Recentemente ho visitato la mostra di Forlì “Il mistero e l’immagine” dedicata alla Maddalena e ne prendo spunto per fare questo post. Devo dire che il riferimento, sia iconografico che religioso, che nei secoli ha riguardato la “Maddalena” è un tema che mi ha sempre appassionato.
Maddalena è sicuramente la figura femminile, nel senso letterario della parola, più rappresentata nella Storia dell’Arte dopo Maria. Ma mentre Maria è rappresentata come madre, la Maddalena è la donna, ma anche la donna peccatrice, nel senso più fisico della parola. Una figura un pò controversa del Vangelo dove il suo amore privilegiato per Gesù la porta a toccargli i piedi, a profumarglieli con unguenti e ad asciugarli con i suoi capelli. Questo è un rapporto fisico.
Dietro la Maddalena c’è una donna innamorata, dunque. E anche se il suo è l’amore per Dio, non è solo un amore spirituale ma è anche l’amore di una donna che ama con il suo corpo. Quando Lui muore lei non avrà più nessun altro uomo. Donna che, dapprima vive nel peccato, poi ama Gesù e dopo la sua morte vive nel ricordo di Lui.
E’ certamente una figura femminile che, con il peccato, la fa più simile a tutte le donne e quindi è il paradigma della donna cristiana.
Ma passiamo a contemplare alcune tra le più belle “Maddalene” dipinte o scolpite da artisti di tutti i tempi.
CARAVAGGIO – MADDALENA PENITENTE
Una MADDALENA particolarmente toccante. Caravaggio dipinge una donna per la prima volta. Fino ad allora l’avevano ispirato solo i ragazzi. Additata come un fulgido esempio di penitenza e conversione, della sua leggenda era noto soprattutto che era una prostituta pentita e Caravaggio ne crea una peculiarissima immagine. L’artista fa sedere la modella su una sedia così bassa che, di primo acchito, non è ben chiaro se sia seduta o giaccia accasciata sul pavimento. Essa non è un simbolo ma una donna sconvolta. Siede nell’oscurità, si è strappata ori e gioielli e li ha sparsi per terra. I suoi occhi chiusi fanno pensare che stia guardando dentro di sé, forse vivendo il trasporto di una visione mistica.
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Georges de La Tour – MADDALENA CON LO SPECCHIO
La giovane donna è seduta di profilo davanti ad un tavolo sul quale è appoggiato uno specchio, molto ornato, che non vuol essere altro che il ricordo di una vita non redenta. Sullo stesso tavolo figurano anche i gioielli a cui la donna ha rinunciato, anch’essi ricordo di un’esistenza fastosa ma impura. Essa si tormenta con queste ricchezze abbandonate e l’espressione del suo volto è di estrema malinconia.
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TIZIANO – MADDALENA SCAPIGLIATA O PENITENTE
E’ questa del Tiziano una Maddalena decisamente sensuale, con un procace seno scoperto, solo in piccola parte celato dai lunghissimi capelli biondi. Una sensualità che si propone come “godimento” per gli occhi e non per l’intelletto. Essa, dalla bellezza prorompente guarda il cielo con un fervente sguardo e copre il corpo nudo, con i lunghissimi capelli biondi, ondulati e setosi. Ma, più che coprirla, i capelli ne esaltano la sensualità, poiché fanno emergere i due seni nudi, due piccole sfere coi capezzoli turgidi. Si tratta quindi sicuramente di un’opera per un colto committente privato, probabilmente tenuta coperta o in stanze dall’accesso selezionato.
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ARTEMISIA GENTILESCHI- MADDALENA PENITENTE
In questa Maddalena di Artemisia Gentileschi, il contrasto tra sensualità e fede è risolto in modo assai meno provocatorio rispetto a quella di Tiziano. Vero è che la santa ha l’aspetto di una donna avvenente, elegante come poteva essere una dama di alto rango, con un suntuoso abito di seta gialla; un abito dagli ampi panneggi, con una generosa scollatura che, con noncuranza, mostra appena la nudità di una spalla e la piega del seno. La postura delle mani è simbolo di rinuncia, una sul petto come in atto di riconoscere i suoi peccati, l’altra protesa a schivare qualcosa che a mala pena si intravede nell’ombra. Si tratta di uno specchio, simbolo per antonomasia della vanitas. Il viso, incorniciato dai boccoli un po’ disordinati dei capelli, appare più mesto che affranto, e lo sguardo sembra ancora esitare prima di rivolgersi verso l’alto.
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E per finire una mirabile scultura di Antonio Canova – “MADDALENA PENITENTE”
Eccezione fatta dal Canova nel trattare un tema di carattere religioso.
Figura di un’emblematica raffinatezza, estremamente composta nel suo dolore, silenziosamente afflitta, in rigorosa meditazione accanto ad un teschio. Solitamente, si sa, la Maddalena conduce una vita da peccatrice e qui è scolpita nell’attimo del pentimento. La scena è di un profondo realismo e quasi si possono vedere le lacrime scorrere lungo le guance. Indubbiamente vera e palpabile con la pelle illuminata dall’accarezzante luce è sicuramente immagine di estrema bellezza da contemplare.
Potrei continuare con numerose altre opere riguardanti la Maddalena, ma ci sarà tempo per farlo. Auguro una Buona Settimana a tutti!
Francesca
Contributo di
, 26 febbraio 2024 12:20.
Qui non si commenta ma si ringrazia. Ti ringrazio per avermi accompagnato in questa lunga mostra di Pittura. Ogni figura esprime sensazioni diverse. Ecco che, rimani colpito e rapito.Se poi, non sei religioso, rimani fermo nelle tue idee che vanno a cozzare con colui o colei che, invece,. osservano le immagini da religiosi. Si potrebbe continuare scavando nella dolcezza o nella maestosità Ma mi fermo qui e ti dico ancora: Grazie.
Caro Giulio sono io che ringrazio te e tutti quelli che avranno il piacere di leggermi. Tutti voi sapete qual’è la mia malattia: l’Arte in tutte le sue forme e sfaccettature. Visito tutte le Mostre d’Arte possibili. Non voglio tediarvi in modo esagerato con questa mia mania ma ogni tanto, concedetemelo, di spaziare esprimendo le mie emozioni traducendole in scrittura e immagini.
Ciao, un forte abbraccio.
Molti anni fa, mentre con il funzionario resposabile si allestiva una mostra di un grande artista,osservavo un dipinto, mi aveva attratto una pianta con tanti fiori che salivano: In boccio e aperti,con foglie aggrovigliate..Mi sento battere sulla spalla, .i giro, era l’autore.Volle sapere le mie impressioni. Dissi con semplicità perchè ero attratto dalla sua opera . Raccontai che, come mi affaccio alla finestra del mio paese, in primavera ci sono delle pitture immense create da Dio. Rimase colpito della mia semplicità e, finita la mostra, mi regalò un quadro. Era pomeriggio inoltrato e lo lasciai dietro la scrivania dell’ufficio. Era di sabato sera, il lunedì mattina, la pittura non c’era più. L’avevano rubata. Ci rimasi molto male, anche perchè, dietro, c’era la dedica.L’Artista era Ernestro Treccani
Approvo Giulio e non commento ma dico un «Grazie» sincero a Francesca per questa bellissima carrellata di opere di grandi artisti sul tema della Maddalena.
Così diventa un’opera preziosa anche questo post perché rimane in archivio, possiamo rivedere i quadri quante volte vogliano e il bello è che nessuno potrà mai rubarlo. Ancora grazie e… avanti così
Grazie a te Giuseppe per aver gradito il mio umile post sull’Arte. Ogni tanto rispolvero i ricordi delle Mostre che vado a visitare e li condivido con voi. Spero di farvi cosa gradita. Il mito della Maddalena poi mi ha sempre affascinato perchè, per la sua doppia natura di peccatrice e di donna redenta, ma anche per la sua umanità, lei è una delle sante più venerate della cristianità. Non c’è pittore, scultore o artista di ogni tempo che non l’abbia immortalata nelle sue opere.
Grazie Giuseppe, un saluto e buon pomeriggio.
Caro Giulio, che fortuna hai avuto a conoscere l’Artista Ernesto Treccani, grande pittore di corrente realista e figlio del fondatore dell’omonima Enciclopedia. Un pittore contemporaneo, morto nel 2009, che dipingeva per amore. E con la sua bontà ti ha regalato una sua tela. Peccato che qualcuno te l’abbia sottratta. Peccato davvero….
Ciao Giulio e grazie.