Futuro !
Cariatidi storiche
si avvicendano tetre
al timone ormai stanco
che ci porta all’oblio.
Speranze avvilite
dei nostri germogli
d’esser parte fattiva
di un giusto domani.
L’entusiasmo si spegne
e rimane la rabbia
che si urla violenta
nelle strade confuse.
Ormai solo timori
la miseria che preme
e le lacrime crude
di chi teme la fame.
E di colpe si veste
un passato ancor nostro
di baratti e di sogni
di un confuso edonismo
che con cruda realtà
ci presenta il suo conto.
Ci rimane un riscatto
che rischiara di luce
è la giovane voglia
di guardare al futuro.
Autore: Franco Muzzioli
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Valica i limiti del tempo
Oltre le barriere dell’anima
Regali di tenerezza
In avidi baci
Tempra di passione, di fremiti
in elezione iniziatica
in planimetria di desideri
in soliloqui di pace
in vita innamorata.
Talamo sacro di culle d’amore.
Amore
Tetti di luna
Che accarezzano mille baci.
Vita e fuoco
In ceppi ardenti di memoria e storia.
Amore che bacia la vita
In quieto
Respiro.
Autore: Simona Nurchis
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[ un piccolissimo consiglio: mettete in funzione la musica e mentre l’ascoltate leggete la poesia, l’insieme è molto suggestivo ]
La nebbia avvolge ogni cosa,
nel buio del bosco..
uomini come ombre si perdono,
ombre .. con un cuore che batte
forte.. . Il bosco tace..
pensieri volteggiano nell’aria
sembrano danzare..prendono forma
visi parole ..occhi che scrutano
nella mente.. . Lontano, bagliori
di colpi..traccianti che spaccano
illuminando il cielo.. . Il fiato
che si fa fumo..e il freddo gela
le goccie di sudore.. .La paura..
uno spettro da tenere lontano..
ma presente tanto da poterla toccare.
Un boato..una vampata lingue di fuoco,
troppo vicino..tanto da far fischiare
le orecchie.. Qualcuno impreca..,
state giù..un’altra voce..si sussegue
in un punto non definito nel buio.. .
Un’altro boato assordante .. questa
volta sentiamo la terra schizzare
in aria..coi sassi..che ci piovono
addosso.. . Via via da qui.., ma
non possiamo dobbiamo mantenere
la posizione..lo sappiamo tutti..
Adesso il cuore si fa sentire in gola
come un tamburo.. picchia nelle tempie,
dobbiamo fare qualcosa..
Avanziamo piano..la nebbia è nostra amica
metro dopo metro..
la vita è appesa ad un filo..
restiamo nascosti come cani braccati..
ma adesso riusciamo a vederli..
bestie sanguinarie.. stupratori,
assassini in divisa,
di gente inerme .. uomini vecchi bambini..,
il loro capo.. Milocevish
lanciano bombe nei mercati rionali..
e ridono.. ridono.. .
Quelle risate riecheggiano nella
notte.. sembrano provenire
dall’inferno.. fanno male a sentirle.. .
La rabbia cola dai nostri occhi..
dobbiamo annientare quei mortai..
che sputano morte..
non sanno dove siamo adesso..
la sorpresa, l’attacco immediato fulminante
ci sarà d’aiuto.. .
Sono a tiro di granate..
dobbiamo adesso o mai più.
La radio gracida qualcosa..
siamo tesi.. ma un 999,
ci impone di ritirarci.. .
Non sappiamo perchè..
ma gli ordini non si discutono.
Lo scempio continuerà..
rimango solo coi miei pensieri
solo a cercare di capire
cos’è la belva umana..
solo ad asciugare le lacrime
che copiose solcano il viso.
Autore: Bigio
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Se il buio mi tradisce ed i ricordi nell’indifferenza del mondo
si appannano ,un silenzio che non mi appartiene
tiene unite le foglie in un tenero abbraccio.. Attraverso un sorriso vedo
ridisegnata
la vita.. Tocco con la mente i tuoi sporchi vestiti , e
,per un vano tentativo
di appoggiare quella speranza che si gira intorno, mi immedesimo in una
dignita’ mai inseguita dall’orgogliio..Attraverso un sorriso vedo due vite;
quella che ha perso la sua storia e quella che la insegue, ma senza piu’
timore alcuno,
si osservano, si rincorrono ma non si incontreranno mai..Attraverso un sorriso
,quei profondi solchi di vita passata brillano alla luce di una stella ,mentre
il vento freddo asciuga con fretta una piccola lacrima colorata….
Autore: luigi4lc7.lc
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Franco Muzzioli ci suggerisce un romanzo-poesia …..che ritiene possa essere argomento per “Eldy-Poesie”.
Vorrei segnalare il libro “caduto fuori dal tempo” di David Grossman , autore israeliano che ha scritto tra gli altri anche il notissimo “ad un cerbiatto assomiglia il mio amore”.
Il figlio di Grossman è ..”caduto fuori dal tempo”, giovane soldato israeliano morto nelle guerre del Sinai, è lui che è uscito dalla vita quindi dal tempo.
Il “romanzo” è una poesia lunga 183 pagine , Grossman e sua moglie si confrontano disperatamente, sono un uomo ed una donna esiliati nella terra del dolore, parlano di quel “laggiù” dove è stato confinato il loro figlio e dove vorrebbero andare.
Lui dice disperatamente:
” E’ solo che il cuore
mi si spezza
tesoro mio
al pensiero che io
che abbia potuto
trovare
per tutto questo
parole”:
come se si sentisse colpevole di poterne parlare .
E’ un “romanzo ” da leggere come una poesia , un romanzo da recitare a noi stessi , immedesimandoci nella loro volontà di sottrarre la memoria alla tenebra e riconsegnarla alla vita.
Aggiungo altri due punti , molto toccanti del romanzo-poesia:
“No, non è più possibile così, non è più possibile che noi, che il sole, gli orologi, i negozi, la luna, le coppie, che gli alberi nei viali rinverdiscano, che il sangue nelle vene, la primavera e l’autunno, la gente, semplicemente, che ci sia banalità nel mondo… che i figli degli altri, la loro luce e il loro calore…”.
e ancora.. “E’ morto in agosto, e quando quel mese finisce io immancabilmente penso: come posso passare a settembre mentre lui rimane in agosto?”
Questa poesia è stata scritta da francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui