Quel che rimane del nostro tempo:….
Una raccolta di grandi frammenti di ricordi superstiti, tra tanti altri dimenticati che si accompagnano con noi sul treno della vita, lasciando ad ogni fermata un pezzo della nostra esistenza che muore e rivive nel suo lungimirante percorso:…….E’ quel pensiero libero che unito al canto di nuove primavere si trasforma in un’emozione di serena follia, forse ammaliata dall’estasi, e mi esorta ad aspettare i versi che arrivano da una fragile poesia, priva delle sue rime e della insulsa metrica..Quanto profumo , quanta dolcezza resta del nostro tempo, quanta magia senza potere e senza fratture lo ricompone : quanto vigore traspare nel riassunto delle riflessioni ; ma a me basta che quel rimane del mio tempo sia la somma del tempo vissuto con te …..
Autore: Luigi 4lc.7lc
Contributo di
, 21 gennaio 2011 05:41.
luigi bravissimo poesia altissima bellissima x noi maturi ciao
Bella e molto saggia, Luigi, questa riflessione!
Bella la metafora: vita-treno.
La nostra vita come un treno…itinerari diversi, molta gente vi viaggia sopra, di alcuni resta un segno, un sorriso, un ricordo, altri passano senza lasciare tracce, o perchè distratti o perchè non si concedono ad aprire il cuore..stazioni diversi, dove il treno si ferma per pochi attimi, giusto il tempo di annusarne sapori, voci, profumi..ma il treno prosegue la sua corsa, e l’unico personaggio fedele, rassicurante è il suo macchinista.
Il macchinista, colui con il quale si vive il tempo, quel tempo che è continuità, vita vissuta accanto giorno per giorno, colui con i quale inseguiamo primavere e aspettiamo l’autunno.
Come al solito impegni parecchio per commentarti.
Bravissimo!!! Ciao.
Sono pienamente daccordo sulla similitudine treno-vita.Vedi noi che siamo un pò in avanti con gli anni e abbiamo vissuto delle esperienze,provato delle emozioni anche ad un semplice sorriso di un bimbo ,continuiamo il nostro percorso sorridendo alla vita , tendendo la mano lì dove è necessario , felici di strappare un sorriso.Purtroppo ti rendi conto che non tutti i passeggeri riescono a fermarsi e a pensare un pò ,a godere di ciò che di bello la vita ci ha donato. Alla fine l’unica persona fedele è il tuo compagno di vita col quale condividere tutto , gioie e dolorì e col quale percorrerai tutta la strada fino al capolinea Complimenti…..
La metafora treno-vita è nota in altri scritti, ma tu l’hai saputa condurre in modo personale ,aggiungendo “”pensiero libero ” e “”canto di nuove primavere” .Non c’è timore del tempo che passa, perchè “una serena follia” ,ti induce a sapere che solo con Lei,potrai aspettare che quel treno arrivi…….., ma sarete insieme! Una prosa che nel contenuto, nella forma e nella presentazione è certamente superiore a qualche banalissima poesia : non mi riferisco alle tue, Luigi, che sono sempre perfette.
grazie amiche care..sono contento che sono riuscito a trasmettere delle emozioni, e voi siete state maestre, ognuna nel suo modo personale, a coglierne il significato e ad interpretarlo con semplicita’ e suadente verita’..