Dalla finestra della mia stanza
vedo passare gli anni,
gli anni della vita,
dei pianti e delle risate,
dei primi amori e dei tanti amici.
Li vedo trascorrere veloci…..
troppo per poterli assaporare del tutto.
Lacrime laceranti
bagnano ricordi
che piano piano
scivolano dalle mani
lasciando indietro noi, protagonisti della vita,
protagonisti del mondo.
Autore:Crispi Fernando
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E’ tornato Don Chisciotte,
con la lucida armatura,
per combatter i nemici
Che magnifica avventura !
Non cavalca il suo ronzino,
lui adesso vuol cambiare,
una spider a due posti,
si diletta a guidare.
Con a fianco Sancio Panza,
lo scudiero di fiducia,
sempre pronto in ogni caso
a difendere il padrone.
Non ci sono più mulini,
da scambiar per grossi draghi,
ma invece nuovi mostri,
frutto dell’immaginario.
E così, come in passato,
torna a battersi per niente,
per poter sol apparire,
un eroe intelligente.
Senza macchia, senza colpa,
si dichiara falsamente,
alza solo polveroni,
tra i quali si trastulla,
provocando solamente,
molto rumore per nulla. (*)
(*) Come qualcuno prima di me disse.
N.B. Viste le polemiche che ultimamente sono state fatte,
a torto o a ragione, non desidero entrare nel merito di ciò,
desidero solo precisare che quanto scritto è solo per
divertimento personale.
Spero che a qualcuno non venga in mente
di dire che ho oltraggiato il personaggio
di Miguel de Cervantes Saavedra.
Autore:Antonino8.pa
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Dalla soffitta ho preso,
un vecchio, impolverato,
cannocchiale.
Non so più da
quanto è conservato,
forse dal tempo in cui,
giocavo a guardar
le stelle.
Adesso desidero
riprender il
vecchio gioco,
puntarlo in questa,
dolce e serena notte,
verso la nera volta
che tutto avvolge.
Ma, fatto strano,
forse perchè guasto,
o forse perchè
non lo so più usare,
non scorgo nè stelle,
nè pianeti.
Vedo soltanto
i tanti volti
delle persone care,
andate via per sempre,
volate in quel
ciel lontano.
Persone care
che riportano
vecchi ricordi,
di amori, amicizia,
felicità e tristezza,
persone che ritroverò,
un giorno.
Dalla soffitta ho preso,
un vecchio cannocchiale,
un apparecchio strano,
un cannocchiale che
si chiama cuore.
Autore:Antonino8.pa
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Quali pensieri,
offuscano la mente,
quali sentimenti,
s’impossessano del cuore,
trasformando amore in odio,
affetto in rancore.
Crudeli parole,
simili ad affilatissimi rasoi,
provocano ferite,
a volte difficili
a rimarginare.
La malvagità,
a lungo andare,
non può pagare,
rende solo,
arida l’anima.
Eppure basterebbe
ricordare che sbagliare,
appartiene a tutti,
non è solo appannaggio,
di taluni che bisogna ghettizzare.
Basta un poco di coraggio,
e riconoscer i propri errori,
basta un poco di coraggio,
per imparare che si può
anche perdonare.
Non abbiateccela con me,
per ciò che ho scritto adesso,
non pretendo di fare la morale,
sarei l’ultimo a poterlo fare.
Esprimo solo un pensiero,
quello di un nostalgico idealista,
o se più vi aggrada,
quello di un povero
mentecatto.
Autore:Antonino8.pa
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