Il Natale secondo me…
Ci siamo quasi !!!.. Fra pochi giorni gireremo l’ultimo atto …le ultime scene,
poi senza applausi il sipario si chiuderà …smetteremo i costumi,conserveremo le scenografie negli
scatoloni …fra un anno si replica .
Non mi piace il Natale, o meglio, non mi piace il Natale così come lo viviamo i più….
un bombardamento lungo + di un mese!! Condizione indispensabile indossare gli occhiali della
bontà, ed essere buoni ( basta anche fingere) e felici a tutti i costi, amare e voler bene tutti
malgrado tutto, e allora …. inizi la magia ….
Così per non sentirsi diversi, inizia quel periodo chiamato : Buone Feste .
La tv .bombarda con messaggi felici, proponendoci solo famiglie felici, bambini felici bellissimi
sotto grandi alberi di natale in case calde eleganti, la colonna sonora è sempre la stessa con le
musiche più gettonate: Bianco Natale, Tu scendi dalle stelle, Merry Christmas. Le strade delle
nostre città diventano luna park di luci e colori, i negozi indossano la loro veste + scintillante, i
supermarket traboccano di cibi che, se anche di infima qualità, vengono proposti grazie agli incarti
come delle prelibatezze e allora, è difficile sottrarsi a questa cattura …
IL PRELUDIO ci pone davanti al primo quesito : con chi lo passiamo?
Bella domanda, inesorabilmente alla fine, dopo tanti ma e tanti se, finiremo con lo stare con i soliti
parenti ( l’anno scorso si era detto solennemente …mai più !!!!) e sorrideremo con la falsità +
professionale di attori consumati …
I regali ??!!!…sono d’obbligo ! E qui si entra nel CUORE della rappresentazione.
Ogni anno le corse affannose, lo stress dell’indecisione, le file alle casse, il tempo sempre + tiranno,i
soldi sempre più pochi i prezzi sempre più alti, i dubbi martellanti, che caspita regalo a mia
suocera ? (mentre l’ideuzza ce l’avremmo: una boccetta di stricnina ), alla cognata ? (quella saccente
si meriterebbe una confezione gigante di lassativi ), all’amica ? (invidiosa com’è, un barattolo di
antiacido granulare), a pensarci potremmo risolvere tutto in farmacia !!!! E invece eccoci carichi di
pacchetti colorati, lasciando nelle casse dei negozi tanti soldi con la segreta speranza -paura che
anche quest’anno i regali che riceveremo andranno ad ingrossare la montagna dei non -riciclabili .
E …i …pranzi ? LA SCENA MADRE !!!!
Abbiamo portato a casa quantità di cibo sufficienti a nutrirci per un mese, ma noi no, li
consumeremo in pochi pranzi !!!!!
Le nostre mascelle lavoreranno a ritmi frenetici, il superfluo sarà indispensabile !!! Ed ecco la
passerella veloce di antipasti, primi asciutti, in brodo, pesce, carne, selvaggina, fritti, salumi,
formaggi, mousse, caviale, patè, creme e poi…pastiere, babà, cannoli, cassate, bignè, torroni,
cioccolatini, il tutto con fiumi di vino…..
Totali massacri per il nostro portafoglio, per la nostra fatica, per il nostro fegato !!!
INTERVALLO ….ma per non rimanere oziosi: panettone o pandoro ????
E il dopo cena nell’attesa: L’ULTIMO ATTO
Tavoli fumosi dove stiamo inchiodati alla solita tombola o tavoli dove i + arditi si giocano lo
stipendio a poker, mercante in fiera, etc…..
gruppi di comari a spettegolare sugli assenti ….
bambini scontenti che si misurano sui regali ricevuti ….
poi, ”i più coerenti” si mettono i cappotti, cioè le pellicce (pardon ) e via alla messa di mezzanotte a
dare una facciata di santità, (ma anche in chiesa quanti spunti, quante occasioni per peccare )…un
senso al Natale .
E, tutto questo, solo questo …merita tutta questa attenzione ???
E nel frattempo, nulla si è fermato, il mondo và e gira come sempre, con l’aggravante che tutta
questa forzatura ha l’effetto di ingigantire le tristezze di chi è solo, di chi stà male, di chi è
disoccupato, dei papà che si sentiranno falliti per non poter fare sorridere i figli come quelli della tv,
delle mamme che non riusciranno a fare i pranzi come quelli proposti negli spot e, i barboni
abiteranno i cartoni anche a Natale, molti bambini si sentiranno meno sicuri, forse anche meno
voluti bene perchè a loro non sono arrivati i giochi che arrivano solo se si è buoni ..
Questa magia non arriva in Africa, nemmeno dove c’è la guerra, nè negli orfanotrofi, nè nelle
favelas, nè nelle prigioni…
E, se ..non è magia per tutti ….che magia è ?
E allora Gesù, io penso, gradirebbe nascere ogni giorno (non importa se dicembre o maggio) che si
amano veramente gli altri, ogni qualvolta che asciughiamo una lacrima dal viso di un fratello, tutte
le volte che regaliamo un sorriso o offriamo la spalla ad un amico, tutte le volte che facciamo il
nostro dovere, e tutte le volte che facciamo veramente qualcosa di buono con il cuore .
Il Natale secondo Semplice
autore:semplice
Contributo di
, 17 dicembre 2010 01:14.
brava semplice è di amore e speranza veri ke dobbiamo nutrirci in sta ricorrenza fare il pieno pe tutto l’anno è nato il Bimbo re di tutti noi povero in una mangiatoia simbolo che essere non è avere e troppi ancora oggi paludati da santi, paladini sanno solo avere + non posso rubando ai deboli agli umili a quelli di buon senso ke cercan la via del dialogo inascoltato……….ciao
dimenticavo semplice, hai na vena venefica a volte ahahahaahhah riciao
Semplice hai fatto una descrizione perfetta del Natale consumistico apprezato dai più :E’ vero oggi si è persa la magia del natale di quando eravamo bambini ed aspettavamo la mezzanotte in grande raccoglimento tutta la famiglia per deporre nella grotta il Bambinello simbolo della cristianità .Oggi tutto questo non conta più ,i bambini aspettano babbo natale per assicurarsi che sotto l’albero ci siano i regali più sofisticati e tecnologici.Per loro conta solo questo ,il regalo più bello ma purtroppo il Messaggio del vero significato del Natale nessuno glielo ha insegnato……Ti abbraccio
SEMPLICE, HAI DESCRITTO COSI’ BENE IL GIORNO DI NATALE, IN SPECIAL MODO IL PRANZO CON LE VARIE CONSIDERAZIONI CHE POTREBBE ESSERE ADATTO PER GIRARE UN FILM. BUON NATALE A TE A FELPAN
E’ proprio come la racconti. Il Natale è solo una pausa, una tregua fatta di rumorosa allegria dove tutti cercano di dimostrare il possesso e la disponibilità di un cuore generoso pronto a intervenire per soccorrere chi meno possiede ma che il giorno dopo verserà e si dibatterà ancora nella sua eterna disperazione.
Affiora allora, come nel tuo caso, una evidente intima malinconia al pensiero che la realtà è diversa e le esigenze saranno ancora opprimenti non solo per singoli diseredati ma addirittura per intere popolazioni dove mancano i generi di prima necessità.
Il tempo del Natale non è fatto di tensioni mistiche, e nemmeno di trasporti altruistici, sono invece solo succube dipendenza di una moda voluta e imposta dai grandi controllori dell’economia e della finanza. E questa è una costante non solo della cultura attuale che si serve di enfasi e retorica per far leva sui sentimenti e le passioni allo scopo di circuire e abbindolare mettendo in bella mostra un mondo luminoso, scoppiettante e pieno di salute.
E per questo è forse bene accettare anche noi questa pausa. Sappiamo con certezza che non andremo mai incontro alla felice armonia. Anche se sarà solamente la carità di un giorno o di una settimana godremo di un’atmosfera di piacevole follia che accomuna tutti e risveglia anche nei cuori assopiti quei sentimenti che alla fine si risolvono in un preciso messaggio o un augurio che il mondo non abbandoni mai colui che ha bisogno.
Hai lodevolmente rappresentato la realtà attuale; hai sottolineato puntualmente i vari aspetti in una commedia ormai nota a tutti, espressa con autentica nobile amarezza.
Ciao
Carissimi, io non voglio colpevolizzare nessuno, nè tantomeno rimanere insensibile alla magia.
Gli alberi di illuminati, la sorpresa di un dono, la gioia dei bambini, il calore delle famiglie riunite, la pausa..mi piacerebbero ci fossero in ogni angolo della Terra.
A me piace la gioia e la serenità e non ci vedo nulla di sbagliato a volerla e cercarla per tutti e ogni giorno.
La vita è il miracolo più esaltante che ci sia in natura, un viaggio forse unico e che dolore farlo in carro merci senza la possibilità di vedere panorami, gente, paesaggi, né sentire profumi e sapori, ma avvertire solo i sobbalzi delle rotaie, il fumo, gli scossoni, i fischi del capostazione, il dolore alle ossa, perchè ovviamente non ci sono sedili nei vagoni merci! Per molti, per troppi è così.
A chi mi chiede di dare la formula o la ricetta per risolvere tutti i guai del mondo, rispondo: non ce l’ho!Ma non per questo mi arrendo o mi siedo rassegnata. Né, affacciandomi alla finestra sul mio giardino e vedendo rose e fiori, sono ingenua da pensare che tutto il mondo sia un giardino. La risoluzione di tutte le brutture non può essere opera di un singolo, che con una bacchetta e con una formuletta opera la magìa ma, sono la risultante di pensieri e azioni che in sinergia lavorano, fanno in un’ottica globale. Ognuno nel suo piccolo fa e può fare secondo le possibilità e le forze ma,sarebbe tanto se le scelte politiche di ogni popolo superassero quella linea individuale meditando
che nulla ci appartiene veramente e che siamo tutti abitanti usufruttuari del pianeta. Sarebbe tanto se i popoli “civilizzati” non sfruttassero chi il progresso non ha avuto modo di assaggiarlo, questo fatto porterebbe già al superamento dell’umanità suddivisa in “sottomondi” ( solo gli uomini sono riusciti a classificare l’umanità in 1°-2°-3°). Sarebbe moltissimo se i bisogni di tutti fossero considerati diritti senza se e senza ma. Sarebbe giusto che tutti avessero l’opportunità di essere liberi dai bisogni. Sarebbe sacrosanto che la vita avesse lo stesso valore ovunque e per chiunque.
Io ci credo e voglio continuare a crederci senza essere tacciata di utopia.
Auguri di Buon Natale e Buona Vita di cuore.
Semplice
Gentile SEMPLICE, che dire di una realtà sconvolgente!!L’argomento è trattato con una maestria che illumina la mente agli ottusi.
COMPLIMENTI SEI FANTASTICA !
Una reale affinità di idee,di pensieri.
Non mi sento di commentare il contenuto, stavolta, per ovvi motivi, però mi è molto piaciuto il modo con il quale hai affrontato l’argomento, la sagace critica. In fondo non mi meraviglia perchè da te non ci si poteva certo apettare di meno. Molto brava. L’augurio che mi sento di fare è che, malgrado tutto, il prossimo sia davvero un Natale diverso,
un nuovo Natale per l’Umanità. Ciao
Che voglia di Novena.
Non ne ho mai fatta una, ma per estirpare il vuoto natalizio finisce che ci andrò.
Che voglia di Veglia, che nel freddo scalda.
Giovanni Paolo II ricordo che propose di spostare il Natale al mese di agosto (se non mi credete cercate in internet, qualcosa troverete) sarebbe già una bella cosa, ma i produttori di pandori e panettoni se ne sarebbero risentiti.
Però i gelatai sarebbero stati felici: panettone di gelato, cassata siciliana al posto del panetun e del pandor, vuoi mettere?
Semplice, hai descritto con eleganza ed ironia il Natale che ci apprestiamo a vivere come rito collettivo all’insegna dello spreco e del consumismo.Nulla in comune con quel significato fortemente simbolico
che ci avevano consegnato le nostre radici cristiane.Siamo molto critici ma nel contempo non riusciamo a sottrarci al “dover essere” e dunque, viviamolo così come esso è: una giornata che lascia poche tracce di sè. Ciò che conta davvero è l’amore e la pace che possiamo donare ogni giorno a chi ci è vicino, o con il nostro impegno nel sociale. E’ la nostra riascita interiore che si concretizza regalando qualcosa di noi….ciò di cui vi è più bisogno.
Brava, Semplice!