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Nel mio camminar col sole,
un ombra d’indaco segue i passi
ove io vada.
Passi su passi al tramontar del sole
ombra scompare.
Or la mia mente libera,
presenza d’angelo avverte
nell’animo.
Angelo bianco dai riccioli d’or
e ali in piuma.
M’accompagna la dove
la purezza umana gode.
La dove il cielo scompare all’orizzonte.
Angelo mio, vorrei volar
Con le tue ali per salpare
su quella nave, portami lontano
magari sull’eden, a trovar
tutti i mie cari .
S’ode strilli di trombe
e campane a festa,
torna presto
mio angelo bello.
Autore: Miki
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I POVERI
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La provvidenza di cui la società moderna dispone, e come le quali ogni giorno di più viene incontro a ogni categoria di persone e a ogni difficoltà di vita, ha reso meno tragico, se pur resti sempre molto grave, il problema.
Se noi pensiamo al povero, la nostra mente corre sempre verso il misero che ti chiede l’elemosina sulla porta della chiesa o che ti bisbiglia”ho fame!”nella strada solitario…Ma il vero povero, quello che più difficilmente si riesce ad aiutare,è quello dalla vita piena di dignità, quello che si misura il boccone ogni giorno, che non chiede l’elemosina, ma che tira a vanti con una pensione irrisoria o magari senza nemmeno quella! Povera è la vecchiaia cui un figlio egoista dà le briciole del suo discreto benessere, poveri sono quelli che piangono in silenzio, che non protestano, non imprecano contro nessuno; quelli che ancora hanno la forza di sorridere, che fidano nella preghiera, grati del poco aiuto, del poco lavoro, vergognarsi di essersi ridotti cosi, essi che, generalmente, hanno conosciuto tempi migliori.
E’ molto difficile aiutare questi poveri senza ferirli nella loro estrema dignità: evitando perciò dei debitori di gratitudine, minimizzando al massimo il poco che, noi fortunati, possiamo fare per i nostri simili.
E non chiediamo mai al povero la riconoscenza,né pensiamo che egli dovrebbe averne!E’ cosi pesante ricevere,e cosi bello dare!
Ricevere presuppone il fallimento; dare presuppone il successo .
Questo ci basti per essere grati a Dio: essere fra quelli che possano dare, e non tra quelli che debbano ricevere.
Penso che anche una rapporto di amicizia ci dovremmo porre come ricevere e dare, perché ci aiuta a capire l’altro, e porsi con umiltà .
Vi ringrazio anticipatamente per una buona lettura inviandovi un forte e cordiale saluto ciao
cicco53
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Ciao sono Furetto,con un occhio solo ma
quando guardo in alto ci vedo perfetto.
Nel dormire non so mai se mettermi a destra
o a sinistra, ma in qualsiasi parte mi sento
beato e tranguillo rilassato e contento.
Oggi mi sento solo, vorrei conoscere
tua sorella Furetta. Come chi è Furetta!
e tua sorella quella con i capelli neri
e la riga in mezzo perfetta.
Piacere Furetta, sono Furetto col mio occhio
perfetto, ma dimmi una cosa Furetta chi ti ha
donato quella cosa così bella ?
E stata la mia mamma in un giorno di festa .
Autore Miki
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ui: e con me?
lei: e bello
lei: che gioco e’?
lui: lo inventiamo?
lei: io e te?
lei: Mi puoi portare al cinema
lui: come? siamo troppo lontani
lei: immaginalo
lui: che film ti piace
lei: romantico
lui: Quando due innamorati si vogliono bene?
lei: ci si innamora
lui: quando lui da un lontano paese, passa mille problemi per andare a trovare lei
lei: se per caso si amano si fa tutto
lui lo fa perché lei sa che l’aspetta
lei: vero
lui: cosi si mette in viaggio, attraversa valli e montagne
il suo cavallo sembra avere le ali, lui si avvicina al paese di lei,
entra in paese. tutti guardano il suo cavallo sotto un manto dorato
davanti alla finestra di una casetta una principessa si sbraccia per salutarlo,
lui si avvicina ancora e lei scende le scale e va davanti alla porta
lei: continua
lui: lei ha un bel vestito azzurro,
e’ vestito di colore nero con risvolti bianchi
la cinge alla vita e la trascina sul suo cavallo col manto dorato
il cavallo scalpita, correndo passano davanti a tutta la gente del paese e si spingono fino fuori
il cavallo corre veloce lungo i prati, fino a che sfinito si ferma sulla riva di un fiumicello
lei: e i due innamorati?
lui: aspetta a farlo bere, perché troppo sudato,
aspetta 15 minuti che il sudore gli passi
poi lo fa bere, assetatissimo
nel frattempo e’ sceso poi ha preso fra le braccia lei e l’aiuta a scendere dal cavallo
si guardano in faccia, poi lui la porta verso un grande albero, si siedono ai suoi piedi poi si sdraiano
lui la copre di baci e carezze, lei fa altrettanto
lei: poi?
lui chiude gli occhi, sente una vampa salire dal cuore
l’ accarezza dolcemente, si sofferma sopra la sua fronte con la mano, le accarezza i capelli, lei e’ bellissima
la parola FINE copre i due corpi e la scena si oscura
lei: e’ un bel film!
lui: lo so…….
autore:sorgigio
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