Batte e ribatte,
noiosa,
la pioggia
sulla finestra
della chiusa stanza.
Nel silenzio
palpita
un cuore,
palpita un cuore
d’amore.
O Iride,
inutile e vana
vuoi
che sia
la speranza?
Senza di te,
lontano da te,cuore
ad un eterno
soffrire
mi condanni?
Lorenzo.rm
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O Iride,
la luce si spegne.
Si tingon di buio le case.
Lontana, la stella a noi cara
si veste d’azzurro.
La guardo e l’amore
che da essa promana
m’investe. Vacillo.
Ti guardo. Lontana,
lontana tu sei,
simile all’astro fuggente
che miro.
Eppure sei viva.
Ti tocco. Ti bacio.
Sei donna. Sei mia.
lorenzo.rm
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Piangere, perché piangere dovrei,
s’io posso accarezzare il tuo bel volto,
radioso, splendente di gioia,
Iride mia?
Felice io sono. Felice
di stringerti a me, fremente, dolcissima.
Piangano gli altri;
e il vento che soffia più forte
nelle notti invernali e pare
un lamento il suo sibilo acuto
al di sotto degli usci.
Anch’esso m’invidia?
M’invidia il tuo bene?
Sospirino gli altri tentando
malevoli inganni
per toglierti a me.
Nessuno potrà mai strapparti
al mio amore.
lorenzo.rm
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Amica luna,
sorta improvvisa
ad illuminare
la squallida scena
di questo pietroso deserto,
rompi il triste eppur dolce
canto della fanciulla lontana.
Notte superba, tronfia
di amori e lussurie
nei sordidi vani di miseria,
odio ispira verso gli impudichi
calpestatori di inermi.
Notte, perché rancor non mi scuote
afferrandomi per i capelli?
Iride amo, femmina ingrata,
e il suo ricordo
m’attrista e m’acquieta
nell’inutile dormiveglia
di una vana infelicità.
lorenzo.rm
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Languore di gemiti infranti
dal dolce infuriare del mare,
sbattuto dai prorompenti marosi.
Iride, supina, ascolta
l’incanto d’amore
che il seno le scioglie,
quasi arrestando
I battiti sordi che prima
scuotevano il fragile petto.
Piange, dimentica.
Domani, al lindo chiarore
dell’alba, scuotendo
le membra intorpidite
dal riposo senza riposo,
si chiederà se la vita
sia degna d’esser vissuta.
Cornici di alghe infiorate,
dal rinfrescante, smanioso
profumo, siatele compagne
nella notte senza fine.
Il sole, col fiero cipiglio,
luce ridonerà alla sua anima,
appagata nel desiderio snervante.
lorenzo.rm
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