Poesie di Eldy

Lultimo smakk

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Te lo dovevo, amica mia.. non chiedere perchè..il cuore sa. Adesso che sono lontano, mi accorgo che tu non ci sei. Tu una parentesi rosa, una meteora vagante nello spazio eterno..non ci sei.. . Mi hai tenuto compagnia, tra un sorriso ed un litigio..tra parole affettuose e fredde.., anche quando mi mancavi sapevo che c’eri..da qualche parte c’èri.. .Adesso sono lontano..viaggio come Icaro verso il sole, saprò volare la oltre le soffici nuvole..non temere,  ritornerò nel mio mare silenzioso..e adagiato su uno spicchio della luna sarò li..a guardare il mondo girare..e ogni giorno al calare del sole come un guardiano solitario accenderò l’astro d’argento, affinchè illumini i tuoi sogni.. le tue speranze.. .Mi mancherà qualcosa certo..ma mi consolerò..pensando che da lontano ogni volta che vedrai il grande glogo mi regalerai un sorriso..ed io lo prenderò, lo metterò lì fra le eterne stelle per dire a tutti che la vita .. è bella.

Questa poesia è stata scritta da admin, il 13 novembre 2010 at 07:30, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



La stella

martin
La vita di ogni essere umano, è sempre speciale, chiunque esso sia, qualunque cosa faccia, qualunque cosa dica. Ci sono uomini che hanno fatto grandi cose, poeti e scrittori che con i loro brani hanno saputo spostare mari e monti, ricongiungere cuori, ci sono altri, quelli semplici, che con il loro quotidiano lavoro,senza tanti fronzoli ne clamori, hanno portato avanti e portano con estremo sacrificio il fardello, della vita, ognuno di loro ha una stella, che li accompagna silenziosamente nel loro cammino..c’è chi riesce a vederla, c’è chi non sa di averla, chi la cerca..chi l’aveva e l’ha persa. La mia mi fu donata tanto tanto tempo fa, ero un ragazzo, la trovai nella solitudine di un pianto, in riva ad un torrente, non sapevo nulla della vita, nè del bene nè del male..,cercavo qualcosa che la vita, per volere di chissà chi, mi aveva tolto.., un Dio.. un Demone.. chi può dirlo con certezza.. , mi addormentai sotto un albero di melo, mi svegliò un vecchio contadino che passava di la.. . Ragazzo ehiii svegliati, mi strattonò diverse volte, aprii gli occhi e vidi un viso rugoso , segnato dalle stagioni del tempo, due occhi piccoli e scuri.. . Ragazzo ..che ci fai qui.., perchè non sei a casa tua..non senti che freddo che fa..? Lo guardavo spaventato, non ho fatto nulla di male mormorai.. . Allora perchè sei qui?..Non hai una casa.. .Sono scappato dal collegio. Haa ma allora sei tu quello che tutti stanno cercando.., cosa è successo perchè sei scappato.. . Dimmi ragazzo stai bene?..Hai gli occhi lucidi.. . Mi mise la mano sulla fronte..scottavo molto. Tu hai la febbre..devi stare a letto e al caldo..non puoi rimanere qui, vieni con me ti porto a casa mia..devi mangiare una minestra calda..non temere.. sistemeremo tutto.., da quanto tempo sei qui.. . Non lo so dissi, credo un due giorni.. . E cosa hai mangiato.. . Nulla risposi.. . Tirati su dai andiamo a casa mia..ti farò mangiare e dormire poi vedremo il da farsi..va bene?. Lo seguii senza dire parole, a testa bassa.., lungo il cammino sulla strada sterrata, trovammo una macchina dei carabinieri.. . Meno di un minuto..ero in macchina con loro.. . Quelli come te finiscono male, sei un delinquente, e finisci in galera….lo schiaffo mi fece sanguinare il naso.. Guardai il vecchio contadino..dai vetri dell’auto, aveva le lacrime agli occhi.. .In un ufficio della caserma, seduto su una sedia guardavo un vecchio maresciallo che mi fissava, le domande su come e perchè si susseguivono..poi la sua voce divenne mansueta.., per questa volta non ti faremo nulla, ti riportiamo..da dove sei scappato in attesa di sistemarti in qualche altro istituto, ma se lo rifarai ancora per te saranno guai seri..hai capito quello che ti ho detto?..Feci cenno di si col capo.. . Solo gli asini..muovono la testa..rispondi con la tua voce.. Si signore risposi.. . Ti accompagno io personalmente, nel dire queste parole mi mise la mano in testa.. . Ma tu scotti hai la febbre aggiunse.. Cosa hai fatto al naso.., sono caduto mentre correvo risposi.. . Poche ore dopo ero a casa del maresciallo, in un letto profumato di pulito..con una grande zuppa di latte caldo..che sua moglie mi aveva preparato.. . Passò circa una settimana, mi rimisi..tornai in collegio, quel maresciallo veniva spesso a trovarmi.. . Devi studiare se un giorno vuoi diventare come me.. ti piacerebbe fare questo lavoro da grande? ..Non lo sapevo..ma una stella mi era stata donata.., passarono giorni,  mesi anni.., Il vecchio maresciallo era andato in pensione.. lo andai a trovare.., dai suoi ormai 78 anni.. mi riconobbe subito e mi abbracciò come un figlio.. . Mi devo mettere sugli attenti davanti a te disse.. signor tenete..anche se la divisa è diversa.. . Lo abbracciai..con immenso affetto.. e le mie lacrime si mischiarono con le sue.

Questa poesia è stata scritta da admin, il 12 novembre 2010 at 08:51, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



Origine

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Infiniti cieli notturni,
trapuntati di lucenti stelle.

Immense distese d’acqua,
tinte dal sole che pigro,
lentamente scende a riposare.

Cime di maestose montagne,
ammantate di candido splendore.

Rigogliosi boschi, ridondanti
di colorate fragranze di vita.

Incantevoli immagini che
mi riportano alle origini,
che, ineluttabilmente,
mi conducono a Te

autore:antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 11 novembre 2010 at 15:19, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



Chi sa volare

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Volare..di notte lassù nel silenzio delle stelle, certo non è facile,per chi osserva la vita come un cieco.., e piangere ancora, sentire ancora quel dolore che attanaglia il cuore..non è facile..mormorare parole, immaginare di sfiorare un viso con la punta delle dita..qui nel silenzio, tu amica cara non potresti capire questa vita senza fiato, e mendicare un sorriso..tendere una una mano..cosa può costare, tu non non puoi capire.. . Volare in alto nel buio,la oltre le nuvole,non tremare di paura..cosa può costare,sentire il cuore fermarsi e ripartire ,mentre stringi fra le braccia un angelo caduto nel fango, avere le mani sporche del suo sangue , sentire la rabbia colare dagli occhi..cosa può costare.., vedere il cielo esplodere..per fanatica follia, tu non sai amica cara.. . E ritrovarsi a pregare un Dio che non c’è, cosa vuoi che sia.. quello che conta è volare, volare in alto, la dove ci sono gli eterni eroi,dimenticare senza voltarsi indietro, non lasciarci il cuore in quegli occhi che ti scrutano..,non dire mai un ti amo,perchè non saresti creduto e ti farebbe male ,tanto da farti morire dentro.. , allora stringi i denti..segui il volo.., le amiche stelle sono li a vegliare, aspettano un’altro eroe ..col suo coraggio con i suoi drammi umani.. . Cosa vuoi che sia amica cara..se il filo si spezza all’improvviso, se si cade nella polvere benedetta,sarà quello il riposo, il volo più grande..vorrei solo afferrare un fiore di campo..per usarlo come pennello, e dipingere nel profondo blù, una stella e dargli il tuo nome..un nome tanto grande..risonante… Amore.

autore:nemo
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Questa poesia è stata scritta da admin, il 10 novembre 2010 at 11:54, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



SPLENDIDO SORRISO

liuna

SPLENDIDO SORRISO
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Splendido sorriso
In sponde mediterranee,
casta viola
in valli campidanesi,
profumi di vita
solatia terra
esperienze di virtù
autore:Simona

Questa poesia è stata scritta da admin, il 9 novembre 2010 at 19:45, nella categoria: simona. Lascia un tuo commento qui



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