Poesie di Eldy

la riga sul muro

piccolo che fai?
gioco,
a che cosa ?
faccio le righe sul muro col gesso,
davvero e perche?
domani le guardo,
e allora ?
tutti sanno che sono passato da qui ,
è importante piccolo?
certo,
perchè dici che è importante ?
tutti sanno che sono io .
ma sporchi il muro !!!
non mi importa !
e se non lo fai?
non esisto!
sai fare solo le righe?
si solo le righe col gesso, perche?
 righe-sul-muro

Questa poesia è stata scritta da admin, il 27 novembre 2009 at 23:35, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



cuore di cane

 

 

 

Ciao Alf,
… Fred…
leggi?
Si.
…………………
…………………
Cosa?
Una cosa ….
Una cosa, cosa?
Un racconto,
Bello?
A me piace Fred,
Fai vedere!!!!!! Bulgakov?
Si, Fred, Cuore di  cane.
Parla di un esperimento:
uno scienziato che decide di trapiantare parti di un uomo su un cane.
Alf, queste cose le fanno da tempo!
Fred, questa storia è stata scritta nei primi anni del 900!
….preveggente……!!!!!
in un certo qual modo Fred!.
L’esperimento è riuscito Alf?
Si è riuscito, ma ha dato molti problemi.
Di rigetto?
No Fred, altro…..
Altro????
Si, Fred, l’animale che ha subito il trapianto piano piano si trasforma fino a diventare un uomo.
Allora l’esperimento è riuscito?
E’ riuscito tecnicamente, ma sono cominciati anche i problemi.
Cioè?
Quello che era un cane è diventato un uomo ma conserva l’istinto dell’animale,
questo fa si che diventi difficile la convivenza fra la nuova creatura e le persone
che lo circondano.
Perchè Alf? Che succede? Abbaia?
Inizialmente si. I suoi versi eran quelli di un animale ma dopo impara a parlare e questo crea
un sacco di complicazioni al suo creatore.
Di  che genere Alf?
…con i vicini di casa, la polizia, la gente in generale………
Ma questo lo fanno anche molti uomini, Alf!!!!
Si, hai ragine, Fred.
Certo non deve essere una vita facile quella del cane!!!
Certo che no Fred, ma questo racconto ha una morale.
Quale?
Negli anni nel quale è stato scritto, la Russia era scossa dalla rivoluzione e il racconto
mette in evidenza la condizione del popolo a quel tempo.
Capisco.
E come finisce, Alf?
Dopo varie traversie lo scienziato decide porre fine a quella cattiva creatura.
Noooooooooooooooooo!!!!! Lo sopprimeeeee!!!!!!!!!
No Fred, non può, ormai è un uomo.
Ed allora?
Lo opera nuovamente e lo ritrasforma in un cane.
Alf, dimmi……. è stato un bene?
Chi lo sà, Fred!!!!   Chi lo sà.!

 

liberamente tratto dal romanzo di
mikail bulgakov
 

 
 
 

 

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Questa poesia è stata scritta da admin, il 23 novembre 2009 at 16:38, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



aspetto te

dove sei?
con chi sei?
che fai ?
e io ?
sono qui,
per te ,
aspetto te,
solo te,
sono solo a guardare nel vuoto,
sono solo a pensare al niente,
fantasmi attraversano la mia mente,
i minuti passano lenti,
dove sei ?
con chi sei ?
e io ?
mi struggo,
sono solo,
aspetto chi mi darà un attimo d’amore,
quell’attimo che per un attimo sarà l’eternità.

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Questa poesia è stata scritta da admin, il at 12:07, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



la prima volta

LA PRIMA VOLTA

Ricordo la prima volta che ti ho visto: eravamo nelle feste di Natale e i miei genitori
avevano deciso di passarle nelle nuova casa di Spotorno che da poco avevano comperata.
La vigilia papà mi portò sulla passeggiata che nei giorni di festa era sempre affollata di persone.
In quel viavai rimasi colpita dal fatto che nonostante non fosse assolutamente freddo le signore
erano tutte impellicciate, mentre io avevo un golfino di lana sulle spalle, la gonna di jeans
e le solite scarpette di gomma di sempre.

Fu allora che ti vidi.

Ti conoscevo già ma non ti avevo mai visto cosi da vicino.
Mi avevano molto parlato di te: ti avevano descritto molto grande,
calmo, minaccioso, calmo e pericoloso allo stesso tempo,
imprevedibilmente capriccioso, capace di esplodere senza riguardi per nessuno.
Mi dissero che esigevi di essere rispettato e temuto, dicevano pure che tutti ti amavano
e che tu non eri amico di nessuno.
L’averti visto cosi da vicino mi mise un’enorme soggezione:
ero ancora una bambina e tu eri così grande!.
Mi accontentai di guardarti, ma mi ripromisi che un giorno ti avrei affrontato.
E il giorno venne.

Era d’agosto.
Avevo compiuti sedici anni proprio in quei giorni terribilmente caldi.
Tu eri li, calmo ed imbronciato, come sempre; io ero sola.
Mi sono avvicinata a te e tu per un attimo ti sei ritirato come se fosti stato colto
da un improvviso imbarazzo, ma ecco, tutto ad un tratto, silenziosamente, mi accarezzi i piedi.
Sento un brivido improvviso salirmi fino alla nuca.
Ti guardo e ti sfido.
Continui.
Mi accarezzi le gambe e piano, piano sali, mi accarezzi le cosce, mi cingi i fianchi:
sono sensazioni nuove e meravigliose. Lascio che arrivi al ventre.
Sono terrorizzata, vorrei urlare, fuggire via, ma quello che provo è bellissimo
ed è la prima volta che ho sensazioni simili.
E piano, piano, con un crescendo di brividi che confondo con la riluttanza lascio
che mi accarezzi il seno, le spalle: Oddio sono tutta bagnata,
mi sembra che tutti guardino me, ho la testa confusa, non so più cosa fare!
Ho paura! E’ la prima volta per me, ho troppa paura!
Vorrei scappare via , correre, ma sono come impietrita, terrorizzata.
Mi manca il respiro, tremo tutta e per non vederti mi copro gli occhi con le mani.
Singhiozzo e piango, disperatamente.

Ora basta!
E’ meglio che torni indietro perché qui non si tocca più e io non sono ancora capace di nuotare.

Questa volta la sfida l’hai vinta tu ………MARE!!!
ragazza-sulla-sabbiaok

Questa poesia è stata scritta da admin, il 20 novembre 2009 at 15:45, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



una lacrima

ho inciampato in un fiore,
ero distratto, l’ho calpestato.
Mi sono chinato  per raddrizzarlo,
speravo che questo  bastasse a farlo riprendere ,
speravo capisse,
ero  distratto,
era l’unico fiore .
m’è uscita una lacrima
m’è uscita una lacrima ed caduta sui suoi petali ,
quella lacrima brilla al sole ,
in quella lacrima c’è tutto.
Mi sono chinato ancora e ho raccolto quel fiore:
lo conservo per donarlo te.
 

rosa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 18 novembre 2009 at 10:57, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



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