Passa il tempo, corre via veloce, lascia i propri segni, sul corpo, sulla mente, ormai stanca.
Ricordi come souvenir, di luoghi, di persone, foto ingiallite, in un vecchio album, che nessuno vedrà mai.
Nel silenzio della solitudine, ascolto i battiti del cuore, che mi riportano a te, unico fiore nel deserto.
Tutto adesso sembra difficile, anche trovare le parole, per dipingere sentimenti, raccontare le sfaccettature dell’anima. Meglio resettare tutto, ripensare alla vita.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 25 giugno 2015 at 20:11, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui
Dedico questo saluto all’amica Maria. E’ uno stralcio, molto profondo, della malinconica nostaglia di Fernando Pessoa, un poeta che ho amato molto.
Saluto tutti coloro che mi leggeranno, togliendomi il cappello a larghe falde, quando mi vedono sulla mia porta appena la diligenza spunta in cima al colle. Li saluto e auguro loro sole, e pioggia, quando la pioggia è necessaria, e che nelle loro case, presso una finestra aperta, ci sia una sedia prediletta ove possano sedersi leggendo i miei versi. E che leggendo i miei versi pensino che io sono una cosa naturale: quell’albero antico, per esempio, sotto la cui ombra si sedevano da bambini, con un tonfo, stanchi di giocare, e si asciugavano il sudore della fronte accaldata con la manica del grembiule a righe.
Fernando Pessoa
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 3 giugno 2015 at 14:12, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui