Forse sarà l’età forse l’amicizia ,
si ritorna indietro a cercare del puro divertimento.
Io e Fernando siamo tornati indietro almeno di 20anni ,
sembriamo una coppia del famoso film AMICI MIEI .
L’amicizia che condividiamo è troppo forte,
lui segue me , io seguo lui .
Quando esiste la vera amicizia ci si diverte anche moltissimo,
frequentiamo spesso un locale a Milano dove la domenica sera
le donne entrano gratis.
Noi due non ci illustriamo solo gli occhi , scherzosamente
giriamo e rigiriamo tutte le donne che ci capitano a tiro
raccontando loro delle storie assurde e di fantasia.
L’ultima domenica trascorsa in questo locale, è successo
il massimo che ci poteva capitare .
Io avevo appena finito di ballare con una tizia mi siedo un attimo ,
quando vedo 2 ragazze avvicinarsi a Fernando che si trovava in piedi
con un borsello a tracollo e dall’aspetto molto serio ( per dire ).
Le ragazze barcollavano leggermente ,chiedevano a Fernando se
dovevano esibire il biglietto d’entrata.
Fernando al momento rimane senza parole, nel frattempo
le 2 ragazze escono all’aperto per una boccata d’aria fresca.
Chiedo al mio amico come mai non gli avesse detto niente ,
lui mi risponde che non si aspettava quella domanda dalle ragazze.
Allora io suggerisco di fare uno scherzo , andiamo fuori anche noi
a rintracciare le 2 ragazze. Erano li che fumavano chi sa cosa,
tiro fuori dalla giacca la patente capovolta da far sembrare
un documento di polizia , chiedendo loro i documenti mentre
Fernando tirava fuori dalla tasca un palloncino per calcolare il tasso
d’alcool bevuto, e infine volevamo spogliarle per perquisirle.
Al momento le ragazze ci hanno creduto, poi abbiamo detto loro
che era solo uno scherzo. Quasi ci volevano menare,
abbiamo rimediato con una bella bevuta .
Questa è una storia come tante , all’insegna del divertimento.
Siate sempre amici , ci si può sempre divertire .
Autore: miki
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Sconosciuti,
che incontriamo tutti i giorni,
ci trasmettono….
la loro voglia di vivere.
Sconosciuti.
Che diventano parenti,
ci contagiano con il loro entusiasmo,
ci fanno sentire importanti,
parlano con noi, ci aiutano,
in questo difficile cammino,
la vita .
Autore:robbi
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O notte,
notte tu lunga e silenziosa ,
nel mio insonne pensar odo ogni cosa,
la mente vaga nel tuo silenzio,
si ode il più debole fruscio del vento ,
si ode da lontan una campana
che,
coi rintocchi,
la mia mente accompagna .
e la mia mente va oltre il tuo silenzio,
e va ha cercar tra i meandri del tempo,
in quei meandri dove tutto è passato ,
e in quel passato tutto ho lasciato.
O notte vola ,
vola via,
in fretta e l’alba sarà la mia prediletta ,
mi sazierò dello spuntar del sole ,
e della notte non avrò più timore,,,,,,,,,
Autore:giovanna ,vc,,,
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La poesia dei “poète maudit”
L’espressione “poète maudit” poeta maledetto sta a definire un poeta ,un artista di talento che incompreso, rifiuta i valori della società assumendo un atteggiamento provocatorio,asociale,autodistruttivo , fino a morire prima che al suo genio venga riconosciuto il suo valore.
Poeti maledetti” perché maledetti dalla società conformista ,sono quegli uomini a cui la società industrializzata , le angosce di una vita instabile,e i fantasmi della propria coscienza lo portano alla sofferenza di una vita senza scopo, e dissipata.
Ecco che a tutto questo l’uomo oppone paradisi artificiali del sesso, dell’alcool, e della droga , simboli di vita negata.
La trasgressione, i vizi, la miseria diventano così una protesta contro il falso perbenismo e l’ipocrisia delle persone.
Molti furono i poeti appartenenti a questa corrente : Paul Verlaine, Charles Baudelere, Rimbaud, l’italiano Olindo Guerrini e altri ancora.
Rimbaud affermava che la poesia è un modo di cogliere l’essenza della realtà. Il poeta diventa veggente in grado di rivelare questa realtà sconosciuta.
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“Voglio essere poeta e io lavoro per essere veggente
voi non potete capirci abbastanza, e io non saprei come spiegarvi.
Si tratta di arrivare all’ignoto mediante una sregolatezza di tutti i sensi.
Le sofferenze sono enormi, ma bisogna essere forti,
essere nato poeta, ed io mi sono riconosciuto poeta.”
Un forte legame moderno coi maudits lo notiamo nella poetica e nella musica del grande Jim Morrison.
Uno dei primi esponenti dei “poòte maudit” è Francois Villon , il cui vero nome è Francois de Montcorbier . Nato a Parigi nel 1431 , rimase orfano molto presto e adottò il cognome dal suo tutore , fu un ladro ed un vagabondo. Ricercato per molto tempo fu arrestato 4 volte per gravi episodi di malavita ,fino ad essere condannato a morte. Qualche tempo dopo fu rilasciato ma poco dopo catturato e imprigionato. Dopo il 1463 di lui non si sa più nulla. In carcere scrisse le sue opere migliori. Per il valore dei suoi versi e per la sua poesia fu considerato uno dei precursori della corrente letteraria dei maudits.
La sua opera più riconosciuta fu “La ballata degli impiccati” .Non si sa molto della giovinezza e della vita di Villon ,solo che il suo vero nome è controverso fra quelli che gli sono stati attribuiti,in poesia però è rimasto col nome di Villon. Nella sua poesia ha cantato le donne di Parigi e ha esaltato la loro amicizia.
Pur avendo un fare scanzonato i suoi versi sono permeati di tristezza e di rimpianto ,infatti l’esperienza della prigione lo aveva portato alla desolazione e al fallimento della sua vita. La mancanza di danaro lo porta ad elemosinare la protezione di qualche potente.
Alcuni critici hanno visto in Villon un ribelle alle ingiustizie del suo tempo ,un incapace a realizzarsi e non in grado di rifiutare i valori della società in cui viveva.
Nell’aria della sera umida e molle
Era l’acuto odor de’ campi arati
E noi salimmo insieme su questo colle
Mentre il grillo stridea laggiù nei prati.
L’occhio tuo di colomba era levato.
Quasi muta preghiera al ciel stellato;
Ed io che intesi quel che non dicevi
M’innamorai di te perché tacevi.
O.Guerrini
Elaborazione fatta: Porzia
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Nei giardini dell’infanzia perduta
lungo i viali corrono
Eterni Fanciulli
con l’affanno del tempo
un raggio di luna tra i capelli
vivono
ciò che gli fu’ negato allora
corrono
tristemente allegri
nei Giardini dell’Infanzia Perduta
corrono corrono
a recuperare la Fanciullezza
quando Costretti Adulti
il corpo Bambino
non sognarono la Fata Turchina
corrono corrono
corrono corrono
Autore:Trastevere
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