amore,
cerco amore.
abbiamo trovato il calore,
in una fredda giornata di pioggia.

neve1402

Questa poesia è stata scritta da admin, il 5 novembre 2009 at 19:04, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



UN PAZZO

matto

non ridere di me, ti prego,
tu non sai,
i miei gesti, i miei occhi,
tu non sai.
nella mia mente dimorano fantasmi,
volti mostruosi tormentano la mia anima,
lo so,
le parole hanno un significato,
a mè è impedito il metterle insieme.
come posso dire quello che vorrei?
è il caos nella mia testa.
parlo a me stesso e le parole hanno una logica.
le stesse parole uscite dalle mie labbra prendono il volo,
diventano foglie in un giorno di vento
formando un vortice turbinoso,
come sassi in riva al mare ondoso.
non ridere di me, io soffro.
un fiore è bello pure ai miei occhi,
il suo profumo lo sento pure io,
non te lo so dire, non te lo so descrivere.
raccogliere un fiore, accarezzarlo, mi fa felice,
un sorriso mi fa felice, una carezza mi fa felice.
a me basta poco.
tu non sai,
non ridere di me .

alfred

fiori10

Questa poesia è stata scritta da admin, il 2 novembre 2009 at 10:45, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



l’eden

a

Alf che è quello?
Un libro  Fred!
Lo vedo che è un libro!
Appunto!
Appunto Alf ?Che stai leggendo?
La Bibbia, Fred…
Me la spieghi Alf?
Non è facile Fred,
Provaci !
Ecco…, come dire? Dio………….
Dio?……….. Dio?
Si Dio!
Dio si sentiva solo ed ad un certo punto decise di fare qualcosa.
Disse : ora faccio la terra …
Disse faccio la terra e zac, fece la luce,
E fondò l’ENEL, Alf.
Incominci? Fred?
No Alf.
Dopo, una cosa al giorno, fece i mari, i monti , gli animali, i pesci, gli uccelli…………….
Si insomma Alf la rese abitabile ?.
Esatto Fred.
Alf dimmi? fece tutto da solo?
Si Fred era solo.
Scusa Alf?che ci faceva Dio da solo ?
Fred, mi pare che la Bibbia non lo dica.
Vabbè vai avanti.
………Finchè decise di fare l’uomo:
Uno solo?
Si, uno solo gli bastava .
Alffffffffff……………..?
Che cè?
Poveretto, chissa come si annoiava!
Già, infatti Adamo, cosi venne chiamato, chiese a Dio di avere un po di compagnia.
Dio gli rispose: Adamo senti, tu qui sei  solo, perciò il calcio scordatelo, alla tv non c’è mai niente di bello, con la politica ci sono sempre problemi……………..
…Allora? chiese Adamo.
Alf ! Avrebbe potuto protestare !!!
Lo fece Fred. infatti Dio pensò di dargli una donna perchè avesse compagnia.
Disse ad Adamo : mettiti  un attimo qui che ti prendo una costola e con quella ti faccio una donna.
L’idea non sorrideva ad Adamo ma il capo aveva deciso cosi.
Alf ma scusa, dove abitavano?
Dio li mise in un posto chiamato Eden.
Sembra un cinema Alf !
Adamo ed Eva stavano sempre insieme, sempre, e parlavano, parlavano.
Dio, vedendoli sempre appiccicati, pensò: questi combinano qualche guaio. Li chiamò e credendo che avrebbero capito al volo disse loro : fate tutto ciò che volete, a me non importa, ma, e su quel ma fece una lunga pausa proprio per rimarcare che lui intendeva dire un’altra cosa, non mangiate le mele di quell’albero. Quelle hanno un’altra destinazione.
Alf ?…le mele…….la destinazione…..ho capito abitavano in Trentino!!!!
No Fred !
…Eppure!!!
Ora Fred stai bene attento: qui viene la parte più importante di tutta la vicenda.
Sto attento Alf.
Tutti gli animali, fino ad allora, parlavano.
Anche i pesci? Alf?
…………………ssssiiiiiiiiii  FREDDDD anche i pesciiiiiiiiiiii!!!!!
Mah!!
Un serpente appollaiato sull’albero di mele prendeva il sole: era già da qualche giorno che li vedeva fare cip, cip, cip, cip.
Che vuol dire fare cip, cip ??
Te lo spiegherò un’altra volta Fred.
Vabbè!
Il serpente, geloso di Adamo, chiamò Eva sotto l’albero offrendole la più bella delle mele.
Alf……. di  solito quando si offre une mela per renderla più attraente la si strofina su una manica…
Dai Fred, smettila per favore, questo è il punto saliente!
Vabbè, però penso come ha fatto!
Intanto Dio, non visto, da lassù controllava tutto.
Facendo un po’ la scontrosella Eva si vezzeggiava con il serpente geloso e infido come tutti i serpenti, accettando, rifiutando, riaccettando e rifiutando ancora la mela non capendo esattamente quello che stava facendo e senza rendersi conto coscientemente cosa avrebbe provocato nella storia della terra quel gioco pericoloso.
Alf??……………era già una donnina allegra???
La stroria dice si Fred, era cosciente di quel che faceva.
Provocatoriamente si rivolse al suo compagno porgendogli la mela esortandolo a mangiarne un po con lei.
Dai…, un morso per ciascuno, diceva lascivamente.
Alf………….ma lui ci cadde subito nel tranello?
Fred…, quel continuo cip, cip, cip, lo aveva reso vulnerabile e debole psichicamente.
Esisteva già Psiche?
No Fred, t’ho detto che erano soli .
Allora quel nome lo hanno letto da qualche parte.
Forse Fred, forse!.
Insomma Fred: Adamo ed Eva mangiarono quella mela, quella stessa mela che Dio si era racomandato tanto di lasciare al suo posto.
Era molto arrabbiato perche gli  avevano rubato una mela?
Non mi pare una cosa cosi grave, Alf!.
Tì ho detto che poi un giorno ti spiegherò Fred .
Fallo ora, Alf !
No, dopo, con calma .
Vabbè, me ne devi  spiegare tante Alf che poi non te le ricordi  più.
Intanto tu Fred sei un testone!!!!
E tu un presuntuosa saccente.
Insomma Fred, Dio li vide, si arrabbiò e li sgridò molto, li costrinse prima di tutto a coprire le loro  nudità.
Allllllffffffff…………coprirsi???……………..erano nudi? tutti e due?………………………….nudi anche li????
Anche li Fred, fino allora non avevano peccato,
Gia da allora rubare una mela era un grosso  reato?
Quello si Fred, quello si.
Dio alla vista di quello spettacolo li condannò insorabilmente ad una vita di stenti e di povertà.
li costrinse a lavorare…
Fu molto severo con loro, come Brunetta?
E ad Eva disse: donna, tu partorirai con dolore………………
La fece partire a piedi?  scalza Alf!
Fred, ha detto partorire, non partire. Significa un’alta cosa.
Anche questa mi spiegherai Alf?
Era tanto arrabbiato Dio che pensò bene di scacciarli da quel luogo di beatitudine costringendoli ad andare in giro a cercare casa come si  fa ancora oggi .
Loro che fecero poi?
Si coprirono per la vergona, affittarono un caretto ed andarno in giro per il mondo con i figli nati da quella famosa mela, trovarono altre gente e fondarono paesi è città.
Alf…..? scusa sai? non erano soli sulla terra?
Basta Fred, sono molto stanco, fammi dormire un po’.
Certo Alf, riposa e grazie. Questo racconto mi è piaciuto .
Ricorda Alf che mi devi spiegare alcune cose .
Poi Fred…………………….poi……………………
Autore   alfred

Questa poesia è stata scritta da admin, il 29 ottobre 2009 at 17:08, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



vorrei

vorrei  avere un solaio
buio,
di quelli che mettono paura,
con la scala di legno,
un solaio di quelli in cui era vietato entrare,
sotto il tetto di tegole che quando pioveva gocciolava l’acqua,
e il sole entrando da una piccola finestrella
illuminava un fascio di polvere lucente
facendo volare la fantasia.
Vorrei districarmi nelle ragnatele con  un po di timore,
immaginando di essere nell’antro del mostro
e sentire il cuore sobbalzare ad ogni scricchiolio dei  miei passi.
temere e sperare che appaia il fantasma della nonna
che mi ghermisce con le sue gelide mani
cercare oggetti misteriosi, sconosciuti,
vorrei finalmente aprire quel vecchio baule polveroso
e dentro trovare una scatola di cartone piena di lettere profumate
vorrei che fossero lettere d’amore.
e con passo lento andrei alla finestrella
per leggere le parole d’amore che mi scrivevi
assaporare i  baci che mandavi.
sono solo, seduto sulla mia vecchia poltrona
il libro che stavo leggendo mi è scivolato dalle mani,
penso alla mia vita, a quello che avrei voluto avere,
a te che non sei mai esistita e riempi la mia solitudine.
allora la mia mente viaggia nell’ illusione per sopravvivere.
illusioni di un povero vecchio solo.

autore: alfred

Questa poesia è stata scritta da admin, il 21 ottobre 2009 at 16:20, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



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