Straccio..
Un giorno di festa..
luminarie per le strade
fredde, imbiancate dalla neve..
Le persone passeggiano
imbacuccate in cappotti
qualcuna si ferma..
davanti alle vetrine
scintillanti di luci..
Su in alto campeggia
una scritta ..Buon Natale..
Fermo al semaforo..mentre
attendo il verde..osservo
la scena.. .
Il solito rituale..ogni anno
si ripete..
piccoli fiocchi di neve
scendono dal cielo..
è arrivata una nuova
pertubazione..nevicherà
forte fra qualche ora..
Torno a casa dopo giorni
di assenza.. sono stanco
mortificato.. per un
lavoro..andato male..
Pensieri si intrecciano..
immagini si sovrappongono..
Mi siedo al mio solito
posto..sul divano..
la sala è in penombra
il mio cane mi fa festa..
poi si accuccia accanto
a me..lo accarezzo..
e lui si addormenta
tranquillo.
Vorrei riposare anch’io
un pò, solo un pò
ho tanta stanchezza
sulle spalle..
ma gli occhi non mi
si chiudono..
ne ho voglia di
pensare a quei
gomitoli di strade
affollate di gente..
voglio restare qui
in quest’angolino
del cuore..dove
il sole stenta ..
dove non ci sono sorrisi
non ci sono luminarie
Voglio restare qui come
uno straccio posato
e dimenticato..
qui.. dove il silenzio
ulula..
qui dove qualcuno ..
ha lasciato un vuoto..
senza rispetto.. senza
un perchè..
Guardo fuori da vetri
i fiocchi scendono copiosi
coprono ogni cosa..
anche uno straccio
come me..
Autore: Albino
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CI SEI TU
Mi sentivo sola
perduta
mi chiedevo come farò
cosa farò in quel silenzio…
sento il tempo che passa
mi ascolto dentro
vorrei dormire
ma sei come un tormento nei mie sogni…
mi hai dato tanto
mi ascolti tanto
ti ho scritto tanto
e ora non posso piu fermarmi
ho cominciato a correre…
Sei cosi bello
cosi vivo
non riesco a starti lontano
vorrei toccarti
sentirti vicino
stringerti
voglio continuare a sentire…
vorrei dirti tante cose
ma le parole non escono come vorrei.
Tu sei il mio amore
stammi vicino
accompagnami sempre
nei miei sogni più belli
anche se tormentati.
Autore: Sery.pd
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NATALE..
La notte è scesa repentina,
ho camminato a lungo,
adesso le case, sono solo
dei puntini luminosi..
luci lontane come
il fumo dei camini che
si alza al cielo.
La luna illumina..il fiume
una striscia d’argento..
come un sentiero..
è bello guardare ..
ascoltare il silenzio..
è una notte di pace.
Stanco mi siedo..
su un masso..osservo
lontano..non ho parole
ne pensieri da seguire..
il gelo ha colorato di bianco
ogni cosa..
un candore che entra anche
nel cuore.. .
Una leggenda narra
di un bambino..
che naque in una mangiatoia
il freddo era pungente
un bue e un asinello
lo riscaldavano col loro
fiato.. .
dicono che fosse il Re dei Re..
ed i pastori coi loro greggi
seguendo una stella.. andarono
ad adorarlo.. .
E’ solo una leggenda..non si sa
quando sia nato veramente..
ma qualunque sia ..
questa è una notte magica..
una notte di pace.. .
Guardo le stelle..sembrano
luminarie..non c’è
una stella a guidarmi.. no,
ma ascolto il loro canto
le loro eterne parole..
<>
Ascolto e taccio ..
abbasso lo sguardo..
sul mio zaino a terra..
accanto appoggiato
un mitra.. una fondina
con dentro una pistola..
Riguardo ancora le stelle..
ho gli occhi lucenti
di lacrime..
Mi pare di sentire ancora..
quell’eterne parole..
adesso dicono..
<>
Lontano l’eco di una campana
mi giunge..
è mezzanotte..è nato..
m’inginocchio ..
e prego… .
Autore: Albino
Inviato il 06/12/2012 alle 09:36
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LUPOS
La pioggia scende sul viso,
piano senza quasi far rumore,
le foglie ingiallite degli alberi
gocciolano, sta arrivando il buio
e con esso banchi di nebbia
salgono ad avvolgere ogni cosa
mentre il bosco tace.
L’uomo chiuso nel suo Gorotex
è accovacciato accanto ad un fuoco,
un fuoco che stenta ad attizzarsi,
la legna bagnata fa fumo..
ma l’uomo insiste, il freddo
gia pungente aumenterà nella notte
che incombe.
La pioggia continua a scendere
e l’uomo si lascia bagnare,
non vuole ammettere che forse
non è solo acqua quella che gli
solca il viso, un viso tatuato da
rughe che il tempo ha scavato..
come quel silenzio che gli
pervade il cuore, l’anima.
Finalmente lingue di fuoco si alzano
al cielo.. l’uomo tende le mani
per riscaldarsi,il fiato si fa fumo
danza nell’aria come i pensieri
che si susseguono.
Poco distante un rumore come uno
sparo..nel buio..poi un vecchio
albero cade fragorosamente.
L’uomo fa in tempo a spostarsi
per schivare i lunghi rami..
che quasi hanno spento il fuoco.
Anche gli alberi che vivono più
degli uomini muiono..
muiono da soli fra altri alberi
proprio come gli uomini fra
altri uomini..
si nasce da soli si muore da soli.
PER TUTTO C’è IL SUO TEMPO, Cè IL
SUO MOMENTO PER OGNI COSA SOTTO IL CIELO
UN TEMPO PER NASCERE UN TEMPO PER MORIRE
ECCLESIASTE 3 :1.2
L’uomo si risiede accanto al fuoco
dopo averlo ravvivato
La pioggia adesso è aumentata di densità
sente le gocce cadere sul suo cappello
sulle spalle.. non vorrebbe essere li
solo come un cane , perso nel buio
avvolto dalla nebbia.. ci pensa
mentre sente il freddo penetrare fin
nelle ossa..lo stesso freddo che spesso
avverte nel cuore.
La sua vita in fin dei conti l’ha spesa
fra i silenzi dell’anima, fra sguardi
di indifferenza e lacrime che fanno male..
quando forse bastava poco,
un sorriso, una parola un gesto..
per fargli bella la vita.. ma una
delle sue digrazie maggiori , è stata quella
di amare le persone a modo suo e non al loro
e di essere stato amato cosi come si osservano
le stelle .. da molto molto lontano.
La nebbia è fitta adesso
oltre il chiarore della fiamma solo il buio
ne luna ne stelle.. solo un maledetto buio
nero come la morte.
La morte quella che gli ha camminato accanto
cento mille volte senza ghermirlo .. o quasi.
L’uomo pensa riflette.. si è così
si comincia a morire nel momento in cui
si nasce.. .
Muoino gli alberi, le persone, gli amori
le amicizie.. nulla è eterno..
Ha imparato molto presto,
insieme ad altri intorno a lui, la fine
della vita umana.., come la perdita
più dolorosa, come una tragedia..
un addio da cui non c’è ritorno.
Fin da piccolo ha avvertito tutto questo
quando vedeva gli altri morire
quando è stato faccia a faccia col lutto
dei suoi genitori, quando ha sperimentato
la perdita dolorosa di amici , parenti..
persone con cui ha lavorato.
Mille volte si è chiesto se la morte
è insita nella vita ,o è tutta la vita
insita nella morte.
Un pò come essere o non essere di Shespir
Ma quello che onestamente ha trovato
corretto dire è che nessuno mai può
veramente conoscere la morte finchè è vivo
e che nessuno mai può conoscerla neppure
una volta morto.
Perchè alla morte di un individuo ,
la specifica avventura umana che comprende
se stesso, la sua coscienza, la sua vita
psichica e il suo essere al mondo ,
non ci sarà più
La mente smetterà di lavorare,
cesserà ogni sensazione,
non ci saranno sentimenti,
la capacità dei movimenti si arresterà..
il tempo si fermerà….
Continua a piovere ..l’uomo è sempre li
si lascia bagnare..
ora sa che quell’acqua che gli solca
il viso.. sono cristalli di sale..
sa che .. PER TUTTO C’è IL SUO TEMPO,
C’è IL SUO MOMENTO SOTTO IL CIELO ..
UN TEMPO PER NASCERE UN TEMPO PER MORIRE..
Autore: Bigio
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Per Nico
È sceso l’inverno nella tua vita
Nico dolcissima amica.
Lo illuminerai con il tuo sorriso
lo riscalderai con il tuo ardore
porterai amore a piene mani.
Lo accenderai di gioia
non sarà più inverno su di te.
Voglio immaginarti nella musica
che accompagnerà i tuoi passi.
Passi che non conoscevi
sarà il tuo coraggio ad accompagnarti
sicura verso il popolo che hai tanto amato
e continuerai ad amare.
Attraverso i nostri pensieri
attraverso i nostri cuori che palpiteranno
per i tuoi sogni
Autore: robbi
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