E ti cerco,
ohh,
nell’universo,
ohh,
e grido forte,
per te;
anche se sei lontana,
anche se non mi senti;
è maggio ormai,
e la brina
è lontana,
l’inverno
è andato,
portato
via
dal vento;
e noi,
due canne sferzate,
dal maestrale,
due vite sospese,
due anime perse;
io e te,
da soli,
in questo mondo scuro,
futuro incerto,
chi lo sa,
e restiamo
solo noi,
e non ti perdo,
e ti penso,
anche se è passato
tanto tempo,
anche
se la gioventù
è alle spalle,
noi due,
vite
in mezzo a questo niente,
a questo
casino;
mondo indifferente,
non capisce niente,
mondo da dimenticare;
solo noi due,
io e te.
autore.stefano medel
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Montagna notturna,
scendendo lungo
il crinale,
verso la vallata di gavi;
cespugli e arbusti
in penombra;
alberi e pini,
oscuri e velati;
odori di montagna
primaverili;
odore di fieno,
di stalle,
di erba novella tagliata,
di paglia,
di lavori alpestri;
odore di montagna,
di natura,
di libertà,
che ti accompagna,
mentre discendi,
con la macchina,
sperando di non
cozzare,
contro qualche capriolo,
o cinghiale;
qualche lepre,
corre a nascondersi,
abbacinata
dai fari;
montagna.
Autore: Stefano Medel
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Incantevoli riflessioni
Una nuvola di piume bianche
Uno specchio d’acqua limpida
Galleggiano maestosi i cigni
Pavoneggiandosi in tutta la loro bellezza.
Mi siedo sulla riva
assaporando il tiepido sole che mi riscalda il viso.
Una vela lontana dondola dolcemente.
La quiete e la calma prendono posto dentro di me.
Un sogno riaffiora.
Un sogno lontano
Sognato e svanito.
Un soffio di piume rincorse e perdute
Perdute nell’aria come tanti pensieri.
Come cigni bianchi nella loro bellezza
Bellezza è la vita
Bellezza nei suoi momenti
Bellezza nei suoi ricordi.
Autore Maurizia
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E mi manchi,
stella all’imbrunire,
che il cielo
si fa rosso,
e le nubi scure;
volano i colombi,
e le poche rondini
alte;
il bimbo gioca,
aria tiepida
primaverile,
polvere,
soleggiato;
la madre lo scruta,
attenta;
silenzio,
cala la sera,
odore di cena,
piatti e posate,
che si muovono,
voci sommesse;
fa fresco in casa,
e pensi a lei,
alla fine del giorno,
lei,
lei,
lei.
Autore: Stefano Medel
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Polvere,
nei miei pensieri,
polvere di ieri,
di cose andate,
finite,
lasciate;
polvere
di stanchezza,
di cose non fatte,
o non ancora finite;
fatica a togliere la
polvere,
da un lavoro da cominciare,
una cosa da fare;
vorresti scappare,
o nasconderti un pochino,
girarci intorno,
finchè puoi;
polvere,
da togliere,
sopra la tua pigrizia,
e voglia di fare,
che devi ancora trovare,
polvere,
per le cose da fare,
che aspettano lì,
finche non le finisci,
finchè non le fai.
Autore: Stefano Medel
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