Poesie di Eldy

Lezione

 esercito-italiano

Quattro angeli ci hanno lasciati,
rapiti dall’umana barbarie,
lasciando un vuoto incolmabile,
un dolore che resterà per sempre.
Andati via per un ideale che
li ha portati a donare
il bene più grande.
Una lezione che in tanti
dovremmo imparare,
in un mondo dove sembra
avere importanza solo l’effimero,
il superfluo, dove l’egoismo
sembra essere l’unica via da seguire.
Forse il modo migliore di commemorare
non sono le solite corone di fiori,
tanto per mettere a tacere la coscienza,
bensì imparare questa lezione,
unico modo perchè questo ulteriore
sacrificio non sia stato vano,
non vada perso.

autore:Antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 12 ottobre 2010 at 10:33, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



Un nuovo Caino ?

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E difficile capire,
accettare questo dolore,
questa violenza cieca.
Comprendere un’anima perduta,
che si è presa la tua vita,
tradendo il tuo affetto.
Nuova versione di Caino,
che ha saputo ricambiare la tua fiducia,
rubandoti il bene più caro,
calpestando la tua dignità
con un’ultima feroce violenza.
Non so trovare le parole
capaci di dare voce
alla moltitudine di sensazioni,
che vorticosamente ruotando
dentro me, adesso.
Non è facile commentare
una nuova atrocità,
una delle tante che
questa nostra civile
società ci offre quotidianamente.
Unica consolazione è il saperti,
vicino a Colui che sicuramente,
saprà difenderti dal dolore e
dalla malvagità umana,
riparandoti con il Suo amore.

Autore.antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 9 ottobre 2010 at 06:40, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



ANGELI ROSA Poesia scritta da robertadegliangeli

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Chissà perché,ancora  pagato un altro tributo,
all’egoismo dell’uomo malvagio,
travestito da zio premuroso,
dove una futura donna,
ancora ragazzina, con sogni da vivere,
amori da conoscere, 
convinta di poter trovare,
in quella casa le solite cose, 
le risate,la famiglia, il calore e la gioia.
Quella casa conosciuta,
come posto sicuro.
divenuta in un attimo fredda ostile.
Fredda come quel corpo lasciato lontano,
dalle braccia della sua famiglia,
ora riposa dolcissima ragazza,
auguriamoci che gli angeli rosa,
smettano di volare in cielo,
per mano di qualcuno che dovrebbe essere loro.
AMICO 

angelaltalena
autore:robbi    
                

Questa poesia è stata scritta da admin, il 8 ottobre 2010 at 19:12, nella categoria: robertadegliangeli. Lascia un tuo commento qui



Giorni migliori

 

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I tavolini di un anonimo bar, io e te seduti..un caffè quattro chiacchiere..intorno a noi la vita che passa..è bello fermarsi un attimo a guardarla..guarda laggiù..quella nonna col suo nipotino..e quei ragazzi che si fanno promesse.. . Amico mio..noi forse la vita non l’abbiamo mai vissuta..alieni di un altro pianeta.. . Mani e visi sporchi di fango..ore giorni mesi..di duro lavoro e poi gridare in una radio..uomo a terra.. ed era uno di noi.. . Sguardi persi nel vuoto..dolore nell’anima mentre si accompagna un amico nel suo ultimo viaggio..,esultanza , orgoglio fra gli applausi della gente..alla fine di un buon lavoro..noi mascherati.. che abbiamo pagato sempre un prezzo troppo alto..la vita..la nostra.. . Amico mio.. dici di non riconoscermi..ma guarda i miei occhi.. e dimmi cosa ci vedi.. . Guardali..ci vedrai immagini, dolori , vergogna..spezzoni di vita.. stelle di vetro sul pavimento..paura..con la morte sempre addosso..ci vedrai giorni sfrecciati via sempre troppo veloci..persi..a rincorrere un sogno che non si avvera mai.. noi cani a cercar lupi..,e che cosa resta alla fine..un nome di battaglia un volto nascosto..un respiro affannoso e notti di stelle di luna.. notti di gelidi venti..notti di temporali sotto un cielo di piombo..partite vinte e perse..ed un silenzio che martella..che non ti lascia respirare.. . Amico mio…cosa dici.. Si sono sempre io, sono uno di voi..forse un giorno ..ritornerò accanto a te su quella barricata in prima linea..respireremo la stessa polvere..ci guarderemo le spalle.. ma adesso lasciami , lasciami solo un attimo voglio guardare la vita che passa, voglio passeggiare e ridere accanto a chi mi ama.. a chi aspetta da una vita di tenermi veramente accanto a se.. . Ti voglio bene amico mio..pago io il conto..,va adesso .. io mi fermo ancora un po qui..berrò un altro caffè.. .
Autore:nemo

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 12:40, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



l’ultimo saluto 5.10. 10

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Nel lungo corridoio , fra persone che entravano e uscivano dalle varie stanze, il mio passo era quasi veloce..sguardi di sfuggita qualche saluto.. .Mi sentivo osservato..sentivo palpabile i loro pensieri , vocii.. . Il comandante l’attende..la voce del maresciallo.. .Nella stanza , fra varie bandiere..il comandante guardava fuori dai vetri della finestra.. . Signore..la mano destra in un saluto militare..fermo sull’attenti.. Dai smettila , siamo soli io e te qui..fra noi..quando non c’è nessuno.., allora vedo che sei tornato..sapevo che lo avresti fatto.. . Sono venuto.. Signore solo per un motivo..in questa busta ci sono le mie dimissioni.. sta a lei accettarle e poi ..mandarle al protocollo.. .Motivazione? Non sono più idoneo a svolgere il mio lavoro..credo che basti. Ti rendi conto della corbelleria che stai dicendo..io non posso accettare.. Lei può fare quello che crede opportuno…ma, se mi è amico..capirà la vera motivazione.. non ho più nulla da dire. Vieni andiamo a bere un caffè, sei ancora scosso..forse ti servono dei giorni di riposo.. . Grazie niente caffè..forse sono scosso..vero..ma non posso mandare giù quella porcata.. è finita bene..sono ..ma non ci sarà una prossima volta. Comandante..questo è tutto..col suo permesso vorrei andare in armeria..a consegnare la dotazione. Ma ci pensi.. a quello che dici? I tuoi ragazzi hanno fatto i diavoli in quattro per riabilitarti hanno incastrato.. quel farabutto.. e tu che fai volti le spalle..? C’è un’allarme molto serio , ma sei impazzito? Allora diglielo di persona ai tuoi ragazzi, sai dove li puoi trovare.., vai adesso ti accontenterò se è questo che vuoi.. fuori di qui. L’attenti nella stanza era scattato improvviso..Comodi comodi avevo detto..ma loro erano schierati in posizione di attenti.. Signore , la voce di uno di loro..parlo a nome mio e di tutti gli altri.. ben tornato. Ho abbassato lo sguardo..non reggevo ai loro sguardi.. sguardi di uomini, di ragazzi.. di chi ha dedicato la vita.. per il bene degli altri.. . Poi ho raccolto il coraggio..So quello che avete fatto per me, so della vostra fiducia..so..del vostro coraggio..so di come avete lavorato..non ho parole per ringraziarvi.. oggi ritenetevi liberi..permesso speciale.. domani si inizia..sapete quello che ci aspetta. Sono fiero di voi.. .

autore:nemo

Questa poesia è stata scritta da admin, il 7 ottobre 2010 at 00:44, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



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